Mentre l’oro ha iniziato il nuovo anno all’insegna dell’incertezza, il platino continua a correre senza freni e riduce sempre più la distanza tra il proprio valore e quello del metallo giallo. A spingere le quotazioni del platino sono le preoccupazioni legate all’offerta. Anglo Platinum (Amplats), maggior produttore mondiale di platino, ha annunciato che chiuderà il 2012 in perdita a causa della forte riduzione della produzione in Sudafrica di ben 306mila once (13% circa) dovuta agli scioperi degli operai. Inoltre, la capogruppo Anglo American potrebbe chiudere alcune sue operazioni più redditizie.
oro
Commodity migliori e peggiori del 2012
Nel 2012 le principali commodity hanno evidenziato rialzi modesti. Tuttavia, se si osserva l’andamento della media annuale della principale materia prima energetica mondiale e delle più importanti materie prime agricole ci troviamo dinanzi a rincari record. Il petrolio Brent ha chiuso il 2012 con un rialzo molto contenuto del 2,8%. Tuttavia, la quotazione del greggio del Mar del Nord ha mostrato una chiusura d’anno sopra 111 dollari al barile, ovvero la media annuale più alta di tutti i tempi. Inoltre, per il greggio europeo si tratta del quarto anno consecutivo di rincari.
Come investire in commodity nel 2013
Quest’anno le commodity hanno sperimentato diverse velocità. La migliore materia prima è stata il granoturco, che ha sfiorato un rialzo del 30%, mentre il petrolio ha fatto decisamente peggio con un ribasso intorno al 13%. L’oro dovrebbe chiudere il 2012 con un rialzo minimo, anche se ancora in territorio positivo per il dodicesimo anno consecutivo. Per il 2013 c’è grande cautela tra gli addetti ai lavori. Secondo molti analisti tutto ruota intorno all’andamento dell’economia cinese, che per molti è in netta ripresa ma per altri ancora a rischio hard landing.
Dove investire nel 2013 secondo Credit Suisse
A poco più di una settimana dall’inizio del 2013 iniziano le grandi manovre nei portafogli dei gestori internazionali. Il 2012 è stato tutto sommato un anno positivo per le borse e per i bond, nonostante la grave crisi finanziaria nella zona euro nella prima parte dell’anno e le incognite legate al fiscal cliff negli Stati Uniti. Secondo Stefan Keitel, responsabile mondiale degli investimenti di Credit Suisse, intervistato da Plus24 Il Sole-24 Ore, si aspetta ancora buone performance dei principali asset finanziari e una maggiore crescita dell’economia americana.
Investire in oro con gli Etf
Gli Etf in oro sono strumenti finanziari ibridi emessi da società create allo scopo di raccogliere capitali e investirli nel metallo prezioso, sia “fisico” che “sintetico” (futures oppure opzioni). Gli Etf che investono sulle materie prime si chiamano Etc, acronimo di Exchange traded commodity. L’obiettivo degli Etc sull’oro è quello di replicare il più fedelmente possibile l’andamento del prezzo dell’oro spot o del future sull’oro. Si tratta di fondi di investimento a gestione passiva, che si differenziano anche dagli altri fondi auriferi per le basse commissioni di gestione.
Previsioni prezzo oro 2013-2014 secondo Bnp Paribas
La banca francese Bnp Paribas resta ancora ottimista su possibili forti rialzi delle quotazioni dell’oro nei prossimi dodici mesi, ma a partire dal 2014 si aspetta un’inversione della tendenza. Gli specialista della banca transalpina sono convinti “il sentiment del mercato nei confronti dell’oro nel 2012 è stato particolarmente incerto”. Due giorni fa la quotazione dei futures sull’oro sul mercato Comex è scesa sotto 1.685 dollari l’oncia, sui livelli più bassi da quasi un mese. Lo scorso 28 novembre, invece, l’oro è stato interessato da un clamoroso sell-off.
Dove investire nel 2013 secondo Union Bancaire Privée
Il team degli specialisti di Union Bancaire Privée è convinto che il 2013 sarà un anno di ripresa dell’economia mondiale, sebbene non ci saranno identiche velocità. Stati Uniti e Cina vengono visti come i due player economici in grado di trainare l’economia mondiale nei prossimi anni. Dopo aver stimato una crescita del pil mondiale al 2,2% nel 2012, UBP si aspetta un miglioramento nei prossimi dodici mesi. Infatti, gli esperti della banca svizzzera stimano una crescita del pil mondiale del 2,4% nel 2013.
Rialzo deciso per i futures sull’oro
Poco prima che iniziasse l’ultima settimana di ottobre, oro e argento erano ai minimi da inizio settembre 2012: la situazione da allora è profondamente mutata, tanto è vero che proprio nel corso della giornata odierna i contratti futures legati al “biondo metallo” hanno fatto registrare un aumento importante. Si è trattato, infatti, del maggior rialzo settimanale da dieci mesi a questa parte, visto che è forte la convinzione che il secondo mandato di Barack Obama come presidente americano favorirà gli stimoli monetari e, di conseguenza, la domanda della preziosa commodity. Neanche le previsioni settimanali per i futures aurei relative agli ultimi giorni dello scorso mese erano state ugualmente incoraggianti.
Un maggio da incubo per gli Etf sull’oro
Gli Exchange Traded Fund collegati all’oro sono riusciti a far registrare una perdita piuttosto pesante nel corso del mese di maggio: si tratta di ben sei punti percentuali, a causa soprattutto del fatto che i metalli preziosi e i titoli azionari sono stati messi a dura prova dal risorgere del dollaro americano. Per il biondo metallo si tratta della frenata più brusca dal 2000, un dato eloquente per tutti gli investitori finanziari. Come hanno spiegato analisti e strateghi, si sta assistendo al tipico comportamento di una commodity che è in fase declino come il resto del settore, quindi non bisognerebbe stupirsi più di tanto.
Investire in Commodities maggio 2012
Il mercato delle materie prime si conferma come un difensivo, anche se in questa fase dell’azionario vi sono contrasti di cui bisogna necessariamente tenere conto. Mentre in USA il Dow Jones dimostra tutto il potenziale rialzista dopo il recupero dalla crisi dei sub-prime, in Eurozona i problemi strutturali della moneta Unica si ripercuotono su tutti gli Stati Membri. Se a questo si aggiunge il caos dovuto alla politica in Grecia con nuove voci sull’uscita dall’Euro, il quadro generale diventa ancora più complesso ed i contrasti sul mercato azionario si ripercuotono anche sul Forex e sul mercato delle commodities.
Proprio quest’ultimo subisce di più la situazione contrastante; la frenata dell’Oro non è ancora giunta ad una conclusione ed il restringimento del range di azione (ora compreso tra 1.673 e 1.623 da un paio di mesi) tiene lontani gli investitori, che rimandano a Giugno prossimo le decisioni operative.
Oro, contratti futures ancora in rialzo
L’oro è stato capace di avanzare per la terza volta nelle ultime quattro sessioni, grazie a un dollaro più debole e a un accresciuto appeal nei confronti del prezioso metallo come investimento finanziario alternativo: entrando maggiormente nel dettaglio, la moneta verde ha perso oltre 0,4 punti percentuali nel confronto con un paniere composto da altre divise. Su questa performance hanno inciso profondamente i rendimenti in calo dei titoli obbligazionari spagnoli e italiani, segno che la crisi del debito dell’eurozona si sta inasprendo. Allo stesso tempo, la sterlina inglese ha raggiunto il suo livello più alto da quasi sei mesi nei confronti del dollaro.
Oro e palladio, i futures in deciso calo
I contratti futures legati all’andamento dell’oro sono calati al loro livello più basso dallo scorso mese di gennaio: si tratta di un segnale evidente del recente rallentamento della crescita che è stato registrato sia dalla Germania che dalla Cina, a causa del dollaro sempre più forte, il quale ha frenato la domanda per il metallo prezioso in questione. Allo stesso tempo, il palladio è crollato come non era mai successo nel corso di quest’anno. Una indicazione molto utile è giunta dall’indice Standard & Poor’s Gsci, il quale ricomprende ben ventiquattro materie prime. In effetti, questo stesso indice ha perso 1,6 punti percentuali dopo che le manifatture e i servizi industriali tedeschi si sono indeboliti a gran sorpresa in quest’ultima settimana. Lo stesso discorso vale anche per l’ex Impero Celeste, la cui produzione è destinata a scendere per il quinto mese consecutivo a marzo.
Previsioni Corn Aprile 2012
Il mercato delle commodities stà rallentando la corsa, ma questo non vuol dire che l’interesse sia sceso. Anche se i volumi su certi book sono in leggera contrazione, il motivo non è una rotazione di liquidità verso l’azionario od altro ma semplicemente l’attesa per il momento giusto. Dopo il grande movimento direzionale del Corn iniziato in Luglio 2010 e culminato con il top prossimo a 850 in Giugno 2011, il grafico ha rallentato la corsa fino a scendere oltre 600 ed ora oscilla intorno a 650 in una fase laterale pericolosa.
Prezzo Oro scende a 1700
Duro colpo per il future sull’Oro; durante la giornata del 29 Febbraio il prezzo dell’oro ha visto un calo netto del 5.12% con il passaggio da quota 1780 a quota 1696 in poche ore. L’evento cambia le previsioni di medio periodo e costringe a rivedere anche il quadro generale di lungo periodo, visto che il top a quota 1800 doveva essere già raggiunto e superato per il mantenimento dell’up-trend. Il top assoluto del future sull’oro dello scorso 6 Settembre oltre quota 1920 punti rappresenta il target di lungo periodo, o forse bisogna dire rappresentava; la revisione del movimento infatti elimina questo punto dai grafici per inserire un più modesto 1850 da raggiungere entro la fine di Aprile per evitare di assistere al più grande crollo nel prezzo del metallo prezioso che la storia ricordi.