Credit Suisse view ribassista sulle commodity nel 2013

commodity-etfLa banca di investimenti elvetica Credit Suisse mantiene una view molto negativa sul settore delle commodity e sottolinea come il decoupling commodity-equity sia destinato a durare anche nei prossimi mesi. Infatti, se in passato l’andamento delle materie prime era strettamente collegato a quello dei mercati azionari, da qualche settimana è in atto uno “sganciamento” da questa correlazione. La banca d’affari svizzera ritiene che ci sono almeno dieci buoni motivi per essere ribassisti sulle commodity e di puntare invece sulle azioni nel corso del 2013.

Consigli per investire in commodity nel 2013 da Barclays

commodityIl settore delle commodity ha registrato pesanti cali negli ultimi giorni, favoriti soprattutto dal deludente dato sul pil cinese nel primo trimestre dell’anno e dal rallentamento dell’attività manifatturiera nell’area di New York, con l’indice Empire State Manufacturing sceso sui minimi di gennaio. La crescita pil cinese deludente influenza borse e materie prime, tra le quali spicca il clamoroso tonfo dell’oro. La banca d’affari britannica Barclays ha messo sotto osservazione il settore delle commodity, privilegiando il focus su 7 materie prime: petrolio, gas, oro, argento, platino, palladio e nickel.

Investimento in commodity deludente nel primo trimestre 2013

commodityLe materie prime (commodity) non si sono dimostrate un buon investimento nel primo trimestre del 2013, nonostante le premesse a inizio anno erano per un decisa ripresa di questa asset class grazie alle aspettative di forte rialzo dei mercati azionari. L’indice settoriale Dj-Ubs ha perso l’1,1%, evidenziando il risultato peggiore degli ultimi tre anni. Fa da contraltare il balzo di Wall Street, cresciuta quasi del 10% con gli indici azionari Dow Jones e S&P500 sui massimi storici. La correlazione positiva tra equity e commodity è terminata.