Nel primo trimestre del 2011, un periodo segnato dagli eventi in Libia, il colosso del cane a sei zampe ENI ha riportato comunque degli ottimi risultati con una crescita a due cifre dei principali indicatori economici. Non a caso l’Amministratore Delegato di ENI, Paolo Scaroni, ha dichiarato come i risultati Q1 2011 siano stati sostenuti dallo scenario petrolifero nonostante le incertezze legate alla ripresa delle attività in Libia. Di riflesso, ha aggiunto l’Ad della società, le prospettive di crescita e di redditività di ENI rimangono positive in virtù dei propri progetti di sviluppo presenti e futuri, della qualità del proprio portafoglio di asset, e della confermata solidità a livello patrimoniale. Nel dettaglio, l’utile Q1 2011 operativo adjusted è balzato del 18,4% a 5,13 miliardi di euro rispetto al periodo gennaio-marzo 2010; ottima progressione, con un +21,6%, anche per l’utile netto adjusted, che si è attestato a 2,22 miliardi di euro.
petrolio
Erg: dividendo 2010, Assemblea approva
Si è riunita in data odierna, giovedì 14 aprile 2011, l’Assemblea degli Azionisti del Gruppo energetico Erg che, tra l’altro, ha approvato sia il Bilancio di Esercizio alla data del 31 dicembre 2010, sia il pagamento agli azionisti della cedola a valere proprio sull’esercizio 2010. L’anno è stato chiuso, in accordo con il progetto di Bilancio approvato dal Consiglio di Amministrazione del Gruppo Erg, con un utile pari a 398 milioni di euro, considerando il Bilancio dell’esercizio 2010, mentre a livello di Bilancio Consolidato di Gruppo l’anno 2010 è stato chiuso, a valori correnti, con un risultato netto negativo per 20 milioni di euro. La cedola, pari a 0,40 euro per azione, è in linea con i dividendi ricorrenti che il Gruppo Erg ha distribuito negli ultimi cinque esercizi annuali di Bilancio; il pagamento è previsto per la data del 26 maggio previo stacco della cedola fissato per il 23 maggio del 2011.
Come investire sul petrolio e gas
Quello energetico, a partire dal petrolio e passando per il gas, per chi investe sui mercati, rappresenta uno dei comparti più interessanti per redditività nel lungo termine a fronte, chiaramente, dell’assunzione di un rischio/medio alto. Ci sono tra l’altro parecchie strade per investire sul petrolio e sul gas, partendo in particolare dalla sottoscrizione di quote di Fondi Comuni d’investimento settoriali. Ma si può anche puntare sulle azioni di un colosso energetico, magari italiano come Eni, per esempio, o altri player internazionali. Se invece l’investitore vuole mediare il rischio, e quindi puntare sull’andamento business legato alla materia prima energetica, piuttosto che su di una singola azione, allora sono da valutare strumenti finanziari come Etf che sono negoziabili in tutti i giorni di Borsa aperta, che hanno un basso costo di gestione annuo e che, inoltre, non prevedono commissioni di ingresso, di uscita, di sottoscrizione ed anche performance come invece di norma possono esserci per i fondi comuni d’investimento settoriali.
Eni presenta il Piano Strategico 2011-2014
Dopo che il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato il Bilancio 2010, la società del cane a sei zampe, in linea con quanto già reso noto nelle scorse settimane alla comunità finanziaria, ha alzato il velo sul Piano Strategico 2011-2014 che, innanzitutto, è caratterizzato dalla solidità finanziaria e dalla sostenibilità del dividendo, dal rilancio del programma di efficienza nel Refining & Marketing, e dalla crescita sia della produzione di idrocarburi, sia della vendita di gas. Nel dettaglio, Eni stima una crescita della produzione di idrocarburi del 3% medio annuo fino al 2014, mentre per le vendite di gas la crescita media prevista è del 5% in Italia e nei mercati target del Vecchio Continente dove Eni opera.
ERG: risultato netto 2010 negativo ma in miglioramento
Si è chiuso con un risultato netto di Gruppo, a valori correnti, negativo per 20 milioni di euro il 2010 di Erg. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari in concomitanza con l’esame e l’approvazione del progetto di bilancio e del bilancio consolidato 2010 da parte del Consiglio di Amministrazione; dai dati è emerso un margine operativo lordo consolidato pari, a valori correnti adjusted, a 305 milioni di euro rispetto ai 92 milioni di euro dell’esercizio 2009. Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di ERG, Alessandro Garrone, i dati 2010, per quel che riguarda la divisione Refining & Marketing, si sono attestati in miglioramento rispetto all’esercizio 2009 ma hanno comunque risentito della debolezza degli scenari di raffinazione per effetto della crisi economica mondiale. Di contro, anche grazie al contributo degli asset che ERG ha acquisito nello scorso mese di luglio, il settore di ERG legato alle fonti rinnovabili ha fatto registrare un incremento molto importante della produzione di energia, in particolar modo dal settore eolico.
D’Amico: outlook prudente per il primo semestre 2011
E’ migliorato nel 2010 il quadro operativo di d’Amico International Shipping S.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel comparto del trasporto marittimo; questo miglioramento, pur tuttavia, non è stato sufficiente a conseguire utili in quanto i dodici mesi sono stati archiviati con una perdita netta pari a 20,5 milioni di dollari americani. Questo è quanto, tra l’altro, è emerso dal progetto di bilancio al 31 dicembre 2010 che è stato esaminato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della società; l’anno si chiude con ricavi pari a 199,3 milioni di dollari a fronte comunque di performance che, in accordo con quanto mette in evidenza la società con un comunicato ufficiale, sono state superiori alle media del mercato di riferimento in cui opera. Il 2010 per D’Amico si chiude con un Ebitda pari a 30,4 milioni di dollari a fronte di un indebitamento netto di $ 231 milioni.
Eni: CdA propone dividendo esercizio 2010
Un euro per azione a valere sull’esercizio 2010. E’ questo il dividendo 2011 proposto dal Consiglio di Amministrazione del colosso energetico Eni che ha approvato i dati del quarto trimestre 2010, ed ha esaminato quelli di preconsuntivo dell’intero anno; tendendo conto che Eni ha già distribuito, a titolo di acconto, un dividendo pari a 0,50 euro per azione, restano da distribuire a saldo agli azionisti altri 0,50 euro per azione. L’ultimo trimestre fiscale 2010 ha visto Eni conseguire un utile netto cresciuto del 40,2% a 0,55 miliardi euro, mentre per l’intero 2010 i profitti della società del cane a sei zampe si sono attestati a ben 6,32 miliardi di euro con un balzo del 44,7%. Nell’ultimo quarto, inoltre, Eni ha chiuso il periodo con un aumento del 2% della produzione di barili/giorno, attestatasi in particolare a quota 1,954 milioni. Positive, nel trimestre, anche le vendite di gas, a 28,76 miliardi di metri cubi, con un incremento dell’1,3%, mentre il risultato anno su anno segna per il 2010 una contrazione del 6,4%.
Saipem: nuovi contratti per $ 1,2 miliardi
Ammontano a ben 1,2 miliardi di dollari americani i nuovi contratti onshore che si è aggiudicata la Saipem. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio la società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare come i contratti riguardino il Kuwait e la Siria. Nel dettaglio, nel nord del Kuwait, Saipem ha acquisito da Kharafi National una commessa nell’ambito di “Early Production Facility“, un progetto finalizzato allo sfruttamento del giacimento Jurassic che si trova a cinquanta chilometri circa di Kuwait City. In particolare, la commessa prevede che i lavori vengano completati entro il secondo trimestre dell’anno 2013 a fronte, da parte di Saipem, di servizi e lavori di ingegneria, di approvvigionamento, costruzione e messa in esercizio delle strutture per il trattamento di olio e gas.
Eni continua ad investire per la crescita
Il colosso energetico Eni continuerà ad investire per la crescita con particolare attenzione per il settore E&P; inoltre, per l’intero 2010 la società del cane a sei zampe stima di riportare un miglioramento significato degli utili. Questo è quanto, tra l’altro, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Eni, Paolo Scaroni, in concomitanza con il rilascio dei dati di bilancio del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2010 che sono stati esaminati ed approvati da parte del Consiglio di Amministrazione della società. In particolare l’utile operativo adjusted nel trimestre è balzato del 31,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre nei primi nove mesi del corrente anno lo stesso indicatore è cresciuto del 33,4% a 12,57 miliardi di euro rispetto al periodo gennaio – settembre 2009. Luce verde anche per l’utile netto adjusted, schizzato del 47,5% a 1,70 miliardi di euro nel terzo trimestre 2010, e del 35% nei primi nove mesi del corrente anno a 5,15 miliardi di euro.
Eni sigla in Regno Unito accordo per giacimento Deborah
Nell’Europa nord occidentale in futuro sia la flessibilità del mercato del gas, sia la sicurezza degli approvvigionamenti, potranno aumentare grazie ad un accordo che il colosso energetico italiano Eni ha siglato ed ha annunciato nei giorni scorsi con l’ente demaniale britannico, il Crown Estate. L’accordo, nello specifico, consiste nell’uso, quale sito di stoccaggio, del cosiddetto giacimento Deborah per quello che, in accordo con quanto sottolineato venerdì scorso proprio dalla società del cane a sei zampe con una nota, rappresenta in oltre 25 anni il primo accordo concluso nel Regno unito con l’ente demaniale britannico per i giacimenti esausti offshore su vasta scala.
Gas Plus perfeziona acquisto Padana Energia
A fronte di un prezzo a fermo pari a 179,1 milioni di euro, l’operatore Gas Plus, quarto produttore di gas naturale nel nostro Paese, ha perfezionato nella giornata di ieri un’operazione annunciata nelle scorse settimane. Trattasi, nello specifico, dell’acquisto da Eni del 100% delle quote di Padana Energia SpA, interamente posseduta dalla società del cane a sei zampe, facendo seguito ad un accordo che era stato stipulato nell’agosto scorso. Il prezzo a fermo concordato comprende gli aggiustamenti relativi sia alle poste del circolante, sia a quelle per interessi, con i flussi di cassa relativi all’anno 2010 che spetteranno al soggetto acquirente. A fronte del prezzo a fermo, in funzione delle produzioni dei prossimi cinque anni, c’è anche un prezzo integrativo fino ad un massimo di 25 milioni di euro cui eventualmente andrà ad aggiungersi un’integrazione di prezzo legata a ritrovamenti collegati al potenziale esplorativo che è già stato studiato.
Saipem: nuovi contratti in Algeria e Nigeria
Nell’ambito del programma LPG-LDHP, Sonatrach, compagnia petrolifera algerina, ha assegnato nel Paese a Saipem il contratto EPC per il progetto LDHP. A darne notizia in data odierna, lunedì 20 settembre 2010, è stata la stessa Saipem che in merito ha fatto presente come i nuovi contratti Onshore stipulati abbiano un valore complessivo pari all’incirca a 500 milioni di dollari. Il contratto EPC per il progetto LDHP è all’incirca a 900 km a sud est di Algeri, nella parte centrale del Paese, e per la precisione presso il complesso petrolifero di Hassi Messaoud. Grazie ai lavori che realizzerà Saipem il cliente potrà andare a completare il programma LPG-LDHP che, tra l’altro, è composto da un impianto di trattamento del Gas di Petrolio Liquefatti (GPL) che la stessa società italiana sta in questo momento realizzando ad Hassi Messaoud. In accordo con quanto si legge in una nota emessa da Saipem, il progetto denominato LDHP prevede opere di ingegneria e di approvvigionamento di un impianto per la separazione di olio-gas naturale, e per un sistema di raccolta che, con una lunghezza complessiva pari all’incirca a ben 140 chilometri, è composto da collettori e da condotte.
Eni rafforza presenza nell’Africa subsahariana
Il colosso petrolifero ed energetico italiano Eni ha reso noto nella giornata di ieri, lunedì 16 agosto 2010, d’aver effettuato il proprio ingresso nella Repubblica Democratica del Congo attraverso l’acquisizione del blocco esplorativo che si chiama Ndunda per una quota pari al 55%. L’accordo, che rafforza la presenza della società del cane a sei zampe nell’area dell’Africa subsahariana, è stato in particolare siglato con Surestream Petroleum, azienda petrolifera britannica. Trattasi di un blocco per il quale sono state già ottenute le necessarie autorizzazioni, e per il quale Eni potrà fin da subito condurre tutti gli studi finalizzati alla completa valorizzazione dell’area. L’intesa raggiunta con Surestream Petroleum, in accordo con quanto fa presente Eni con una nota, è susseguente all’accordo strategico che nell’agosto dello scorso anno è stato siglato con la Repubblica Democratica del Congo nell’ambito della cooperazione e della valorizzazione delle risorse petrolifere nel Paese.
Saras: segnali di miglioramento dal comparto raffinazione
“Il comparto della raffinazione rimane in difficoltà, anche se vi sono incoraggianti segnali di miglioramento“. Questo è quanto ha tra l’altro dichiarato il Presidente del Gruppo Saras, GianMarco Moratti, in concomitanza con il rilascio dei dati semestrali della società, caratterizzati in particolare da un risultato netto adjusted di Gruppo negativo per 27,4 milioni di euro rispetto ad un risultato netto adjusted di Gruppo positivo per 7,1 milioni di euro riportato nei primi sei mesi del 2009. Pur tuttavia, focalizzando l’attenzione sul secondo trimestre di quest’anno, c’è da mettere in evidenza che il Gruppo Saras ha chiuso il periodo con un risultato netto adjusted di Gruppo positivo per 2,4 milioni di euro rispetto ai -18,3 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Questa inversione, in accordo con le dichiarazioni rilasciate dal Presidente GianMarco Moratti, si spiega con il buon andamento dei segmenti di business societari legati sia alla generazione di energia elettrica, sia al marketing.