Il primo covered bond latino americano nei mercati statunitensi: è stata questa una delle operazioni finanziarie più interessanti della giornata di ieri, un collocamento di successo dopo il fallimento di un altro tentativo simile lo scorso mese di maggio. Di questo tipo di strumenti si sente spesso parlare in altri ambiti, in particolare con riferimento al sostegno dei covered bond alle energie rinnovabili negli ultimi tempi, ma la novità attuale merita un approfondimento. Anzitutto, tale prodotto è stato messo a disposizione dalla Global Bank Corporation di Panama, con una cedola pari a 4,75 punti percentuali e con un prezzo guida previsto inferiore al 5%.
mercato Usa
PIL USA sotto le stime a 2,2%
Il primo trimestre negli USA si archivia con un PIL sotto le attese che si consolida a quota 2,2% contro una previsione del 2,5%. Il dato contrasta fortemente con il precedente periodo che aveva visto un +3% incoraggiante, mentre l’azionario riprendeva terreno e si consolidava sopra i 13000 punti con il Dow Jones.
L’avvio positivo di Wall Street tuttavia dimostra come il dato, sotto le attese, non ha inciso particolarmente in questa ultima seduta dell’ultima ottava di Aprile 2012; l’indice di riferimento si prepara a chiudere sopra a 13200 punti, consolidando il recupero di oltre 400 punti messo a segno dal bottom di Lunedì scorso, quando il Dow Jones era pesantemente scivolato sotto a quota 12900 spaventando gli investitori.
Previsioni Eurostoxx aprile 2012
Chiusura mensile sopra le aspettative per il Dow Jones Industrial Average; il mercato USA è nettamente più forte di quello Europeo da mesi ormai, ed anzi a dirla tutta la forza è notevole fin dal bottom di Marzo 2009, dove si è conclusa la fase di crisi che ha investito prima gli USA e poi il mondo intero per i mutui sub-prime.
Il recupero da quota 7000 ha visto il ritorno sopra 10000 punti dopo circa un anno e mezzo di contrattazioni e da li è cominciata la fase difficile. Il Dow Jones è comunque riuscito a consolidare il recupero del 50% del range di discesa precedente, diventando il miglior mercato al mondo dopo la crisi.
Marzo 2012 chiude in linea con le aspettative rialziste, anche se le probabilità convergevano a fine febbraio per un mese di transizione e consolidamento. Questa ipotesi potrebbe essere slittata ad Aprile, anche se al momento i livelli di intervento sono distanti.
Dow Jones chiude positivo il 2011
Arrivati a fine anno gli investitori sono costretti a tirare i bilanci (approfittando anche delle Vacanze e del tempo libero) tanto più in un periodo come questo particolarmente difficile; le aspettative per il 2012 sono contrastanti ma non troppo positive in ogni caso e si fa’ spazio l’ipotesi che la recessione potrebbe non essere ancora iniziata.
Il top assoluto del 2007 a quota 14198.1 punti di Dow Jones resta un miraggio per il momento visto che l’incertezza del 2011 ha disegnato sul grafico annuale una candela dalla lower-shadow particolarmente pronunciata come a ricordare che ci troviamo in una fase debole di lungo periodo. Il bello del mercato è però che lascia sempre aperte tutte le possibilità e la situazione può variare in diversi modi anche positivi. Il recupero di 12300 proprio in close annuale è tutto sommato un segnale positivo come di “calma dopo la tempesta”.
Autogrill si rafforza in Nord America
Nella giornata di ieri, giovedì 23 dicembre 2010, il leader della ristorazione autostradale e aeroportuale Autogrill ha annunciato un nuovo rafforzamento nell’area del Nord America sia attraverso il rinnovo di concessioni, sia attraverso l’acquisizione di nuovi contratti. In particolare, attraverso la propria controllata HMSHost, divisione che opera negli States, il Gruppo Autogrill ha acquisto due nuovi contratti presso gli aeroporti di Sacramento e di San Francisco, mentre nel Canada sono state rinnovate le concessioni possedute presso lo scalo di Toronto. Nel dettaglio, presso il San Francisco International Airport della California HMSHost ha stipulato un contratto della durata pari a dieci anni, fino al 2021, per la gestione aeroportuale dei servizi retail e di ristorazione a fronte di una generazione di ricavi che nel periodo viene stimata per oltre 80 milioni di dollari americani.
Datalogic: ricavi in forte crescita nei primi nove mesi
Crescita dei ricavi del 29% nei primi nove mesi del 2010, e +32% di incremento di fatturato nel terzo trimestre di quest’anno. E’ questo il tasso di crescita del volume d’affari registrato da Datalogic in accordo con i dati preliminari comunicati dalla società da cui è emersa, inoltre, un’espansione di fatturato che ha interessato tutte le divisioni dell’azienda. Datalogic, lo ricordiamo, è un’azienda italiana quotata in Borsa a Piazza Affari, sul segmento Star del Mercato Telematico Azionario (MTA) gestito da Borsa Italiana S.p.A., e leader nel mercato dei lettori di codici a barre, dei sistemi a tecnologia RFID e visione, e del mobile computer per la raccolta dei dati. Nel dettaglio, il fatturato del terzo trimestre si è attestato a 100 milioni di euro con gli incrementi sopra citati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il giro d’affari dei primi nove mesi del 2009 si è attestato a 291 milioni di euro.
Datalogic: CdA approva il Piano Industriale
Un fatturato compreso tra i 420 ed i 430 milioni di euro a fronte di un ebitda tra i 60 ed i 65 milioni di euro. Sono questi i target 2010 di Datalogic, società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari e leader nel mercato dei lettori di codici a barre. Il Consiglio di Amministrazione della società, riunitosi in data odierna, ha infatti approvato il Piano Industriale 2010-2012 caratterizzato, inoltre, da un forte miglioramento al 2012 della posizione finanziaria netta, attesa tra i -25 ed i -35 milioni di euro a fronte di un ebitda margin tra il 14% ed il 15%, ed un Roe che è stimato, sempre al 2012, all’interno dell’intervallo del 18-20%. In accordo con quanto recita una nota ufficiale emessa da Datalogic, la società punta a conseguire i risultati sopra citati a fine Piano Industriale grazie ad una crescita nei mercati emergenti, un consolidamento in quelli maturi, ed una costante innovazione di prodotto attraverso dei programmi di investimento dell’ordine del 7-8% annuo rispetto al volume di fatturato.
Datalogic: ricavi secondo trimestre in forte crescita
Nel secondo trimestre del 2010 Datalogic, società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader nel settore dei lettori di codici a barre, ha riportato un aumento dei ricavi di vendita pari al 33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre l’incremento del fatturato nei primi sei mesi del 2010 segna un robusto +28% rispetto allo stesso periodo del 2009. A darne notizia è la società che nella giornata di ieri, giovedì 15 luglio 2010, ha comunicato al mercato i dati trimestrali preliminari che, in accordo con quanto dichiarato da Mauro Sacchetto, Amministratore Delegato di Datalogic, confermano come la società, in un contesto caratterizzato da una moderata ripresa, sia riuscita a mettere a punto con efficacia e rapidità delle scelte che le hanno permesso di cogliere tutte le opportunità di crescita offerte dal mercato. Al riguardo l’Ad di Datalogic Mauro Sacchetto ha sottolineato come anche la recente acquisizione della società statunitense Evolution Robotics Retail sia in linea con gli obiettivi aziendali di rafforzare la propria leadership tecnologica e la propria capacità di innovazione.
Etf: Blackrock prevede una crescita sostenuta del 30%
Se qualcuno ci chiedesse qual è il prodotto finanziario che punta con decisione alla leadership degli investimenti, la risposta non sarebbe certo difficile: si tratta degli Exchange Traded Fund, la scelta privilegiata di gran parte degli investitori istituzionali, i quali, tra l’altro, hanno seriamente intenzione di incrementare la loro esposizione in portafoglio, almeno fino al 2013. Una prospettiva davvero interessante per gli Etf, i cui assets potrebbero crescere nell’ordine di 20-30 punti percentuali, secondo le ultime previsioni pubblicate da Blackrock, la società statunitense di risparmio gestito, che ha provveduto a stilare un report per il mercato interno. I dati impressionano non poco, considerando soprattutto il fatto che in territorio americano l’investimento in Etf viene considerato alla stregua di un acquisto di uno strumento retail, anche se ci si sta sempre più accorgendo che essi sono utili ai fini del bilanciamento del portafoglio.
Datalogic compra Evolution Robotics Retail
Datalogic, società italiana quotata in Borsa, ed attiva, tra l’altro, nel mercato dei lettori di codici a barre, ha annunciato un’importante operazione di acquisizione che permette alla società di entrare nel business delle tecnologie di visione. Datalogic ha infatti acquisito la società californiana Evolution Robotics Retail Inc. specializzata nell’ambito della “visual pattern recognition technology”. L’accordo, nello specifico, è stato siglato giovedì scorso, 1 luglio 2010, con le società Idealab e Future Vision Holdings Inc., a loro volta controllanti di Evolution Robotics Retail Inc.. La società californiana, che è priva di debiti, in accordo con quanto reso noto con un comunicato ufficiale da Datalogic, è stata acquisita per un corrispettivo pari a $ 25,5 milioni utilizzando risorse proprie. Evolution Robotics Retail manterrà sia il proprio team tecnico, sia l’attuale management, con la conseguenza che potranno essere implementate nuove soluzioni innovative, mentre Datalogic avrà la possibilità di promuovere la tecnologia di “visual pattern recognition” per ulteriori scenari industriali e commerciali sviluppando forti sinergie, acquisire competenze, quote di mercato e brevetti.
Russell Investments punta con decisione sul mercato Usa
Russell Investments, leader internazionale per quel che riguarda le soluzioni di investimento multi-manager (vale a dire quelle sui fondi specializzati multipli), ha individuato nel mercato statunitense la piazza privilegiata per la sua ultima offerta: i tre nuovi fondi proposti dalla compagnia americana sono stati collocati nel nostro paese e ci riguardano dunque da vicino. Russell Investments gode di una certa fiducia a livello globale, grazie soprattutto all’ingente patrimonio che attualmente riesce a gestire, vale a dire ben 180 miliardi di dollari; i fondi multi-manager presenti in Italia sono, nello specifico, RIC US Small Cap Equity Fund, il quale fa parte della tipologia azionaria “small cap”, RIC US Equity Fund (in questo caso, si tratta della tipologia “large cap”) e RIC US Bond Fund, che, come suggerisce anche il nome, è un fondo di tipo obbligazionario.