Ispezione banche italiane FMI

Il Fondo Monetario Internazionale ha ufficialmente avviato lo studio sul sistema bancario italiano, con valutazione attenta sulla sua solidità, sulle modalità di supervisione e sull’efficacia dei regolatori. Una sorta di pieno controllo sull’effettivo stato di salute del sistema finanziario italiano, che vedrà gli agenti del Fondo impegnati in una serie di visite formali in Consob, Abi, Banca d’Italia, associazioni di categoria, istituzioni, banche e altro ancora.

Italia sotto analisi dal Fondo Monetario Internazionale

Dopo essere stati accostati per mesi alla Grecia (poi fallita ed ora in default controllato), la povera Italia ora deve essere messa vicino alla Spagna, la cui situazione non è sicuramente delle migliori, dato che si trova in recessione secondo la lettura del PIL nell’ultimo trimestre. L’Italia si trova comunque sotto la cura di un Governo Tecnico, che segue ad una gestione fallimentare del precedente mandato e per questo motivo le condizioni di rischio sono tutto sommato reali, anche se esasperate dai media e dai Governi di Germania e Francia.

L’analisi annuale del Fondo Monetario Internazionale è di routine ma questa volta la commissione setaccerà l’Italia con più attenzione, dato che vi sono delle riforme sul campo che vanno valutate nel medio e nel lungo termine. Il team inviato dal FMI intende visitare i ministeri, le autority, l’Istat oltre che la Banca d’Italia ed altri incontri con esperti del settore. Il tempo di permanenza è di circa due settimane ed il lavoro da fare immenso; i provvedimenti del Governo Tecnico con cui l’Italia vuole rivedere gli errori fatti negli ultimi 15 anni circa ha ambizioni elevatissime ma potrebbe riuscire nell’intento.

GIUDIZIO FMI SU RIFORMA LAVORO

Spagna non ha bisogno di aiuto secondo il FMI

Secondo Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, la Spagna non avrebbe bisogno di alcun aiuto. Queste dichiarazioni ribaltano completamente la visione che l’Eurozona ed il mondo hanno della Spagna, ed effettivamente le motivazioni che spingono Lagarde a sostenere questo sono ben fondate.

Secondo il FMI, la Spagna è consapevole della sua posizione e si sta gia muovendo nella direzione giusta per avviare la ripresa; il Paese intende rafforzare il capitale delle banche, mossa fondamentale per rilanciare la finanza e l’economia, ma anche assestare i conti pubblici ora disastrati. Il problema con le provincie viene risolto con una presa di posizione ed una imposizione sui conti ferrea ed il rilancio del lavoro sarà la conseguenza di quanto detto fin’ora. Successiva sarebbe la ripresa dei consumi e degli investimenti, anche se per riguadagnare la fiducia degli investitori servirà molto tempo.

Il Governo Monti ha salvato l’Italia? Si, secondo Lagarde

Il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale dichiara che non scommetterebbe contro l’Italia perchè, a detta del Wall Street Journal, le misure del Governo Monti potrebbero rappresentare la luce in fondo al tunnel Europeo. Riguadagnare la credibilità di un tempo per l’Italia non era difficile; nella condizione in cui si trovava quando è intervenuto il Governo tecnico di Mario Monti si era praticamente sul fondo e si poteva solo migliorare, ma a quanto pare l’operato è stato lodevole e l’Italia viene rilanciata in Europa come punto di riferimento. Le parole spese non risollevano una giornata difficile sulle Borse Europee, ma nel lungo periodo avere la fiducia dell’FMI cambierà le sorti del Paese che ora non è più visto come la “nuova Grecia”.

Lagarde precisa anche che nella situazione attuale è importante “isolare” i problemi e rafforzare quello che viene chiamato il “firewall” dell’Europa che servirebbe ad evitare di ripetere gli stessi errori che hanno portato l’Euro sull’orlo del precipizio.

Rivoluzione finanziaria per l’Fmi: gli emergenti e la Cina avanzano

Se non si tratta di un cambio davvero rivoluzionario poco ci manca: il Fondo Monetario Internazionale ha dovuto rivedere in maniera rinnovata la conformazione e la struttura della finanza mondiale, a causa del sopravanzare sempre più convincente da parte di alcune nazioni e del contemporaneo declino di altre. Questo cambio di gerarchie è piuttosto probabile e dovrebbe diventare concreto a breve. Come dovremo leggere dunque la nuova cartina geografica ed economica? Sono soprattutto i mercati e i paesi emergenti a farla da padrona in questo momento, con la Cina che può a ragione essere considerata molto più di una economia in fase di sviluppo. L’indiscrezione a cui ci stiamo riferendo proviene direttamente dalla stampa giapponese, più precisamente dal quotidiano nipponico Nikkei, e sta avendo ampio risalto in questi giorni. L’organizzazione sorta a Bretton Woods dovrà pertanto operare delle modifiche importanti per quel che concerne le quote di partecipazione dei vari stati, anche perché l’obiettivo rimane sempre quello di mettere in luce il reale andamento della situazione economica.

Fmi: i bond di Giamaica e Pakistan superano i rendimenti argentini

Cristina Fernandez de Kirchner, presidente dell’Argentina, si sta mostrando piuttosto riluttante a una collaborazione con il Fondo Monetario Internazionale, ma questo atteggiamento non si sta mostrando assolutamente proficuo; anzi, è proprio questa discordanza di vedute che sta conducendo le obbligazioni della nazione sudamericana verso performance inferiori a debiti che vantano lo stesso rating, come quello del Pakistan, del Belize e della Giamaica. I bond argentini denominati in dollari hanno infatti reso il 12,9% quest’anno, una percentuale davvero striminzita se confrontata con quella conseguita dai prodotti giamaicani (+50%) e da quelli pakistani (18%), così come è stato confermato da una recente indagini di JP Morgan Chase.