Korea Exchange Bank emette un nuovo bond a cinque anni

Korea Exchange Bank ha deciso di emettere settecento milioni di dollari in titoli obbligazionari: si tratta, nello specifico, di bond che giungeranno a maturazione tra cinque anni e che prevedono un rendimento iniziale superiore ai 3,2 punti percentuali. Quali sono le altre caratteristiche più interessanti di tali strumenti? Anzitutto, l’offerta in questione sta beneficiando di uno spread pari a 255 punti base al di sopra dei titoli del Tesoro che possono essere confrontati in base alla scadenza. In aggiunta, non bisogna nemmeno dimenticare che la cedola di queste obbligazioni è pari a 3,125 punti percentuali.

Il Qatar torna ai sukuk sovrani dopo quasi dieci anni

Il Qatar ha dato espresso mandato a cinque istituti di credito presenti nel paese di gestire in ogni dettaglio l’emissione di un nuovo sukuk sovrano: in pratica, le discussioni e le trattative sono appena cominciate, come è trapelato dalle indiscrezioni più accreditate, inoltre si sta parlando del primo bond islamico messo a disposizione dalla nazione del Golfo in quasi dieci anni, un’attesa che molti investitori finanziari sperano sia stata ben spesa. Lo stato asiatico, maggior esportatore a livello internazionale di gas naturale liquefatto, si è rivolta a tre nomi piuttosto importanti del credito europeo, vale a dire Standard Chartered, Hong Kong and Shanghai Banking Corporation (Hsbc) e Deutsche Bank, completando il novero con Barwa Bank e QInvest.

Il nuovo bond a cinque anni di Axis Bank

L’istituto di credito indiano Axis Bank Limited ha completato in maniera definitiva la vendita di una tranche da cinquecento milioni di dollari per quel che concerne dei titoli obbligazionari a cinque anni: in aggiunta, questa emissione beneficerà della denominazione in dollari americani, con uno spread di 4,4 punti percentuali al di sopra dei medesimi strumenti messi a disposizione dal Tesoro, secondo quanto rilevato da una fonte interna alle trattative a cui si sta facendo riferimento. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da precisare che i bond in questione garantiranno un ritorno economico pari a 5,125 punti percentuali, una cedola senza dubbio interessante, con la data di maturazione precisa che è stata fissata al 5 settembre del 2017.

Walt Disney Company emette bond a cinque e dieci anni

La Walt Disney Company ha emesso due tranche di titoli obbligazionari per un importo complessivo di 1,4 miliardi di dollari: entrando maggiormente nel dettaglio, si tratta di un miliardo di dollari per quel che concerne la porzione di bond in scadenza tra cinque anni, con tanto di ritorno economico che sarà superiore di quarantasette punti base rispetto ai medesimi titoli messi a disposizione dal Tesoro americano, mentre i restanti quattrocento milioni sono stati destinati a una scadenza superiore, vale a dire dieci anni. Tra l’altro, bisogna anche aggiungere che la quotazione a cui si sta facendo riferimento è stata sensibilmente migliorata da una guida preventiva.

Lloyds emette un bond quinquennale di tipo unsecured

Lloyds Banking Group, istituto di credito che è detenuto per il 41% dai contribuenti britannici e che sta provvedendo attualmente a tagliare ben quindicimila posti di lavoro, ha venduto dei bond allo scoperto nel mercato di riferimento: si tratta di un segmento che era rimasto chiuso a tutti i prestatori dallo scorso mese di luglio, dunque si può parlare a ragione di una emissione importante. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che questa cessione è stata caratterizzata da 1,5 miliardi di euro per quel che concerne l’importo complessivo, mentre la scadenza è stata fissata in cinque anni. Lo stesso gruppo inglese non si avventurava in ambito obbligazionario da quasi un anno, visto che l’ultima vendita risaliva al mese di marzo del 2011.

China Development Bank amplia la scadenza dei Dim Sum Bond

China Development Bank Corporation, uno dei più importanti istituti di credito dell’ex Impero Celeste, oltre che prestatore di riferimento per quel che concerne il governo locale, ha scelto di emettere titoli obbligazionari denominati in yuan ad Hong Kong (i cosiddetti Dim Sum Bond): non si tratta di una emissione qualsiasi, però, visto che la scadenza che è stata fissata in questo caso è una delle più lunghe in assoluto per quel che concerne tali strumenti finanziari. Nel dettaglio, la banca cinese ha messo a disposizione una offerta da 1,5 miliardi di yuan che andranno a maturare esattamente tra quindici anni, con un rendimento iniziale pari a 4,2 punti percentuali.

Emirates NDB emette i primi sukuk del 2012

La Emirates NBD, uno dei maggiori prestatori degli Emirati Arabi Uniti (la sua sede è a Dubai), sta analizzando nel dettaglio la propria emissione obbligazionaria: nello specifico, il compito del lancio finanziario in questione spetterà all’unità islamica, la Emirates Islamic Bank, la quale ha selezionato il prezzo iniziale del sukuk a cinque anni che dovrà essere immesso a breve nel mercato di riferimento, con l’area più probabile circoscritta ai 350 punti base. Ovviamente, vi sarà anche un benchmark di tutto rispetto. Gli scambi possono quindi essere aperti e avviati, con la quotazione vera e propria che è prevista proprio nel corso di questa settimana.

Quarta tranche miliardiaria per i bond di Ecolab

Ecolab Incorporated, società americana attiva nel campo della sostenibilità ambientale e nella pulizia delle acque, ha completato la quarta parte della propria emissione obbligazionaria, immettendo nel mercato americano dei bond una tranche da ben 3,75 miliardi di dollari: si tratta delle prime indiscrezioni che sono giunte in tal senso, ma che dovrebbero comunque essere confermate a breve. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che la compagnia a stelle strisce ha puntato su bond senior, con l’importo complessivo che è stato suddiviso a seconda delle varie scadenze e date di maturazione.

Repsol si affida a una emissione obbligazionaria a quattro anni

Repsol Ypf, celebre colosso spagnolo attivo nel settore petrolifero e in quello del gas naturale, ha deciso di trarre il massimo vantaggio dalle condizioni di finanziamento del proprio debito: in effetti, la compagnia iberica ha emesso ben 850 milioni di euro in titoli obbligazionari a quattro anni, con la scadenza effettiva che è stata fissata a febbraio del 2016. Questo prezzo finale, inoltre, equivale a circa 250 punti base oltre i midswap con la medesima maturazione. La negoziazione è stata curata nel minimo dettaglio da un pool di banche ben affermato e composto da JPMorgan, Deutsche Bank, Citigroup, Bbva, Caixabank e Bnp Paribas, così da ottenere la miglior struttura possibile dal punto di vista finanziario.

Bahrain, un road-show per far conoscere il nuovo sukuk

Il Bahrain è fortemente intenzionare a venire incontro alle esigenze principali degli investitori stranieri: si tratta della prima volta che il regno asiatico si cimenta con una operazione finanziaria di questo tipo dopo le difficoltà socio-politiche degli ultimi tempi, con il 2011 che è stato macchiato dalle rivolte di piazza contro la gestione del paese. Volendo essere ancora più precisi, bisogna precisare che l’annuncio ha riguardato un vero e proprio road-show che andrà a coinvolgere dei titoli obbligazionari islamici denominati in dollari statunitensi e che saranno emessi entro e non oltre questo mese di novembre. La banca centrale dell’arcipelago arabo ha già provveduto a pianificare nel dettaglio la quotazione di questi specifici sukuk.

British American Tobacco: nuovo bond dopo quasi un anno e mezzo

La British American Tobacco è tornata ad emettere un titolo obbligazionario dopo ben sedici mesi di tempo: la compagnia londinese, terza azienda mondiale e leader europeo per quel che concerne la produzione e commercializzazione di sigarette, ha infatti optato per un importo complessivo di seicento milioni di euro, con una scadenza fissata tra dieci anni. Questi bond, inoltre, sono stati prezzati con un rendimento che superiore di 123 punti base rispetto all’indice sottostante; il dato non deve essere trascurato, visto che l’ultima emissione di questo tipo, l’obbligazione decennale con un ritorno economico del 4% (la data del lancio risale al mese di giugno del 2010), fu caratterizzata da uno spread inferiore, vale a dire 105 punti base.

Carrefour, prima emissione di bond del 2011

Carrefour Sa, uno dei principali rivenditori al dettaglio a livello internazionale, sta per vendere il suo primo titolo obbligazionario di quest’anno: un’attesa molto lunga da questo punto di vista, ma giustificata dal fatto che bisognava attendere un maggiore ottimismo da parte dei policy makers. Il bond in questione prevede un arco temporale di sette anni (la scadenza è stata fissata nel 2018), con una quotazione che sarà 250 punti base al di sopra del tasso swap, almeno secondo quanto rivelato da uno dei soggetti incaricati della emissione. L’ultima cessione di obbligazioni simili risaliva addirittura al mese di luglio del 2010, quando si puntò su un orizzonte più lungo, vale a dire dieci anni, e su un importo complessivo di un milione di euro.

Mercato obbligazionario, primi giorni di scuola per Luxottica

L’alunno è un po’ attempato per la “scuola”, ha trentanove anni e viene da Agordo, ma per il mercato obbligazionario non è mai tardi per cominciare: Luxottica, il noto gruppo bellunese attivo nella produzione e commercializzazione di occhiali, ha fatto il suo esordio sul segmento dei bond da poco più di una settimana, ma gli obiettivi sono già ambiziosi, si punta, in particolare, a una raccolta pari a 500 milioni di euro. Si tratta, comunque, di una scelta strategica, visto che il debito in scadenza deve essere rifinanziato in maniera urgente e per ottemperare a questo obbligo i titoli obbligazionari rappresentano una delle soluzioni più gettonate. Inoltre, i tassi di interesse attuali sono piuttosto bassi e questo non può che essere un incentivo per Luxottica.

Seat lancia nuovo bond settennale a tasso fisso e variabile

SEAT_Pagine_GialleDopo l’annuncio dell’emissione obbligazionaria, ecco che Seat Pagine Gialle ha provveduto a lanciare il nuovo bond: si tratta di un interessante prodotto finanziario, il quale verrà reso disponibile in due tranche, una a tasso fisso (con un’opzione di ritiro anticipato dopo tre anni di vita) e un’altra a tasso variabile (il cosiddetto “callable” dopo due anni). La società emittente ha reso ufficiale, per l’appunto, un’emissione da 650 milioni di euro con scadenza nel 2017; c’è anche da dire, in questo caso, che il collocamento del bond in questione verrà curato da un pool di banche, il quale verrà composto da Citibank, Deutsche Bank, JP Morgan e Royal Bank of Scotland. L’obbligazione verrà sostanzialmente offerta agli investitori istituzionali e avrà come fine principale il rifinanziamento di una parte del prestito bancario esistente, oltre all’estensione della scadenza media del debito della stessa Seat Pagine Gialle. Solamente due giorni fa era stato anticipato il lancio di un bond tra 0,5 e 1 miliardo di euro.