STMicroelectronics: ricavi 2010 superano i $ 10 miliardi

Nel 2010, con un fatturato di 10,35 miliardi di dollari, il colosso europeo dei semiconduttori STMicroelectronics ha conseguito i ricavi netti più elevati di sempre. A darne notizia è stata proprio la società dei chips in concomitanza con il rilascio dei dati dell’intero 2010 e dell’ultimo quarto fiscale dello scorso anno, caratterizzato in particolare da una crescita dei ricavi netti, su base sequenziale, pari al 6,6% a fronte di un margine lordo che si è attestato al 39,9%. L’utile netto 2010 si è attestato a 830 milioni di dollari a fronte di una posizione finanziaria netta che, attestatasi a fine anno a $ 1,15 miliardi, è aumentata anno su anno di 732 milioni di dollari. Il 2010, in accordo con un comunicato ufficiale emesso da STMicroelectronics, è stato un anno record per tutta la gamma del portafoglio “Sense and Power“, nell’analogico, nei MEMS, ma anche nelle applicazioni destinate all’industria automobilistica, ed ai microcontrollori.

Mercati azionari: indici di Borsa, trend positivo

Nello scorso mese di dicembre, sui mercati azionari, i principali indici di Borsa hanno fatto registrare un andamento positivo. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italia, nel suo Outlook Mensile, precisando al riguardo come l’indice di Borsa americano Standard & Poor’s 500 su base mensile, a dicembre 2010, sia cresciuto del 3,6% a fronte di un incremento anno su anno pari all’11,8%. Luce verde, sul mercato azionario giapponese, anche per l’indice di Borsa Nikkei 225 con un incremento mensile, a dicembre 2010, pari al 4,9%, mentre il rialzo su base annua si riduce allo 0,6%. Bene anche il mercato azionario dell’area euro con un incremento del listino Dow Jones Euro Stoxx su base mensile del 2,7%, e del 9% anno su anno. Entrando maggiormente nel dettaglio dei mercati azionari del Vecchio Continente, l’indice principale della Borsa di Milano, il Ftse Mib, a dicembre 2010 è invece sceso dell’1,4% a fronte di un saldo negativo del 10,7% anno su anno.

I Grandi Viaggi: CdA approva progetto di Bilancio

Fatturato a 83 milioni di euro e risultato netto di competenza del Gruppo a 0,05 milioni di euro. Sono questi alcuni dei dati salienti del progetto di Bilancio 2010 esaminato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione de I Grandi Viaggi, società quotata in Borsa a Piazza Affari. Trattasi dei dati di Bilancio dell’esercizio annuale 2009-2010 dal mese di novembre del 2009 al 31 ottobre del 2010. Nel dettaglio, come sopra accennato, il giro d’affari si è attestato nel periodo a 83 milioni di euro con un calo del 2,6% rispetto ai 85,3 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato netto scende a 0,05 milioni di euro rispetto ai 1,3 milioni di euro del 2009, così come sono positivi ma in contrazione, anno su anno, sia l’Ebitda a 6,8 milioni di euro, sia l’Ebit ad un milione di euro. Per quel che riguarda la contrazione del fatturato, I Grandi Viaggi con una nota ufficiale ha fatto presente come il dato sia stato influenzato in generale dall’andamento dei consumi e nello specifico dal mercato del turismo in virtù del perdurare della crisi economica.

DeA Capital sale al 100% di IDeA Alternative Investments

DeA Capital, società quotata in Borsa a Piazza Affari, è salita al 100% di IDeA Alternative Investments. A darne notizia è stata con un comunicato ufficiale proprio DeA Capital dopo che si è proceduto a completare l’atto di scissione di IDeA Alternative Investments a seguito del nulla osta all’operazione sia parte della Banca d’Italia, sia da parte dell’AGCM, l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato. Nel dettaglio, DeA Capital, originariamente in possesso del 44,36% di IDeA Alternative Investments, è salita al 90,11% della società per poi arrivare al 100% delle quote attraverso l’acquisizione, da parte di soci privati, del restante 9,89%. Ai soci privati sono state offerte 4.806.921 azioni DeA Capital possedute dalla società in quanto azioni proprie e corrispondenti all’1,57% del capitale sociale. Con l’acquisizione del 100% di IDeA Alternative Investments DeA Capital acquisisce anche le partecipazioni e le attività detenute che sono il 100% di IDeA Capital Funds SGR, il 10% di Alkimis SGR,  il 65% di IDeA SIM ed il 65% di Soprarno SGR.

Finmeccanica: ordini 2010 oltre le previsioni

Relativamente all’intero esercizio di Bilancio dell’anno 2010, il colosso aerospaziale Finmeccanica riporterà, al momento della comunicazione dei dati ufficiali e definitivi che saranno approvati dal Consiglio di Amministrazione nelle prossime settimane, un Free Operating Cash Flow ed ordini oltre le previsioni formulate in precedenza. A darne notizia in data odierna, giovedì 20 gennaio 2011, è stata proprio la Finmeccanica dopo che oggi si è riunito il Consiglio di Amministrazione della società che, tra l’altro, ha provveduto ad esaminare, relativamente all’esercizio del 2010, i dati finanziari e commerciali previsionali. Nel dettaglio, l’FOCF del 2010, ovverosia il Free Operating Cash Flow di Finmeccanica, si attesterà all’interno dell’intervallo dei 410-450 milioni di euro, ben oltre i 200-300 milioni di euro comunicati in precedenza dalla società; il dato superiore alle attese, in accordo con un comunicato ufficiale emesso in data odierna dal colosso aerospaziale, genererà sull’indebitamento finanziario netto, a fine esercizio 2010, degli effetti positivi; gli ordini 2010 acquisiti, invece, si attesteranno tra i 22 ed i 22,5 miliardi di euro.

Fondi: Piani di Accumulo senza vincoli

Il “PAC” in Fondi Comuni di Investimento, ovverosia il cosiddetto Piano di Accumulo del Capitale, rappresenta una interessante formula di investimento per chi punta ad investire a piccole dosi con il vantaggio che in questo modo, con diversi timing d’ingresso, si può mediare il rischio ed abbattere la volatilità specie se il PAC viene attivato su Fondi azionari e comunque con un profilo di rischio medio/alto. E’ altrettanto importante che il PAC sia flessibile e conveniente, ovverosia tale che il sottoscrittore possa nel caso non solo sospendere i conferimenti, ma anche richiedere il disinvestimento parziale o totale delle quote senza costi aggiuntivi.

Risanamento: Consob autorizza aumento di capitale

Via libera dalla Consob all’aumento di capitale di Risanamento S.p.A.. La società quotata in Borsa a Piazza Affari ha infatti acquisito dalla Commissione di Vigilanza il nulla osta relativo alla pubblicazione del Prospetto Informativo inerente un aumento di capitale pari a 150.280.014,64 euro a fronte dell’emissione, con offerta in opzione agli azionisti, di numero 536.714.338 nuove azioni ordinarie Risanamento S.p.A.. Trattasi, nello specifico, di un’operazione che ha ottenuto il 30 ottobre scorso il via libera da parte dell’Assemblea degli Azionisti di Risanamento S.p.A., riunitasi in Sede Straordinaria; le azioni ordinarie di nuova emissione sono con godimento regolare, prive del valore nominale, e saranno emesse al prezzo di 0,28 euro l’una in base al rapporto di 46 titoli per ogni 25 diritti di opzione esercitati. Agli azionisti Risanamento spetta un diritto di opzione per ogni titoli posseduto, mentre agli obbligazionisti del prestito denominato “€ 220,000,000 1.00 per cent Convertible Bond due 2014” spettano  7.889 diritti di opzione per ogni obbligazione posseduta.

Eurotech: Parvus Corporation, commessa con Rockwell Collins

A supporto del programma Joint Precision Approach and Landing System (JPALS) Increment 1, la controllata di Eurotech, Parvus Corporation, si è aggiudicata con la società quotata al NYSE Rockwell Collins una commessa finalizzata alla fornitura di 53 sottosistemi DuraCOR 810. A darne notizia in data odierna è stata proprio Eurotech, quotata in Borsa a Piazza Affari, sottolineando come i sottosistemi DuraCOR 810 di Parvus saranno utilizzati da Rockwell Collins in dispositivi che tra i velivoli e le navi sono in grado di garantire delle comunicazioni sicure. Eurotech ha tra l’altro messo in risalto come i sottosistemi DuraCOR 810 siano stati scelti da Rockwell Collins in quanto offrono sia una robusta piattaforma per quel che riguarda le elaborazioni, sia condizioni operative tali da poter funzionare anche nelle condizioni difficili previste nell’ambito del programma Joint Precision Approach and Landing System (JPALS).

Piquadro: fatturato primi nove mesi in forte crescita

Una crescita del 19% a 43,9 milioni di euro circa. Sono queste le anticipazioni sul fatturato dei primi nove mesi dell’esercizio 2010-2011 di Piquadro, chiusosi lo scorso 31 dicembre del 2010. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari, e leader nel settore dei prodotti di pelletteria professionali e per il viaggio, in concomitanza con la 79a edizione di Pitti Immagine Uomo, nel corso della quale, a valere sull’autunno inverno 2011-2012, Piquadro ha presentato la propria collezione di borse e di capispalla; inoltre, sempre in base alle anticipazioni sul fatturato fornite da Piquadro, il giro d’affari del terzo trimestre 2010-2011, quello da ottobre a dicembre 2010, è cresciuto del 21%. A parità di perimetro, ed a cambi correnti, i ricavi di vendita nel canale DOS hanno fatto registrare un incremento del 10,8%. Per quel che riguarda la comunicazione dei dati definitivi inerenti proprio i primi nove mesi dell’esercizio di Bilancio, questi saranno noti entro la data del 10 febbraio 2011, quando il Consiglio di Amministrazione di Piquadro si riunirà per l’esame e per l’approvazione dei dati.

Risparmio gestito: Azimut si espande all’estero

Azimut, Gruppo italiano indipendente quotato in Borsa a Piazza Affari, ed attivo nel settore del risparmio gestito, ha annunciato l’avvio dell’espansione sui mercati asiatici. Questo, in particolare, avverrà, attraverso degli accordi, che sono stati già firmati, e che permetteranno, ad Hong Kong, la costituzione di una newco. In joint venture, con partner locali, questa nuova società controllerà direttamente delle società operative che si occuperanno delle promozione, ma anche della distribuzione e della gestione di prodotti di risparmio gestito sui mercati asiatici. Nel dettaglio, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dal Gruppo Azimut, la partecipazione nella newco sarà posseduta dalla controllata al 100% AZ International Holdings sa, una società di diritto lussemburghese. Secondo quanto dichiarato dal CEO e Presidente di Azimut, Pietro Giuliani, l’espansione del Gruppo non si può limitare al solo mercato domestico.

Polizze Vita del Banco Popolare

Prodotti tradizionali, ma anche quelli finalizzati a cogliere le migliori opportunità offerte dai mercati finanziari. Queste sono le caratteristiche delle Polizze Vita proposte dal Gruppo bancario Banco Popolare attraverso gli Istituti di credito controllati, tra cui la Banca Popolare di Verona, il Banco San Marco, il Credito Bergamasco, la Banca Popolare di Lodi, la Cassa di Risparmio di Imola e la Banca Popolare di Crema. Per quel che riguarda le polizze vita tradizionali, il Banco Popolare propone alla propria clientela prodotti a rendimenti minimo garantito, con le somme che confluiscono in una apposita Gestione Separata, e con la possibilità di poter andare a preservare il capitale investito in quanto in prevalenza il capitale conferito viene investito in obbligazioni a reddito fisso ed in titoli di Stato.

Prysmian: nuove commesse per sistemi interrati in cavo

Per conto della Energinet.dk, operatore della rete di trasmissione danese la società Prysmian, quotata in Borsa a Piazza Affari e leader a livello mondiale nel settore dei sistemi per le telecomunicazioni e per l’energia, nonché in quello dei cavi, s’è aggiudicata una nuova commessa avente un controvalore pari ad oltre 40 milioni di euro. Il contratto, nell’ambito del “Skagerrak 4“, un collegamento tra la Norvegia e la Danimarca, prevede la realizzazione di un sistema interrato in cavo ad alta tensione “HVDC” – High Voltage Direct Current, ovverosia in corrente continua. Il collegamento, in accordo con quanto recita una nota ufficiale emessa da Prysmian Cables & Systems, permetterà nel Nord Europa di favorire il mercato dell’energia elettrica. Nel dettaglio, la commessa prevede che Prysmian si occupi della fornitura, ma anche della posa e del collaudo di un cavo interrato avente una lunghezza pari a ben 92 chilometri.

Azimut: risparmio gestito, raccolta netta dicembre positiva

Si è chiuso con il segno più il mese di dicembre per Azimut, Gruppo italiano indipendente quotato in Borsa a Piazza Affari ed attivo nel risparmio gestito. La raccolta il mese scorso si è infatti attestata in territorio positivo per 16 milioni di euro, il che porta, su tutto il 2010, il dato sulla raccolta netta in fondi, sia italiani, sia lussemburghesi, ed includendo anche i fondi hedge, a 499 milioni di euro. Per quel che riguarda il patrimonio complessivo, al 31 dicembre 2010 quello di Azimut ha raggiunto la quota dei 14,6 miliardi di euro con un incremento del 5,3% rispetto al 31 dicembre del 2009; questo risultato, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dalla società quotata in Borsa, è stato raggiunto per effetto di una raccolta positiva pari a 531 milioni di euro, e di una performance media ponderata netta che per il cliente, su tutto il 2010, è stata positiva e pari all’1,25%. La performance risulta essere superiore al tasso risk free, attestatosi ai minimi storici, e pari a +0,67%; il tasso, in particolare, coincide con quello dell’indice BOT depurato dell’imposta al 12,5% sugli interessi lordi maturati.

Fondi Comuni di Investimento: ecco le categorie preferite

Azionari, Flessibili, ma anche Bilanciati ed Obbligazionari. Sono queste, per quel che riguarda i Fondi Comuni di Investimento, le categorie scelte dai sottoscrittori lo scorso anno. A comunicarlo, nel consueto Rapporto mensile, in questo caso relativo al mese di dicembre 2010, è stata Assogestioni nel sottolineare come, in base alle anticipazioni ed ai dati a disposizione sui Fondi comuni italiani ed esteri, il settore del risparmio gestito nel nostro Paese abbia chiuso il 2010 con una raccolta positiva nonché superiore al miliardo di euro. In particolare, nello scorso mese di dicembre i Fondi Azionari hanno raccolto 167 milioni di euro portando il patrimonio a 104 miliardi di euro, in crescita e con una quota sul totale degli asset pari al 23%. Luce verde anche per i Fondi Flessibili con una raccolta che si è attestata a 366 milioni di euro a fronte di un patrimonio, pari al 14,7% sul totale degli asset, in crescita a 66,7 miliardi di euro.