E’ pari a 248.063.490 euro l’ammontare massimo relativo al prestito obbligazionario Bper 4% subordinato convertibile con facoltà di rimborso in azioni. Dopo aver ricevuto il nulla osta alla pubblicazione del prospetto informativo, infatti, la Banca Popolare dell’Emilia Romagna, a seguito di un Consiglio di Amministrazione, ha fissato i dettagli relativi all’emissione del prestito obbligazionario. In particolare, le obbligazioni potranno essere sottoscritte in ragione di un’obbligazione convertibile per ogni 11 diritti di opzione posseduti; il periodo d’offerta parte lunedì prossimo, 1 febbraio 2010, per concludersi il 5 marzo, mentre i diritti di opzione potranno essere negoziati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) dall’1 febbraio e fino al 26 febbraio 2010. Il tasso di interesse offerto dal prestito obbligazionario Bper 4% subordinato convertibile con facoltà di rimborso in azioni è stato fissato al 4% fisso annuo lordo del valore nominale delle obbligazioni, pari a 10 euro, tenendo conto sia delle caratteristiche dei titoli stessi, e del prezzo di conversione, sia delle attuali condizioni di mercato.
mercati obbligazionari
Bper: prestito obbligazionario convertibile, via libera Consob
Partirà l’1 febbraio prossimo, per concludersi poi il 5 marzo del 2010, l’offerta relativa al prestito obbligazionario convertibile Bper 2010-2015; a darne notizia è la stessa Banca Popolare dell’Emilia Romagna dopo aver acquisito, da parte dell’Organo di vigilanza, la Consob, il via libera alla pubblicazione del relativo prospetto informativo. I diritti di opzione saranno negoziati sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A., a partire da lunedì prossimo, 1 febbraio 2010, e fino al 26 dello stesso mese. Trattasi, nello specifico, di un’offerta di obbligazioni convertibili Bper con facoltà di rimborso in azioni per un controvalore massimo complessivo pari a 250 milioni di euro. In merito, la Bper ha già ottenuto, con provvedimento del 25 gennaio scorso, a cura di Borsa Italiana S.p.A., l’ammissione a quotazione delle obbligazioni subordinate convertibili sia a seguito della imminente pubblicazione del prospetto informativo, sia dopo l’espletamento di tutte le formalità necessarie e previste dall’attuale normativa in vigore.
Titoli di Stato: Bot a sei mesi, rendono sempre meno
Continua ad essere poco profittevole l’investimento in titoli di Stato a breve termine, ed in particolare in Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) a sei mesi; nell’asta odierna, disposta dal Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, i rendimenti del Bot semestrale, collocato sul mercato per un importo pari a ben 9,5 miliardi di euro, si sono attestati in calo allo 0,559% lordo. Tolte le tasse, con l’aliquota al 12,5%, e le commissioni bancarie, il rendimento netto conseguito dall’investitore è praticamente vicino allo zero; per fortuna, tra l’altro, un recente Decreto del Mef impone che, nel caso in cui le commissioni bancarie dovessero far scendere sotto lo zero il rendimento, queste per Legge dovranno essere abbassate. In sostanza, quindi, il Bot a sei mesi resta in tutto e per tutto uno strumento di investimento per il parcheggio della liquidità ma a fronte di un rendimento tanto irrisorio quanto risibile.
Ctz e Bot semestrali: asta 26 gennaio 2010
E’ fissata per martedì prossimo, 26 gennaio 2010, un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) semestrali disposta dal Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze; trattasi, nello specifico, dei Bot 30.07.2010, con scadenza a 182 giorni, offerti per un ammontare pari a 9,5 miliardi di euro e con data di regolamento fissata per venerdì 29 gennaio 2010. L’asta, in accordo con quanto precisa il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stata disposta in concomitanza con Buoni Ordinari del Tesoro in scadenza per il 29 gennaio 2010 e per un ammontare pari a 10,302 miliardi di euro. Come al solito, i risparmiatori possono prenotare i Buoni in asta per importi pari a minimo 1.000 euro o multipli di 1.000 euro. Per quanto riguarda l’ammontare di Buoni Ordinari del Tesoro in circolazione, il Mef ha reso noto che, alla data dello scorso 15 gennaio 2010, c’erano in circolazione Bot per un ammontare pari a 153.597,638 milioni di euro, dei quali 88.299,595 milioni di euro con scadenza ad un anno, 61.798,043 milioni di euro a sei mesi e 3.500 milioni di euro con scadenza a tre mesi.
Risparmio e investimenti famiglie: aumentano depositi e obbligazioni
Nel terzo trimestre dello scorso anno le attività finanziarie delle famiglie ammontavano a 3.423 miliardi di euro, segnando una flessione dell’1,7% su base annua. A rilevarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo “Monthly Outlook” del corrente mese di gennaio, sottolineando come nel periodo sia aumentata a livello tendenziale la dinamica relativa ai depositi bancari, alle monete ed ai biglietti con un +4,3%; e così, nel terzo trimestre dello scorso anno, il 31% delle attività delle famiglie era rappresentato dagli asset sopra citati rispetto al 29,2% registrato nell’anno precedente. Sempre nel terzo trimestre 2009, inoltre, sono salite dello 0,5% le attività finanziarie delle famiglie investite in obbligazioni pubbliche e private con una quota sul totale degli asset pari al 22,4% rispetto al 21,9% dell’anno precedente.
Banco Popolare: prestito obbligazionario senior a due anni
Nell’ambito del proprio programma EMTN, Euro Medium Term Note, il Gruppo Banco Popolare ha reso noto d’aver lanciato un prestito obbligazionario senior, con scadenza a due anni, per un controvalore pari a 500 milioni di euro. L’Istituto di credito ha effettuato l’operazione sfruttando le buone condizioni offerte dal mercato che, tra l’altro, hanno portato ad un controvalore delle prenotazioni pari ad 800 milioni di euro, ovverosia oltre 1,5 volte il quantitativo offerto. La raccolta dei fondi è così avvenuta con uno spread contenuto ed andrà a rafforzare ulteriormente le ottime posizioni liquide detenute dal Banco Popolare. Il Bond collocato è a tasso variabile, riservato esclusivamente agli investitori istituzionali, ed indicizzato al tasso euribor con scadenza a tre mesi più uno spread pari a 90 punti base. Alla conduzione del collocamento hanno partecipato, con il ruolo di “joint book runner”, JP Morgan Chase & Co., Calyon, Aletti & C. e Citi.
Bot a tre mesi: il rendimento si azzera
L’asta di Buoni Ordinari del Tesoro disposta ieri dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha sancito come i titoli a scadenza trimestrale, considerando la ritenuta fiscale, al 12,5%, e le commissioni bancarie, offrano oramai un rendimento nullo. Nel collocamento di ieri, infatti, i titoli pubblici sono stati collocati con un rendimento lordo dello 0,37% il che significa che, tolta la ritenuta fiscale, si arriva, senza considerare i millesimi, allo 0,32% netto; a questo tasso netto occorre poi togliere anche la commissione bancaria che, in passato, in corrispondenza di tassi di interesse così bassi, ha comportato a carico degli investitori anche un onere che superava l’interesse percepito sull’investimento. Come diretta conseguenza, il Ministero dell’Economia e delle Finanze nei mesi scorsi ha provveduto ad emanare un Decreto grazia al quale togliendo la ritenuta e le commissioni bancarie il rendimento per l’investitore può essere al più nullo ma mai negativo.
Conti remunerati e pronti contro termine: le differenze
Proprio in data odierna il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato Buoni Ordinari del Tesoro trimestrali con un tasso lordo che, al netto delle tasse e delle commissioni bancarie, sono ridotti praticamente a zero. Di conseguenza, in questa fase di mercato caratterizzata da rendimenti ridotti all’osso per i titoli pubblici, i risparmiatori che dal proprio capitale vogliono ottenere una remunerazione degna di questo nome, ma che nello stesso tempo non vogliono correre rischi, sono costretti ad orientare l’attenzione su alti prodotti finanziari che presentano allo stesso modo un grado di rischio molto basso. Due tra questi sono di sicuro i conti di deposito remunerati ed i pronti contro termine, per i quali occorre comunque tener presente sia i vincoli, sia i livelli di tassazione. I conti di deposito remunerati, infatti, pur non essendo dei conti correnti veri e propri, presentano sul rendimento lordo offerto una tassazione del 27%, il che significa che un conto di deposito remunerato all’1% lordo annuo rende al netto lo 0,73% nei dodici mesi.
Obbligazioni convertibili Creval: in Borsa i diritti non esercitati
Partirà mercoledì prossimo, 13 gennaio 2010, per concludersi il 19, sempre del corrente mese, il periodo di offerta in Borsa dei diritti di opzione non esercitati nell’ambito della recente offerta in opzione di obbligazioni convertibili con warrant del gruppo bancario Credito Valtellinese che, lo ricordiamo, si è chiusa con pieno successo visto che le adesioni si sono attestate al 99,30%. A darne notizia in data odierna è proprio l’Istituto di credito nel far presente che l’ammontare dei diritti riofferti in Borsa è pari a 1.452.850 e corrispondenti alla sottoscrizione di 58.114 Obbligazioni Convertibili della Banca per un controvalore pari a 4.358.550 euro. Nel dettaglio, per tramite di Centrosim, i diritti saranno riofferti in Borsa nelle sessioni dei giorni 13, 14, 15, 18 e 19 del corrente mese di gennaio 2010. Nella prima seduta del periodo di riofferta dei diritti, sarà offerto l’intero quantitativo di inoptato, mentre in quelle successive saranno offerti i diritti che eventualmente non saranno collocati nelle sessioni precedenti.
Titoli di Stato: Btp in asta il 13 gennaio 2010
E’ fissata per mercoledì prossimo, 13 gennaio 2010, un’asta di Buoni del Tesoro Poliennali disposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per importi complessivi che oscillano dai 7 miliardi di euro nominali agli 8,75 miliardi di euro nominali. Nel dettaglio, per mercoledì prossimo, 13 gennaio 2010, è prevista un’asta Buoni del Tesoro Poliennali in corso di emissione, e quindi offerti rigorosamente in prima tranche, per un importo nominale minimo di quattro miliardi di euro e massimo di cinque miliardi di euro; trattasi, nello specifico, della prima tranche dei Btp con decorrenza 15 gennaio 2010 e scadenza il 15 aprile 2015; la prima cedola scade quindi il 15 aprile 2010, ed al riguardo il Ministero dell’Economia e delle Finanze precisa che questa sarà pari allo 0,741758% lordo, che rappresenta il rateo maturato dal Btp nell’arco dei 90 giorni su un semestre composto da 182 giorni.
Bot trimestrali e annuali: asta 12 gennaio 2010
Con l’entrata del nuovo anno riprendono le emissioni di titoli di Stato a cura del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze; il Mef, nella giornata di ieri, ha infatti reso noto che è stata disposta, per il prossimo 12 gennaio 2010, con data di regolamento fissata per il 15 gennaio 2010, un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) trimestrali ed annuali. Nel dettaglio, per la data indicata c’è un’asta di Bot trimestrali, scadenza a 90 giorni, per un importo offerto pari a 3,5 miliardi di euro; trattasi dei Bot 15.04.2010 che i risparmiatori possono come al solito sottoscrivere in asta avvalendosi degli intermediari per importi pari a 1.000 euro o multipli.
Mercato ExtraMOT: segmento per strumenti obbligazionari corporate
Tra i circuiti di scambio di strumenti finanziari, ed in particolare di obbligazioni, oltre al MOT, mercato regolamentato gestito da Borsa Italiana S.p.A., c’è anche il mercato ExtraMOT, un segmento dove sia su richiesta specifica di un operatore, sia su iniziativa di Borsa Italiana, possono essere scambiati titoli di debito ed obbligazioni che risultano essere già quotati ed ammessi a negoziazione in uno dei mercati regolamentati dell’Unione Europea. L’ExtraMOT è quindi un mercato regolamentato dove viene di conseguenza garantito pari accesso agli investitori, e di conseguenza anche a quelli non professionali. Il mercato ExtraMOT si caratterizza per la presenza di molte obbligazioni societarie e di lotti minimi di negoziazione più elevati rispetto al MOT, con asta di apertura che parte la mattina alle ore 8, per poi concludersi alle ore 9, mentre la negoziazione continua dei titoli avviene dalle ore 9 alle ore 17,30.
Obbligazioni convertibili Creval con warrant: adesioni al 99,3%
L’offerta in opzione di obbligazioni convertibili del Credito Valtellinese, con abbinati i warrant gratuiti da esercitare nel 2010, e quelli da esercitare entro il 2014, si è chiusa con un grande successo. A darne notizia in via ufficiale è stato proprio il Creval, precisando che la percentuale di adesione è stata pari al 99,3% con la contestuale sottoscrizione di obbligazioni convertibili per un controvalore pari a 620 milioni di euro. E così, a seguito delle relative autorizzazioni, le obbligazioni convertibili in azioni ordinarie Credito Valtellinese, unitamente ai “Warrant 2010”, codice ISIN IT0004547904, ed ai “Warrant 2014”, codice ISIN IT0004547912, saranno negoziabili già a partire dal prossimo 7 gennaio 2010 sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A.
Obbligazione Barclays quinquennale indicizzata all’inflazione
Dallo scorso 17 dicembre 2009, sul mercato “MOT” di Borsa Italiana S.p.A. sono iniziate le negoziazioni di un’obbligazione emessa da Barclays Bank PLC; trattasi, nello specifico, dell’obbligazione “Barclays Bank PLC “EUR 5 Years Inflation Notes”, Codice ISIN IT0006709817, collocata per un importo complessivo pari a 25 milioni di euro a fronte di 25 mila obbligazioni in circolazione aventi un taglio di 1.000 euro. L’obbligazione ha come data di godimento quella del 4 dicembre 2009, e scadenza il 4 dicembre 2014, data in cui il capitale investito sarà rimborsato in un’unica soluzione ed alla pari. Il titolo, negoziabile sul mercato per lotti di mille euro o multipli, paga in via posticipata una cedola il 4 dicembre di ciascun anno fino alla naturale scadenza del prestito.