Barclays, uno degli istituti di credito più noti della Gran Bretagna e con un’ottima presenza anche nel nostro paese, ha scelto il segmento Sedex per lanciare la sua nuova proposta: si tratta di certificati di investimento focalizzati su indici azionari del Vecchio Continente e sui metalli preziosi. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio come è strutturata questa emissione. Anzitutto, sei Mini Futures Certificates sono incentrati sulle performance del Ftse Mib. Detto che la negoziazione sarà continua e che l’operatore incaricato ad assolvere l’impegno della quotazione sarà la stessa Barclays, bisogna anche tenere presente che la liquidazione è di tipo monetario. Tutto è stato equamente suddiviso, visto che tre di tali prodotti beneficiano di una tipologia “bull”, quindi improntata al rialzo, mentre i restanti tre sono “bear”. La scadenza prescelta, inoltre, è quinquennale, pertanto in tutti i casi la maturazione giungerà esattamente il 16 maggio del 2016.
liquidazione monetaria
Banca Imi: i nuovi certificati puntano sul cambio euro-sterlina
Il tasso di cambio tra euro e sterlina, una protezione finanziaria garantita al 100% e una durata quadriennale: sono queste le caratteristiche principali dei certificati di investimento lanciati da Banca Imi presso il comparto Sedex di Borsa Italiana, una buona opportunità per coloro che sono interessati ai mercati valutari. La banca d’investimento del gruppo Intesa Sanpaolo (l’istituzione risale al 2007, quando Banca Imi e Banca Caboto hanno dato vita a questa nuova realtà) ha deciso infatti di puntare su degli Equity Protection Short Certificates Quanto, la cui scadenza è stata fissata al 9 febbraio del 2015. Anzitutto, bisogna precisare che gli investitori possono fare affidamento su dei rating piuttosto lusinghieri per quel che concerne la società emittente: Moody’s e Fitch si sono sbilanciati con dei giudizi che contraddistinguono un’ottima affidabilità, rispettivamente Aa3 e AA-, mentre Standard & Poor’s ha valutato la banca con un A+ (discreta affidabilità).
Société Générale: ottimizzazione e progresso dai nuovi certificati
Il segmento dei certificati di investimento non poteva che essere contraddistinto, anche nel 2011, dalle proposte innovative di Société Générale: l’emittente francese ha infatti reso disponibile da ieri due interessanti tipologie di prodotti, distinti comunque tra di loro. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta. La prima categoria di certificati è quella degli Optmiz Sunrise. Si tratta, per la precisione, di titoli che andranno a essere quotati presso i listini di Borsa Italiana e che godranno della garanzia della banca transalpina; l’emissione, invece, sarà curata dal comparto Effekten della stessa. Il riferimento principale, ovviamente, sarà quello del Sedex, mentre la negoziazione sarà quella di tipo continuo.
Certificates: stavolta Rbs punta sui mini-futures
Royal Bank of Scotland, una delle banche internazionali più importanti, ma soprattutto una realtà creditizia da sempre attenta alle possibilità di investimento finanziario più diversificate, ha associato il proprio marchio a una nuova iniziativa: in effetti, per quel concerne il comparto dei titoli azionari, c’è da dire che sono a disposizione ben venticinque nuovi futures in versione “mini”, i quali fanno affidamento alle performance delle più importanti azioni che fanno parte dell’indice Ftse Mib. Qualche nome? Si possono sicuramente elencare gli esempi di aziende e istituti di credito come Fiat, Monte dei Paschi di Siena, Unicredit, Enel, Assicurazioni Generali, Telecom Italia. Non si fa nessuna distinzione, ovviamente, tra il fatto che il titolo sia un bear o un bull, l’unico elemento che è rilevante è la scadenza, visto che la data deve essere uguale per tutti, il 15 maggio del 2020.
Certificati: Rbs propone nuovi mini futures su indici e titoli
Royal Bank of Scotland, nota banca britannica e tra i principali gruppi in Europa, ha deciso di focalizzare gran parte delle proprie energie sui certificati, proponendo agli investitori dei prodotti innovativi e interessanti: anzitutto, occorre rimarcare come sia stato introdotto un importante strumento sul Sedex, vale a dire il Twin Win, il quale basa essenzialmente le proprie performance sull’indice Eurostoxx50, facendo dunque comprendere che si tratta di un’offerta riservata a quei soggetti che puntano con decisione sui mercati europei. Ma le novità più rilevanti sono quelle relative ai dodici Mini Futures Certificates che prendono a riferimento i titoli di importanti società del nostro paese (codice Isin NL0009403120), come, ad esempio, Eni, Unicredit, Fiat, Intesa Sanpaolo, Generali, Tenaris e molti altri, ma soprattutto gli altri dodici Mini Futures che si baseranno invece sull’andamento dei principali indici internazionali.