Il “Bitcoin” da quando è stato lanciato viene usato come forma di valuta corrente e viene accettata da 470 società in Americane e più di 600 nel resto del mondo nella vendita di servizi e non. Ma i maggiori gruppi al mondo dell’acquisto digitale come Amazon o la Apple per il momento non la riconoscono come forma di pagamento. Questa nuova “moneta digitale” sorta nel 2009 nel mese di novembre ha visto il suo valore passare da 213 a 1211 dollari.
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Rbs emette dei mini-futures collegati a internet
Parlare di investimenti finanziari in questi ultimi mesi significa soprattutto scommettere su un settore ben preciso, quello di internet: volendo essere più precisi, si fa molto affidamento sui social network, ma non solo. L’attesa per lo sbarco di Facebook a Wall Street è piena di speranze, per il momento però ci si può accontentare dell’ultima emissione di Royal Bank of Scotland. L’istituto di credito britannico è stato infatti protagonista del collocamento presso Borsa Italiana di alcuni interessanti certificati mini-futures, i quali sono collegati proprio alle performance dei colossi di questo comparto, vale a dire Google, Yahoo, Linkedin, Appe, Groupon e Zynga.
Tiscali: forte crescita dei clienti mobile
Una crescita del 102%, anno su anno, dei clienti mobile, a fronte di un totale dei clienti ADSL pari a 521 mila unità. Sono questi alcuni degli interessanti dati di business rilasciati dall’operatore di telecomunicazioni indipendente Tiscali in concomitanza con l’esame e l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, dei dati del primo semestre del 2011, caratterizzati in particolare da ricavi consolidati a 140,1 milioni di euro; trattasi, in accordo con un comunicato ufficiale emesso da Tiscali, di un dato comparabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonché in crescita del 3% considerando il confronto tra il secondo trimestre 2011 ed il primo quarto del corrente anno. Il tutto a fronte di ricavi del settore media e broadband+VoIP in espansione. Luce verde anche per l’Ebitda, che prima degli accantonamenti si è attesto a 38 milioni di euro nel semestre con un rialzo del 4,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando l’Ebitda s’era fermato a 36,3 milioni di euro.
Yoox: volano i ricavi netti 2010
Ricavi netti consolidati cresciuti del 40,8% a 214,3 milioni di euro nel 2010 rispetto all’esercizio 2009. E’ questo uno dei dati preliminari comunicati in data odierna da YOOX S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari, dopo che questi sono stati esaminati dal Consiglio di Amministrazione in vista dell’approvazione definitiva fissata per il prossimo 9 marzo 2011 quando il CdA tornerà a riunirsi; nell’anno, a tassi di cambio costanti, la crescita dei ricavi netti consolidati è stata allo stesso modo sostenuta e pari al 38,1%. In particolare, per quel che riguarda thecorner.com e yoox.com, i negozi online inerenti le linee di business Multi-Marca di Yoox, nell’anno i ricavi netti consolidati sono balzati dai 124,2 milioni di euro al 31 dicembre 2009 ai 163,7 milioni di euro al 31 dicembre del 2010 con un’incidenza sul fatturato totale che a fine anno si è quindi attestata al 76,4%.
Yoox Group: parte buy-back per piano di incentivazione
E’ ufficialmente partito il piano di acquisto di azioni proprie di YOOX S.p.A. a servizio del Piano di Incentivazione a valere sugli anni dal 2009 e fino al 2014. A darne notizia è la società quotata in Borsa nel precisare che prima dell’avvio del piano l’azienda non deteneva azioni proprie; ad oggi, martedì 13 luglio 2010, Yoox comunica che nell’ambito di tale Piano di Incentivazione sono state acquistate numero 62.000 azioni ordinarie della società dal 2 al 7 luglio scorso tramite Mediobanca. I titoli acquistati corrispondono allo 0,1214% del capitale sociale di YOOX S.p.A. per un controvalore complessivo di 361.862,06 euro, ed a fronte di un prezzo unitario di acquisto pari a 5,836 euro per azione. L’avvio del buy-back al servizio del Piano di Incentivazione 2009 – 2014 avviene in esecuzione sia della relativa delibera, il 7 ottobre scorso, da parte dell’Assemblea degli azionisti Yoox, sia di quella approvata dal Consiglio di Amministrazione l’1 luglio scorso.
Yoox Group: ricavi netti 2009 balzano del 50%
Yoox Group, società italiana leader nel settore del retail Internet di moda e design, ha archiviato il 2009 con un livello dei ricavi netti consolidati balzato del 50% a 152,2 milioni di euro; questo, in particolare, è quanto emerso dall’esame dei dati preliminari da parte del Consiglio di Amministrazione della società che, inoltre, ha conseguito una crescita in tutti i mercati di riferimento. Nel dettaglio, l’Italia rimane il primo Paese in termini di ricavi netti con una crescita nel 2009 pari al 37%, mentre nel resto del Vecchio Continente è stato conseguito un tasso di crescita del 50,3%. A fronte del +57,4% negli Stati Uniti, inoltre, Yoox Group ha conseguito una crescita pari a ben il 90,5% in Giappone anche per effetto di una struttura locale che la società ha costituito durante il secondo semestre del 2008.
Investire in cultura: ISBN, sistema unificato per l’identificazione dei libri
Tutte le opere di natura editoriale, siano esse su supporto cartaceo o elettronico, vengono univocamente identificate con un codice chiamato ISBN, ovverosia l’International Standard Book Number. Per chi i libri oltre a leggerli li colleziona come vera e propria forma di “investimento”, è al corrente del fatto che l’ISBN permette di identificare in maniera univoca e senza errori un libro, ragion per cui quando si ricerca un testo, magari in libreria, o in biblioteca, è proprio l’ISBN il codice su cui si fa riferimento per trovarlo. L’ISBN viene richiesto di norma dalle case editrici, ed è composto da 13 cifre; lo standard è univoco indipendentemente dal Paese dove il libro è stato stampato e pubblicato dalla casa editrice, il che significa che il codice è univocamente riconosciuto anche a livello internazionale.