Come investire sul forex

forexIl forex è la sigla di foreign exchange market, ovvero il mercato internazionale delle valute. E’ il mercato più liquido al mondo con oltre 4.000 miliardi di dollari di scambi giornalieri. Non è localizzato in una precisa piazza finanziaria e per questo viene definito un mercato over-the-counter. La piazza che attrae i maggiori scambi sul forex è Londra. Oltre ai classici mercati forex non regolamentati (spot, options, CFD), ci sono anche borse che offrono contratti standardizzati (futures). Per investire sul forex è necessario aprire un conto trading presso un broker autorizzato.

Investire in oro con gli Etf

Gli Etf in oro sono strumenti finanziari ibridi emessi da società create allo scopo di raccogliere capitali e investirli nel metallo prezioso, sia “fisico” che “sintetico” (futures oppure opzioni). Gli Etf che investono sulle materie prime si chiamano Etc, acronimo di Exchange traded commodity. L’obiettivo degli Etc sull’oro è quello di replicare il più fedelmente possibile l’andamento del prezzo dell’oro spot o del future sull’oro. Si tratta di fondi di investimento a gestione passiva, che si differenziano anche dagli altri fondi auriferi per le basse commissioni di gestione.

Le previsioni settimanali per i futures aurei

L’ultima settimana relativa alle contrattazioni dei futures collegati all’oro è stata molto interessante: la giornata di venerdì scorso si è caratterizzata, in particolare, per una quotazione bassa, ma nelle previsioni, a causa dei dati sulla crescita americana per quel che concerne il terzo trimestre di quest’anno. Tra l’altro, oro e argento erano ai minimi da inizio settembre 2012 non meno di una settimana fa. Entrando maggiormente nel dettaglio, il Comex di New York ha evidenziato come le spedizioni del prossimo mese di dicembre si siano attestate sugli 1.719,35 dollari l’oncia, con la caduta più consistente di tali prodotti finanziari che è avvenuta il 24 ottobre.

Investire in Live Cattle 2012

Tra i futures replicati anche dai relativamente nuovi CFD c’è veramente l’imbarazzo della scelta; si passa dal futures sul Lumber a quello classico sul Cotone, passando per l’Olio di semi ed il grano. Tra i grandi “classici” c’è il Succo d’arancia, il Caffè ed il Petrolio e tutti questi vengono presi in considerazione quotidianamente per gli investimenti in tutto il mondo, sia direttamente sul mercato principale USA sia su tutti gli strumenti che replicano il valore di questi beni.

Tra i meno conosciuti dal grande pubblico c’è il Live Cattle, che pur conservando una natura ciclica risulta essere tra i più volatili futures sulle materie prime; i grandi movimenti ben visibili sul grafico trimestrale che ripercorre la storia del Live Cattle fin dal 1965 fanno emergere una natura speculativa di medio periodo che comunque segue delle tendenze di lunghissimo periodo importanti ed imprevedibili.

Cotone sospeso al rialzo ma è ancora down-trend

La sospensione al rialzo di oggi per il future sul Cotone deriva dal blocco delle esportazioni deciso dal secondo paese produttore (l’India) con effetto immediato, ma la situazione generale è più complessa; il prezzo del cotone dipende comunque dagli USA che fanno fronte al 40% della domanda mondiale lasciando all’India una fetta molto piccola del mercato complessivo. Le scorte sono abbondanti e gli usa non hanno al momento problemi o blocchi di nessun genere che possano compromettere l’andamento del prezzo; le nuove sull’India per quanto hanno influenzato il mercato nel brevissimo periodo non riusciranno a muovere il prezzo nel lungo, dato che l’unico “attore” sul mercato in grado di farlo sono proprio gli Stati Uniti d’America.

Previsioni 2012 per il Soybean: laterale ad ampio range?

Se c’è un fattore che ha spinto molti trader a prendere in considerazione unicamente le commodities per le operazioni di breve e medio periodo è la ripetitività ciclica che caratterizza queste ultime da sempre. Al di là infatti del possibile range di interesse e della posizione assoluta del prezzo anche in relazione ai valori storici, quello che sembra essere un capo saldo del trading sui futures è la stagionalità di certe commodities come proprio il Soybean mostra sul grafico di lungo periodo.

Quello a cui stiamo assistendo fin dagli anni ’50 è lo sviluppo in laterale del prezzo seguito solo in particolarissime fasi economiche da un up-trend che sposta il range di interesse più in alto alzando anche la volatilità (ma tuttavia rispettando le escursioni in termini percentuali). Questo si vede bene nel periodo compreso tra il 1950 ed il 1973, quando il range si è spostato da 100-250 a 300-850. Ancora dopo diversi anni la stessa formazione ha spinto il prezzo del Soybean da quest’ultimo  range fino a 700-1500 che è poi quello in cui ci troviamo ora.

Commodities: il prezzo del caffè negli ultimi 40 anni

Il mercato delle Commodities ha due grandissimi vantaggi; il primo dedicato esclusivamente a chi fa’ analisi grafica ed è quello di disporre dati di lunghissimo periodo che aiutano nelle analisi e nella caratterizzazione dei prodotti finanziari, consentendo di rilevare ciclicità e livelli storici. Il secondo, più importante e di interesse collettivo, è quello della solidità; materie prime, come metalli, hanno dalla loro il vantaggio di essere sempre quotati, offerti e richiesti con costanza ed il prezzo, anche se possono succedere eventi straordinari, è più stabile rispetto all’azionario.

Natural Gas: stagionalità finite, aspettative da segnali tecnici

Non è certo una novità il fatto che il Natural Gas non risponde più alle stagioni; negli anni del trading sul floor gli studi grafici sulle commodities e sugli energetici prendevano in grandissima considerazione lo studio delle stagionalità e dei cicli di tutti gli strumenti finanziari come base su cui fare trading anche intraday. Da molti anni ormai questo discorso non vale più ed anche sul mercato, come in tutti gli atri settori, urge un rinnovamento del modo di pensare e lavorare che derivi direttamente dall’osservazione dei cambiamenti.

Il downtrend iniziato dopo la bolla del 2005 sul Natural Gas prosegue anche adesso trascinando il prezzo al di sotto di soglie record senza più seguire fondamentali o stagioni e quello che era il range laterale di “contenimento” è stato violato al ribasso durante il mese di Agosto per poi confermare in Settembre la grande debolezza di cui il mercato soffre.

Crude Oil: opportunità ed alternative per l’investimento sull’Oro Nero

La bolla speculativa sul Petrolio di qualche anno fa‘ da qualcuno è stata considerata solo l’inizio del rialzo vero e proprio che tarderebbe solamente ad avviarsi; la scarsità del bene e la continua domanda nonostante le alternative energetiche fanno si dopo la discesa il mercato si trovi in una situazione di sotto-valutazione estremamente favorevole per chi crede nell’Oro Nero. Non ci sono infatti certezze che in un domani non troppo prossimo le compagnie petrolifere possano aver ideato una conversione alle rinnovabili, in sintonia con i costruttori di veicoli ad esempio, ma mentre queste sono solo fantasticherie gli investitori si interrogano sui fatti reali che stanno muovendo il prezzo e concordano nell’altissima possibilità di rivedere prezzi molto alti per il Crude Oil. Il future dopo il bottom del 2008 prossimo a quota 60 è tornato fin poco sopra a 110 punti anche se per poco tempo, ed ora completa uno swing ribassista superiore al precedente dopo un top relativo anch’esso superiore al precedente, così da completare il pattern rialzista che dovrebbe dare quindi il via agli acquisti degli istituzionali oltre che dei privati.

Gold: future crolla dopo il double top

La corsa rialzista dell’Oro, che ha stimolato sia l’entrata sul mercato sia la nascita di nuovi strumenti finanziari per investire nel bene di rifugio, sembra arrivata momentaneamente al capolinea. Guardando il grafico, dal 2005 ad oggi l’unico periodo di incertezza nell’up-trend del Gold lo si è avuto alla fine della fase di recessione del 2008, quando l’Oro quotava intorno a 1000 che oltretutto era una resistenza psicologica fortissima. Il ritracciamento/laterale durato un anno intero si è poi confermato essere tale con il superamento del top di inizio 2008 quando poi la corsa dell’Oro è ripresa fino ad arrivare poco oltre quota 1900 poco tempo fa’.

Quali sono ora le previsioni per l’immediato futuro? Il doppio massimo disegnato a ridosso di quota 1900 ha il suo break-away point a 1750 e la conferma della sua rottura è arrivata con il close daily del 22 Settembre; il bottom disegnato poco sotto a 1650 conferma la negatività di fondo che si sta facendo strada e promette di ritracciare buona parte del movimento rialzista degli ultimi mesi.