E’ stata fissata per il 30 marzo 2011, in unica convocazione, a Torino, l’Assemblea degli Azionisti di Fiat S.p.A.. A darne notizia è la multinazionale torinese dopo che il Consiglio di Amministrazione si è riunito per approvare il Bilancio 2010 che si chiude, ante scissione, in linea con quanto già reso noto alla comunità finanziaria alla fine del mese scorso, con un utile netto consolidato pari a 600 milioni di euro. Il CdA ha deliberato inoltre per proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti l’approvazione della cedola, pari a 0,09 euro per le azioni Fiat ordinarie, e 0,31 euro per azione sia per i titoli a risparmio, sia per le azioni privilegiate. L’Assemblea, oltre ad approvare sia il Bilancio d’esercizio 2010, sia la destinazione dell’utile, sarà altresì chiamata al conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti, ma anche al rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie che è in scadenza per il prossimo mese di settembre.
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Fiat: Termini Imerese, via libera al rilancio
A Termini Imerese il polo industriale della multinazionale torinese Fiat non chiude, dopo la decisione legata al suo disimpegno, ma sarà oggetto di una riqualificazione e di una reindustrializzazione. Questo dopo che, in accordo con quanto reso noto nella giornata di ieri dal Ministero dello Sviluppo Economico, è stato firmato l’accordo che prevede il rilancio del sito attraverso un piano di attuazione avente una durata pari a 36 mesi. L’impegno per il rilancio di Termini Imerese è sia pubblico, sia privato con 100 milioni di euro messi a disposizione proprio dal Ministero dello Sviluppo Economico, per i contratti di sviluppo, e per nuovi investimenti da attuarsi in cofinanziamento con la Regione Siciliana. Quest’ultima, non a caso, metterà sul piatto risorse fino ad un massimo di 350 milioni di euro, dei quali 150 milioni di euro per agevolare gli insediamenti infrastrutturali, ed i restanti massimi 200 milioni di euro proprio per gli interventi in cofinanziamento con il Ministero dello Sviluppo Economico.
Fiat: risultati 2010 sopra i target
Il Gruppo Fiat nel 2010 ha ottenuto risultati sopra i target previsti che, tra l’altro, erano stati rivisti al rialzo. A darne notizia è la multinazionale torinese con un comunicato ufficiale che alza il velo sui dati annuali e del quarto trimestre 2010, corrispondenti al periodo precedente la scissione parziale proporzionale tra la società Fiat Auto e Fiat Industrial. Nel dettaglio, il fatturato 2010 del Gruppo Fiat è balzato rispetto al 2009 del 12,3% a 56,3 miliardi di euro; l’utile della gestione ordinaria, a fronte di un margine sui ricavi pari al 3,9%, è raddoppiato passando a 2,2 miliardi di euro rispetto ai 1,1 miliardi di euro dell’esercizio 2009. Nel 2010 torna l’utile per il Gruppo Fiat, che per l’interno anno si è attestato a 600 milioni di euro rispetto ad un rosso di 848 milioni di euro riportato nel 2009. Dal punto di vista prettamente finanziario, a fine 2010 l’indebitamento netto industriale si è attestato a 2,4 miliardi di euro rispetto ai 4,4 miliardi di euro di fine 2009. Il tutto a fronte di una liquidità che da un anno all’altro per il Gruppo Fiat è aumentata da 12,4 miliardi di euro a 15,9 miliardi di euro.
Fiat sale al 25% in Chrysler Group LLC
A seguito del verificarsi del primo dei “Performance Events“, la Fiat in Chrysler Group LLC è salita da una quota del 20% ad una quota del 25%. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio la multinazionale automobilistica torinese, precisando di conseguenza come le quote di partecipazione in Chrysler Group risultino attualmente così distribuite: Fiat con il 25,0%, UAW VEBA con il 63,5%, il Tesoro USA con il 9,2% ed il Governo Canadese con il 2,3%. Così come previsto nell’accordo operativo che è stato siglato nel mese di giugno del 2009, la Fiat ha incrementato la propria partecipazione in Chrysler Group LLC del 5% dopo che la casa automobilistica a stelle e strisce, nei confronti del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, ha emesso una lettera d’impegno irrevocabile. Trattasi, nello specifico, dell’autorizzazione regolamentare finalizzata alla produzione commerciale di “FIRE”, il motore Fully Integrated Robotized Engine.
Fiat Industrial: azioni quotate dal 3 gennaio 2011
La data di inizio delle negoziazioni delle azioni ordinarie, privilegiate ed a risparmio della società Fiat Industrial S.p.A., sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., è fissata per lunedì 3 gennaio 2011. A darne notizia con un comunicato congiunto sono state Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A. dopo che è stato ottenuto il via libera all’ammissione a quotazione dei titoli. Intanto è fissata per la giornata di domani, giovedì 16 dicembre 2010, la stipula dell’atto di scissione tra Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A.; nel frattempo, con una maggioranza composta da consiglieri indipendenti, è stato nominato il Consiglio di Amministrazione di Fiat Industrial. In particolare, i membri del CdA di Fiat Industrial sono i seguenti: Sergio Marchionne, il Presidente, Alberto Bombassei, Tommaso Padoa-Schioppa, John Elkann, John Zhao, Gianni Coda, Giovanni Perissinotto, Libero Milone e Robert Liberatore; per quel che riguarda invece i Comitati interni al Consiglio, la loro composizione sarà in una fase successiva stabilita dal CdA.
Fiat Industrial: via libera alla negoziazione dei titoli
Le azioni Fiat Industrial S.p.A., sia ordinarie, sia di risparmio e privilegiate, sono state ammesse alla negoziazione sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.. A darne notizia è stata proprio la stessa Fiat S.pA. dopo che in data odierna, lunedì 13 dicembre 2010, Borsa Italiana S.p.A. ha ammesso i titoli alle negoziazioni sull’MTA con il provvedimento numero 6870. Gli sponsor, sempre in accordo con la nota ufficiale emessa dalla multinazionale automobilistica, sono Banca IMI S.p.A. e UniCredit Bank AG, Succursale di Milano, mentre per quel che riguarda la data di inizio delle negoziazioni seguirà, sempre da parte di Borsa Italiana, un apposito avviso. L’avvio delle negoziazioni, infatti, è subordinato alla stipula dell’atto di scissione parziale proporzionale ed all’iscrizione dello stesso presso l’Ufficio del Registro delle Imprese competente.
Fiat: ricavi terzo trimestre 2010 in aumento
Nel terzo trimestre dell’anno in corso, rispetto allo stesso periodo del 2009, il Gruppo Fiat ha conseguito una crescita dei ricavi dell’11,9% a 13,5 miliardi di euro. A darne notizia in data odierna è stata proprio la multinazionale automobilistica torinese nel sottolineare, inoltre, come nel periodo sia stato raggiunto un utile della gestione ordinaria che è quasi raddoppiato a 586 milioni di euro; questo grazie al contributo che hanno dato tutti i segmenti di business in cui opera Fiat che hanno portato a chiudere il trimestre con un utile netto che si è attestato a 190 milioni di euro. Come diretta conseguenza dei buoni risultati raggiunti, il Gruppo Fiat con un comunicato ufficiale ha reso noto alla comunità finanziaria d’aver innalzato gli obiettivi per l’intero anno fiscale 2010; nel dettaglio, Fiat ora stima per il Bilancio 2010 un utile della gestione ordinaria pari ad un minimo di 2 miliardi di euro a fronte di un indebitamento netto industriale sotto il livello dei quattro miliardi di euro.
Fiat: scissione parziale proporzionale, via libera del CdA
In accordo con quanto reso noto alla comunità finanziaria lo scorso 21 aprile 2010, il Consiglio di Amministrazione di Fiat Group ha approvato l’operazione di scissione parziale proporzionale dei business societari legati alle macchine agricole e per le costruzioni, ed i relativi motori e trasmissioni, ed ai veicoli industriali. A darne notizia è stata la stessa Fiat con un comunicato ufficiale nel quale si fa inoltre presente come questi business, a seguito dell’approvazione da parte dell’Assemblea degli Azionisti, in sede sia ordinaria, sia straordinaria, andranno a confluire in Fiat Industrial S.p.A., una società di nuova costituzione che nascerà dall’operazione di spin off subordinata altresì al via libera, dopo aver ottenuto le relative autorizzazioni, da parte della società Borsa Italiana S.pA. e della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob).
Fiat pensa a una nuova obbligazione in vista del rifinanziamento
Secondo alcune indiscrezioni, sarebbero addirittura sei le banche che sono interessate al rifinanziamento della Fiat, un’operazione che, come è noto, verrebbe a costare circa quattro miliardi di euro, in attesa dello scorporo sempre più vicino. Le trattative che stanno vedendo coinvolto il Lingotto hanno trovato dei punti fondamentali di approfondimento nelle facilitazioni creditizie e nel prestito da concedere a una determinata obbligazione che dovrebbe essere emessa dal gruppo automobilistico nei mesi a venire. Ci sono comunque ancora delle discrepanze circa le scadenze da fissare sulle facilitazioni, visto che i vertici Fiat stanno premendo per una durata quinquennale, mentre gli istituti di credito sono più propensi ai tre anni; qualcosa di più chiaro, invece, lo si conosce in relazione allo strumento finanziario poc’anzi citato, il bond societario che avrà con tutta probabilità scadenza dopo un anno, ma con la previsione di altri 365 giorni per consentire all’azienda torinese di effettuare un ingresso più tranquillo nel mercato obbligazionario, attualmente contraddistinto da una fortissima volatilità a causa dei problemi economici vissuti da alcuni paesi dell’area dell’euro.
Fiat: stabilimento Pomigliano, tempi stretti per le trattative
Per quel che riguarda la trattativa con i Sindacati inerente lo stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco, è necessario giungere ad una rapida conclusione in quanto presto risulterà impossibile poter accettare ulteriori ritardi. Questo è quanto, in sintesi, ha dichiarato nei giorni scorsi Sergio Marchionne, Amministratore Delegato della Fiat, dopo un incontro tenutosi con i Sindacati e nel corso del quale la casa automobilistica torinese ha presentato ulteriori proposte al fine di poter conciliare le esigenze della società con le richieste formulate dai Sindacati. L’AD di Fiat ha non a caso avvertito del fatto che i tempi per la chiusura della trattativa sono diventati stretti visto che già la società ha dovuto differire gli investimenti che dovrebbero portare nel sito produttivo alla realizzazione della futura Panda.
Fiat riorganizza reti vendita Lancia-Chrysler
In merito alle reti di vendita dei prodotti a marchio Lancia e Chrysler, il Gruppo Fiat ha reso noto che nel mese corrente la società procederà ad integrare e riorganizzare i due network con l’obiettivo di realizzare sinergie significative. In particolare la riorganizzazione delle reti Lancia-Chrysler rientra per la stessa Chrysler, e per Fiat Group Automobiles, nell’ambito del processo di integrazione che è stato avviato nello scorso mese di aprile, e che rappresenta, in accordo con quanto messo in risalto dalla società automobilistica con una nota, un passo ulteriore per rendere più efficiente la struttura commerciale, ma anche per distribuire nuovi prodotti, ricambi, servizi di assistenza e servizi e prodotti correlati. A livello geografico, la nuova struttura distributiva in fase di implementazione riguarderà tutti i Paesi europei dove sono presenti reti di vendita a marchio Lancia con l’eccezione della Gran Bretagna dove Lancia non è presente e, quindi, la major automobilistica italiana manterrà nell’area il marchio Chrysler.
Fiat conferma gli obiettivi 2010
Nel giorno della nomina di John Elkann a Presidente della Fiat, la multinazionale automobilistica ha altresì confermato gli obiettivi 2010 già resi noti alla comunità finanziaria e che si possono riassumere nel conseguimento per quest’anno di un utile della gestione ordinaria oltre il livello di 1,1 miliardi di euro, e di un indebitamento netto industriale superiore ai cinque miliardi di euro. La società torinese ha reiterato gli obiettivi 2010 in concomitanza con il rilascio dei dati relativi al primo trimestre 2010, caratterizzati da una crescita dei ricavi del 14,7% a 12,9 miliardi di euro rispetto allo stesso trimestre del 2009 quando comunque il mercato mostrava segnali di debolezza. Inoltre, grazie al contributo ed all’apporto positivo di tutte le aree di business in cui Fiat opera, nel primo quarto di quest’anno l’utile della gestione ordinaria si è attestato a 352 milioni di euro, ovverosia in netto miglioramento rispetto ad una perdita di 48 milioni di euro registrata nel primo trimestre del 2009.
Fiat: joint venture Case New Holland in Russia
Si chiamerà CNH-KAMAZ Industrial BV, ed è una joint-venture industriale che nasce da un accordo siglato da CNH Global NV e da OJSC KAMAZ attraverso un controllo paritetico. A darne notizia è il Gruppo Fiat nel far presente come la firma odierna dell’accordo segua la stipula di un preliminare che è stato formalizzato nell’ottobre scorso da Sergio Marchionne e da Sergey Chemezov in presenza del Primo Ministro della Federazione Russa Vladimir Putin. L’accordo è finalizzato alla produzione di macchine agricole e di macchine per le costruzioni in uno stabilimento situato nella Repubblica del Tatarstan e precisamente a Naberezhnye Chelny, che si trova a circa mille chilometri da Mosca. Inizialmente, sono previsti investimenti iniziali per un ammontare complessivo pari a $ 70 milioni al fine di produrre annualmente 4.000 unità tra due serie di trattori, macchine per le costruzioni, e mietitrebbie da 300 cavalli.
Fiat: spin off auto, precisazioni della società
Il Gruppo Fiat per il momento non ha in programma la convocazione di riunioni del Consiglio di Amministrazioni diverse da quelle già annunciate, programmate e comunicate alla comunità finanziaria. A farlo presente con una nota ufficiale è stata la casa automobilistica torinese in scia alle indiscrezioni di stampa riguardanti la possibilità che Fiat metta a punto un’operazione di spin off della propria divisione auto. Allo stato attuale, in accordo con una nota emessa dalla società su richiesta formulata dalla Consob, Fiat è infatti impegnata nel preparare il Piano Strategico che, per il periodo 2010-2014, sarà comunicato al mercato, in linea con quanto già annunciato, il 21 aprile prossimo. Quindi, le ipotizzate operazioni di natura straordinaria descritte dalla stampa in questi giorni, che ha tra l’altro indicato anche tempi, modalità e perimetro, nonché stime e valori, sono solamente frutto di congetture e, sottolinea Fiat, nascono al di fuori del Gruppo.