La miglior difesa è l’attacco, come si è soliti dire, ma puntare sulle azioni difensive può rappresentare attualmente una buona strategia per gli investitori finanziari: è sostanzialmente questa la filosofia del nuovo prodotto lanciato da Russell Investments, il fondo Russell Global Defensive Equity, uno strumento che è stato pensato e lanciato proprio per consentire alla clientela di investire sui mercati azionari in maniera innovativa e sfruttando un metodo difensivo e piuttosto e prudente (vedi anche Come investire in Btp nel 2013 secondo Russell Investments).
mercato italiano
Lanciato in Italia il fondo Gis Income di Pimco
Pimco (Pacific Investment Company Management) ha lanciato nel nostro mercato il suo Gis Income Fund: la società finanziaria californiana ha dunque deciso di consentire agli investitori italiani di fare affidamento su questo fondo obbligazionario globale e multisettoriale, utile per beneficiare di un flusso cedolare costante (fondi comuni obbligazionari che pagano la cedola) e di alto valore. Tra l’altro, l’approccio di questo specifico strumento è piuttosto flessibile. Quali sono le peculiarità che vanno ricordate?
Oddo AM lancia quattro nuovi fondi sul mercato italiano
Oddo Asset Management ha aumentato fino a quattordici il numero dei suoi strumenti finanziari che sono presenti nel mercato nostrano: l’ultima infornata ha riguardato quattro fondi, i primi del 2013 che la banca privata francese ha deciso di associare all’Italia. Circa tre mesi fa, tra l’altro, si parlò proprio della compagnia transalpina, visto che venne lanciato da Oddo Am un fondo di fondi per il mercato retail italiano. Dunque, l’interesse per il Belpaese non è mai tramontato. L’ultima autorizzazione ha riguardato, nel dettaglio, Oddo Avenir, Oddo European Banks, Oddo Valeurs Rendement e Oddo Obligations Optimum.
Previsioni Fiat Giugno 2012
L’azienda Torinese si affaccia già da tempo sul mercato internazionale e gli stabilimenti in Italia risultano essere sempre più a rischio. Anche se la protesta è fuori dall’attenzione dei media, la situazione della FIAT non è cambiata di una virgola e al volontà di andare all’estero è sempre presente.
Le condizioni sono chiare; o lo Stato Italiano lascia carta bianca alla FIAT ed a Marchionne, oppure la produzione verrà decentralizzata dove risulta essere più conveniente, sia per quanto riguarda il costo del lavoro, sia per quanto riguarda le condizioni sulla produzione. Lasciar sfuggire un’azienda simbolo come la Fiat dall’Italia sarebbe un colpo all’immagine irreversibile ed un segno che il prestigio Italiano non è più così importante a livello internazionale (anche se effettivamente Marchionne deve il suo successo internazionale proprio al suolo su cui si trova).
Amundi lancia in Italia due Etf su S&P 500 e titoli tripla A
Amundi è sempre più presente nel nostro paese con i suoi interessanti Exchange Traded Fund: l’ultima offerta, in particolare, ha fatto letteralmente lievitare il totale dei prodotti in questione, visto che se ne possono ora contare ben settantacinque. I due nuovi strumenti finanziari messi a disposizione per l’Italia sono presto detti. Anzitutto, occorre analizzare l’Amundi Etf S&P 500 Eur Hedged Daily. In pratica, si tratta di un fondo che garantisce una buona opportunità per contrastare la volatilità dei mercati. L’elemento caratteristico è senza dubbio la copertura che è offerta ogni giorno per quel che concerne il cambio tra euro e dollaro: tra l’altro, per il nostro paese si tratta di un Etf del tutto inedito, una novità che sarà senz’altro gradita.
Utile Unicredit scende dell’1%
Mentre l’inversione del settore bancario guida al rialzo una seduta iniziata con il piede sbagliato (provando a concludere dignitosamente un’ottava difficilissima) Unicredit annuncia nuovi problemi con l’utile, dovuti ad un calo dei ricavi in Polonia e Turchia.
Nella giornata di ieri il CEO del gruppo bancario ha annunciato di non voler aumentare l’esposizione verso i titoli del debito Italiani; secondo i dati attualmente vi sono 88 miliardi di euro di bond governativi nel portafoglio di Unicredit, di cui 35 miliardi di euro sono relativi ai titoli di Stato Italiani. Quattordici di questi trentacinque milioni di euro sono sono in scadenza quest’anno. Secondo Ghizzoni la liquidità del gruppo sarà destinata ai crediti che in marzo hanno dato segnali di crescita. Questo vuol dire che i vertici di Unicredit al momento non credono che l’Italia sia un buon investimento, ed anche se è il parere di un solo gruppo la notizia ha lasciato più di un interrogativo ai piccoli risparmiatori.
Fiat perde il 26% di immatricolazioni
Il periodo difficile di Fiat si riflette immediatamente sul mercato reale, con un calo drastico delle immatricolazioni in zona Euro ed ancora tanti problemi da risolvere, uno su tutti la concorrenza. Le vendite di Marzo sono le peggiori dal 1998 (-6.6% su base annua) e si attestano a 1449380 unità contro le 1605835 unità dello scorso anno. Il calo del mese precedente era stato del 9.2% mentre nel trimestre si parla di un -7.3% a 3427677 unità contro le 3696919 dello stesso periodo di riferimento dell’anno precedente.
Il gruppo Fiat nello specifico registra un -26% sulle immatricolazioni, andando ad incidere pesantemente nel settore. Ad aggravare la situazione del gruppo guidato da Marchionne sono stati sicuramente gli scioperi dei mesi precedenti; la chiusura degli stabilimenti costringe l’amministratore delegato a riprendere in considerazione un “cambio di rotta” per quanto riguarda la produzione, che probabilmente verrà spostata all’estero.
Spread Btp-Bund torna a livelli critici
Cresce il clima di crisi sui listini di Borsa, con i bancari che guidano il ribasso mentre l’indice di riferimento registra un -3% complessivo per il settore. Il FTSE-Mib a metà seduta sfiora 15000 punti spaventando gli investitori che durante la prima fase della penultima seduta dell’ottava corrente hanno venduto a piene mani i titoli a maggiore capitalizzazione di Piazza Affari, eccezione fatta solo per Salvatore F., STM, Luxottica e Lottomatica, che in ogni caso guadagnano veramente poco terreno.
Tolte le buone notizie di Lottomatica, le uniche in grado di giustificare la sua posizione sul listino di oggi, per il resto sul mercato è confusione; lo spread torna a livelli di pericolo, andando a sfiorare quota 400 (che dai 375 punti non è così distante come vorremmo credere) e superando di gran lunga la quota di 330, ritenuta importante dagli analisti. Finita l’euforia per il Governo Monti? Forse si.
Edmond de Rothschild: tre nuovi prodotti destinati all’Italia
La Compagnie Financière Edmond de Rothschild è una delle principali banche private di tutta la Francia e deve il proprio nome all’omonimo barone che la creò nel 1953: la sua gestione del risparmio è ben sviluppata e una conferma arriva proprio nei confronti del nostro paese, visto che la società transalpina ha deciso di lanciare tre nuovi fondi comuni di investimento, in modo da ampliare la propria gamma in questo senso. I prodotti in questione si chiamano Quadrim 8, Geo-Energies e Multigest Select Alpha. Cerchiamo di comprendere e approfondire le caratteristiche e le peculiarità di ognuno di questi fondi. Si può cominciare a parlare di Quadrim 8: in pratica, si tratta di un fondo che beneficia di una gestione quantitativa e di una volatilità che non va oltre l’8% ogni anno. L’intento è sostanzialmente quello di sfruttare le performance positive mediante un’accurata diversificazione di portafoglio, visto che le zone geografiche e le strategie (breve termine Techincal, medio termine Global e lungo termine Value, a seconda delle preferenze di mercato) non mancano.
Amundi Etf punta all’Italia con cinquanta nuovi strumenti
Amundi Etf, la società francese attiva principalmente nell’ambito del risparmio gestito, punta a ampliare la propria espansione all’interno dell’Europa: oltre alla Germania, nel cui mercato hanno recentemente esordito nuovi replicanti, la società guarda soprattutto all’Italia, la quale aveva già beneficiato della quotazione di quindici nuovi prodotti azionari con questo specifico marchio. Volendo essere più precisi, si può aggiungere che alcuni di questi prodotti rappresentano un autentico unicuum all’interno del nostro paese: ci si riferisce, in questo caso, agli strumenti che replicano l’indice Msci Italy, l’Msci China (la replica riguarda appunto l’indice della nazione asiatica), ma anche l’Amundi Etf Msci Eastern Europe ex Russia, il quale segue con attenzione l’andamento delle Borse dell’Europa orientale (ma non la Russia). Altri due strumenti, invece, l’Amundi Etf short Msci Usa daily e l’Amundi Etf short Msci Europe daily, presentano una struttura e delle caratteristiche più complesse, dato che le performance sono seguite sia al rialzo che al ribasso rispetto agli indici sottostanti.