Fastweb è l’unico grande operatore nel settore TLC a registrare, in Italia, una crescita continua dei clienti che utilizzano la banda larga. Stando ai primi dati del 2013, al 30 marzo la società avrebbe ulteriormente incrementato il pacchetto clienti di altre 94 mila unità, portando il totale abbonati a 1.861.000. Con tali numeri e con le prospettive future, Fastweb può realmente e concretamente rappresentare una minaccia per le quote di mercato di Telecom?
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Fastweb esce dal business della tv via internet
A partire dal prossimo 5 novembre gli abbonati Fastweb non potranno più accedere ai canali Sky (già dal 4 ottobre) e al resto della propria offerta Iptf. La motivazione in una lettera che la compagnia del gruppo Swisscom ha inviato ai propri utenti: “Gentile Cliente dal 5 novembre il servizio Iptv (Internet Protocol Television) di Fastweb cessa di esistere”. Una notizia non completamente nuova, visto e considerato che era nell’aria dalla scorsa primavera, e che ora è arrivata ad essere pienamente ufficiale e presto operativa.
“Fastweb aveva lanciato l’Iptv nel 2001” – ricorda il Corriere della Sera, che ha brevemente ricostruito la genesi del progetto – “La speranza era di rivoluzionare il mercato permettendo di ricevere con un solo decoder sia tutti i canali gratuiti disponibili sulle reti digitali terrestri, sia le offerte di pay -tv. Un’idea che sembrava buona, seguita dal tentativo di creare un proprio palinsesto”.
Fastweb: speculazione su acquisto quota Swisscom
Nella giornata di ieri a Piazza Affari la sessione è stata a dir poco scintillante per le azioni della società Fastweb, che in particolare hanno fatto registrare un forte rally a seguito dei rumors circolati nelle sale operative in merito ad un possibile incremento della quota complessivamente posseduta dalla società controllante Swisscom. Ebbene, al riguardo, sebbene di norma Fastweb sia solita non commentare le voci ed i rumors di mercato, Swisscom è intervenuta con una nota ufficiale citando proprio le speculazioni di ieri sul titolo Fasweb a Piazza Affari. Ebbene, in merito alla valutazione ed ai vantaggi derivanti dal possibile acquisto di quote di minoranza in Fastweb, rispetto ad altre possibili alternative, Swisscom afferma di non aver ancora preso al riguardo nessuna decisione.
Fastweb: aumentano i nuovi abbonati broadband
Nei primi sei mesi del 2010 Fastweb ha incrementato la quota di nuovi abbonati broadband di 50 mila unità, portando la base di clientela complessiva dai 1.644.000 della fine del 2009 ai 1.693.800 abbonati alla data del 30 giugno 2010. A darne notizia è la stessa Fastweb dopo che giovedì scorso, 29 luglio 2010, il Consiglio di Amministrazione della società si è riunito per esaminare ed approvare la relazione semestrale, caratterizzata da un utile netto che si è attestato a 6,8 milioni di euro a fronte di ricavi in crescita, anno su anno, del 2% a 934,7 milioni di euro, ed un Ebitda in crescita allo stesso modo, e sempre anno su anno, del 2% a 270,3 milioni di euro. Nei primi sei mesi del 2010, per quel che riguarda il comparto della telefonia mobile, Fastweb ha conseguito una crescita delle Sim attive di altre 80 mila unità portandole complessivamente a quota 290 mila rispetto alle 210 mila di fine anno 2009.
Telecom Italia su istruttoria Antitrust, nessun abuso
Telecom Italia ha tenuto sempre comportamenti improntati ad una corretta competizione di mercato. A farlo presente con una nota ufficiale è stato l’ex operatore monopolista a seguito di un procedimento avviato dall’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato che, per effetto delle denunce che sono state presentate dagli operatori concorrenti Wind e Fastweb, ha avviato un’istruttoria con la quale si dovrà verificare l’esistenza o meno di abuso di posizione dominante. In merito, tra l’altro, il colosso italiano delle telecomunicazioni ha fatto sapere che, avendo agito nel pieno rispetto delle regole, è certa di poterlo dimostrare; intanto, Telecom Italia, ai fini dello svolgimento dell’istruttoria, ha reso noto d’essersi già messa a completa disposizione dell’Authority in merito ad ogni richiesta di informazioni e di documentazione necessaria al fine di dimostrare che le denunce di comportamenti illegittimi presentate dai due operatori sopra citati siano prive di fondamento.
Finmeccanica smentisce coinvolgimento in costituzione fondi neri
Il colosso aerospaziale Finmeccanica non è coinvolto nella costituzione di fondi neri. A dichiararlo categoricamente con una nota ufficiale è stata nella giornata di ieri la società in scia ad articoli di stampa, pubblicati sempre nella giornata di ieri, che indicavano un coinvolgimento della società nella costituzione di fondi neri. Finmeccanica al riguardo ha colto l’occasione per sottolineare come le società del Gruppo abbiano adottato sia codici etici, sia organizzazioni tali che, così come prevedono le migliori normative e prassi vigenti, vengono prevenute ed impedite condotte che non siano conformi ad una corretta gestione societaria. Finmeccanica, colosso italiano con 77 mila dipendenti nel nostro Paese e nel mondo, ha inoltre dichiarato che alla società non è stato notificato al cun provvedimento, e lo stesso dicasi anche ai dirigenti del Gruppo; in ogni caso, al fine di fornire ogni informazione ed ogni più ampio chiarimento che possa essere utile, Finmeccanica ha apertamente dichiarato al propria disponibilità nei confronti delle Autorità competenti.
Fastweb, Vodafone e Wind: parte l’Internet a 100 Mbps
A partire dal prossimo mese di luglio a Roma, nell’ambito del progetto Collina Fleming, gli abitanti del quartiere omonimo potranno navigare in Internet alla velocità di 100 Mbps, per la prima volta nel nostro Paese, mentre alle imprese potrà essere addirittura garantita una “super-banda” fino ad 1 Giga. A darne notizia è Fastweb con una nota dopo che la società al riguardo, assieme ad altri due colossi delle telecomunicazioni, Wind e Vodafone, hanno presentato presso il quartiere Fleming di Roma la prima centrale riguardante la nuova rete in fibra ottica. In merito allo sviluppo nel nostro Paese di una nuova rete ultraveloce al posto di quella in rame è stato annunciato nelle scorse settimane dalle tre società nell’ambito di un progetto che è future proof, ovverosia aperto, flessibile, ed in grado di poter garantire la competizione degli operatori che si possono “dare battaglia” sui servizi e su un’infrastruttura moderna che a regime deve essere gestita ad un organismo terzo ed indipendente.
Fastweb, Vodafone e Wind: progetto per rete in fibra
Il colossi delle telecomunicazioni Fastweb, Vodafone e Wind hanno annunciato congiuntamente l’avvio di un progetto per la rete in fibra nel nostro Paese al fine di riportare l’Italia tra le nazioni leader nella banda larga. Questo dopo che, in accordo con quanto rende noto Fastweb, il progetto è stato presentato venerdì scorso da Carsten Schloter, Amministratore Delegato di Fastweb, Paolo Bertoluzzo AD di Vodafone, e Luigi Gubitosi, AD di Wind, e prevede nella prima fase la creazione di una rete in fibra che nell’arco di cinque anni, ed a fronte di investimenti pari a 2,5 miliardi di euro circa, ripartiti tra le istituzioni e gli operatori coinvolti, porto alla copertura della rete in ben quindici grandi città italiane dove risiedono ben 10 milioni di persone. Trattasi, nello specifico, di un progetto “open”, nel senso che è aperto sia ai soggetti pubblici, sia ai privati, incluso l’ex operatore monopolista Telecom Italia al fine di creare una rete in fibra diffusa su tutto il territorio nazionale che sia efficiente, aperta a tutti ma anche ad elevate prestazioni rispetto alla rete di telecomunicazioni in rame che, tra l’altro, è soggetta a costi di manutenzione decisamente più elevati.
Fastweb: clienti broadband continuano a crescere
Anche nel primo trimestre di quest’anno sono aumentati i clienti broadband che hanno scelto i servizi di Fastweb; a darne notizia è la società in concomitanza con l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, dei dati del primo quarto di quest’anno, caratterizzati da una crescita dei ricavi, anno su anno, del 4% a 462,3 milioni di euro a fronte di un utile netto balzato del 70% a 3,9 milioni di euro ed un Ebitda in ascesa del 4%, sempre anno su anno, a 126,7 milioni di euro. Nel primo trimestre di quest’anno i nuovi abbonati Fastweb sono stati 33.800 con la conseguenza che la base clienti è salita a quota 1.677.800 a fronte di una quota di mercato di clienti broadband che nel Q1 2010 viene stimata dalla società al 13%. La crescita dei ricavi conseguiti dalla società risulta essere in linea con gli obiettivi ed i target già comunicati al mercato per l’esercizio di Bilancio annuale in corso.
Fastweb: spin off attività Wholesale
La richiesta di commissariamento di Fastweb è stata revocata dalla Procura della Repubblica. A darne notizia con una nota ufficiale è proprio il secondo operatore italiano di telefonia fissa, annunciando altresì che Stefano Parisi, pur rimanendo nel Gruppo Swisscom, si è autosospeso dalla carica di Amministratore Delegato di Fastweb fino a quando la propria posizione non si sarà chiarita. Di riflesso le deleghe di Amministratore Delegato della società sono state assunte da Carsten Schloter; inoltre, Fastweb ha comunicato sia la revisione del progetto di bilancio 2009, sia il varo dello spin off delle attività Wholesale unitamente al rilascio di una garanzia fideiussoria per undici milioni di euro, che corrispondono agli utili contestati. Per quanto riguarda lo spin off delle attività Wholesale, il ramo d’azienda è stato conferito a Fastweb Wholesale S.r.l., società controllata al 100% da Fastweb S.p.A.; il ruolo di Amministratore Unico di Fastweb Wholesale S.r.l. sarà assunto da Peter Burmeister, che attualmente è il Direttore Finanziario di Fastweb S.p.A..
Fastweb: precisazioni su operazioni crediti IVA
Fastweb in data odierna è intervenuta con una nota ufficiale contestando la fondatezza di alcuni lanci da parte delle Agenzie di Stampa su presunti prestiti concessi dal colosso bancario europeo Unicredit Group, per un importo pari a 100 milioni, offrendo in garanzia dei crediti sull’imposta sul valore aggiunto (Iva). Il secondo operatore italiano di telefonia fissa ha sia contestato la fondatezza dei contenuti di queste notizie, sia riaffermato il fatto d’aver sempre pagato regolarmente l’Iva ai propri fornitori. Negli anni scorsi i rapporti con Unicredit ci sono stati, ed in particolare con Unicredit Factoring, ma in merito Fastweb ha precisato che l’operazione, nell’anno 2005, ha riguardato la cessione di crediti IVA pagata su investimenti fino all’anno 2004, ragion per cui trattasi di un’operazione di natura completamente diversa rispetto a quella per la quale, lo ricordiamo, è in corso un’indagine che ha coinvolto gli ex dirigenti di Fastweb ed anche la società controllata da Telecom, Telecom Sparkle.
Fastweb: Assemblea degli azionisti slitta ad aprile
L’Assemblea degli Azionisti Fastweb slitta dal 24 marzo al 22 aprile 2010. A comunicarlo con una nota ufficiale è stato il secondo operatore italiano di telefonia fissa che, al riguardo, ha altresì reso noto che la revoca e la nuova convocazione l’Assemblea degli Azionisti sarà comunicata anche con un avviso, nella giornata di domani, 9 marzo 2010, sul quotidiano “Il Sole 24 Ore”. La decisione di rinviare l’Assemblea è strettamente legata alle recenti vicende che hanno coinvolto la società, che in merito si ritiene parte lesa, nell’ambito dell’inchiesta per riciclaggio e relativa maxi-frode fiscale che portato ad una raffica di arresti. Il mese in più, con tale rinvio, servirà alla società per esaminare i recenti eventi in maniera approfondita, ma anche per poi procedere, in accordo con quanto recita una nota emessa da Fastweb, ad una valutazione e ad una rappresentazione accurata della situazione degli azionisti della società.
Fastweb: gli obiettivi gestionali per il 2010
Per l’anno in corso Fastweb, nell’ambito dei propri obiettivi gestionali, prevede di conseguire un incremento dei ricavi del 5% a fronte di un EBITDA in salita all’incirca della stessa entità; inoltre, l’operatore di telecomunicazioni prevede su base annua il conseguimento di una generazione di cassa positiva e di un rapporto tra gli investimenti ed i ricavi del 21%. Sono questi i target 2010 comunicati dal secondo operatore italiano di servizi di telecomunicazione su rete fissa in concomitanza con l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, dei dati relativi al progetto di bilancio 2009, caratterizzato da ricavi in crescita dell’8,5% anno su ann e da un EBITDA in progresso del 6,4%. La società ha messo in evidenza come siano stati centrati i target 2009 visto che il management aveva fissato una crescita del giro d’affari 2009 pari al 5%; nell’esercizio 2009 Fastweb ha conseguito un risultato netto positivo per 36 milioni di euro, in netta a scesa rispetto all’utile, pari a solo un milione di euro, riportato nell’anno precedente.