ExtraMot: obbligazione a tasso fisso Unicredit

La giornata di ieri è stata scelta come l’inizio delle negoziazioni dei nuovi titoli obbligazionari a marchio Unicredit presso l’ExtraMot di Borsa Italiana: entrando maggiormente nel dettaglio, dopo i due nuovi titoli a tasso fisso di Telefonica, stavolta è stato il turno di strumenti finanziari che beneficiano della denominazione in euro e del rimborso unico a scadenza. Non esiste alcun garante, mentre la subordinazione è quella relativa al Lower Tier II. I sistemi di regolamento sono quelli consueti, vale a dire Euroclear e Clearstream, mentre i termini di liquidazione sono stati fissati nel terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita.

Domani le due nuove obbligazioni di Ubi Banca

Ubi Banca (Unione delle Banche Italiane) ha riservato per la giornata di domani due novità molto importanti dal punto di vista obbligazionario: si tratta, infatti, di due bond nuovi zecca che verranno collocati sul DomesticMot di Borsa Italiana. Cerchiamo dunque di capire di quali strumenti finanziari si tratta, anche per capire quali sono gli investitori più idonei a puntare su una diversificazione simile. Nello specifico, il primo titolo è l’Ubi Subordinato Lower Tier II-Tasso Fisso con ammortamento 6% (il codice Isin di riferimento è IT0004842370), mentre il secondo è l’Ubi Subordinato Lower Tier II-Tasso Misto (il codice Isin è IT0004841778).

Intesa fissa il prezzo del bond decennale: cedola al 5,15%

intesa11L’obbligazione Lower Tier II è il bond che Intesa Sanpaolo ha lanciato di recente sul mercato, con tanto di scadenza a dieci anni e un importo che è stato pari a 1,25 miliardi di euro: come è stato confermato, comunque, da Banca Imi, Credit Suisse, Deutsche Bank e Bnp Paribas, la transazione ha subito un nuovo prezzo di offerta, il quale ammonta a 99,663 euro, mentre, per quel che riguarda il resto, gli elementi più interessanti in questo senso sono rappresentati dalla cedola del 5,15% e dal premio di rendimento di 230 punti base rispetto al midswap (come è noto, si tratta della media tra il valore denaro-lettera dell’interest rate swap a sette anni). La scadenza, come è già stato precisato, è stata fissata alla data del 16 luglio del 2020, ma non si deve dimenticare che il prodotto dell’istituto creditizio può beneficiare di un rating di Aa3 da parte di Moody’s. Come mai si è resa necessaria una simile correzione del prezzo di fronte a prospettive interessanti?