In che modo un consumatore/risparmiatore può prendere decisioni finanziarie e di investimento minimizzando i rischi? E come si può accedere al credito stipulando specifici prodotti finanziari evitando magari di sottoscrivere un prodotto non perfettamente in linea con le proprie esigenze? Ebbene, per questo ed altro il CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, ha annunciato il lancio della seconda edizione di “Saper investire“, una utile guida in pdf che si può scaricare gratuitamente dal sito Internet del Centro, www.centroconsumatori.it, e che, tra l’altro, quest’anno prevede questionari di auto-valutazione, semplici e pratici, che permettono al consumatore di essere e di poter diventare un risparmiatore/investitore consapevole. Questo perché, tra l’altro, proprio secondo il Centro Tutela Consumatori Utenti nel nostro Paese c’è ancora molto da fare in termini di istruzione finanziaria di base per il piccolo risparmiatore.
rendimenti
Titoli di Stato: Btp, emissioni MEF 27 e 28 ottobre 2010
Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha disposto per mercoledì prossimo, 27 ottobre 2010, con data di regolamento fissata per il giorno 29, un’emissione di titoli di Stato costituita da BTP – Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’Inflazione dell’Area Euro, in ottava tranche, con decorrenza 15 marzo 2010, scadenza 15 settembre 2021, tasso d’interesse reale annuo al 2,10%, con pagamento della cedola con cadenza semestrale, e codice ISIN IT0004604671. Sempre nella stessa giornata saranno collocati i BTP – Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’Inflazione dell’Area Euro, in decima tranche, con decorrenza 15 settembre 2009, scadenza 15 settembre 2041, tasso d’interesse reale annuo al 2,55%, con pagamento della cedola con cadenza semestrale, e codice ISIN IT0004545890.
Ctz e Bot semestrali: asta 26 ottobre 2010
Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per martedì prossimo, 26 ottobre 2010, con data di regolamento fissata per il 29 ottobre 2010, un’asta di Bot – Buoni Ordinari del Tesoro, con scadenza semestrale, per un importo pari a 9 miliardi di euro. L’asta cade in concomitanza con la scadenza, per il 29 ottobre 2010, di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari a 9,5 milioni di euro. I titoli di nuova emissione sono i Bot 29.04.2011, con scadenza a 182 giorni, che come al solito possono essere prenotati in asta dai risparmiatori per lotti pari a mille euro nominali o multipli di 1.000 euro. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze con un comunicato ufficiale ha inoltre fornito un aggiornamento sui Buoni Ordinari del Tesoro in circolazione; ebbene, alla data dello scorso 15 ottobre 2010 c’erano in circolazione 144.417 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro così suddivisi: 84.472 milioni di euro con scadenza a 12 mesi, 56.445 milioni di euro di Bot semestrali e 3.500 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a tre mesi.
Conto Corrente Arancio: come utilizzarlo subito
Per l’utilizzo del Conto Corrente Arancio di Ing Direct, dopo aver spedito tutta la documentazione richiesta, basta semplicemente effettuare ai fini dell’identificazione il primo bonifico da un altro conto corrente con la stessa intestazione. Dopodiché si possono subito effettuare tutte le classiche operazioni bancarie: dai pagamenti a mezzo Pos ai prelievi con la Carta Bancomat V PAY al pagamento delle bollette, e passando per i bonifici e la ricarica del telefonino. In Ing Direct, inoltre, è possibile trasferire tutti i flussi di accredito e di pagamento presenti presso altri conti correnti di altre banche; nel dettaglio, si può richiedere direttamente online, dalla propria area riservata del Conto Corrente Arancio, il trasferimento dei Rid e delle bollette. Entro dieci giorni lavorativi la richiesta sarà evasa e gli addebiti passeranno dalla vecchia banca a Ing Direct sul Conto Corrente Arancio; lo stesso dicasi anche per eventuali rate di mutui e/o di finanziamenti che sono in corso di pagamento.
Uni Land acquista partecipazione in Immobiliare Gualtieri
Uni Land, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ha reso noto d’aver acquisito una quota di maggioranza, pari al 55%, in Immobiliare Gualtieri S.r.l., una società di Italprogetti Costruzioni S.p.A., a sua volta controllata dalla Fimmco S.p.A., per un corrispettivo pari a 2,17 milioni di euro. In merito all’operazione è stato firmato l’atto notarile per una partecipazione di una società, la Immobiliare Gualtieri S.r.l. appunto, che risulta essere proprietaria a Gualtieri, in Provincia di Reggio Emilia, di un centro commerciale che, con una superficie lorda pari all’incirca a 11 mila metri quadrati, risulta essere in fase di costruzione. Il centro commerciale è composto da ben 36 negozi, unitamente ad una sala cinematografica, di cui la quasi totalità risulta essere già stata commercializzata a dei primari operatori retail.
Bot e Btp: collocamento 12 e 14 ottobre 2010
Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per martedì prossimo, 12 ottobre 2010, con data di regolamento 15 ottobre, un’asta di Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, per un ammontare complessivo pari a 6,5 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei Bot 14.10.2011 con scadenza a 364 giorni che saranno collocati dal Tesoro in concomitanza con la scadenza, in data 15 ottobre 2010, di 6,6 miliardi di euro di Buoni Ordinari del Tesoro, tutti con scadenza a dodici mesi. Come al solito i risparmiatori potranno prenotare i titoli in asta per il tramite degli intermediari e per importi pari a nominali 1.000 euro o multipli. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inoltre fornito un aggiornamento dei Bot in circolazione, pari a 143.867 milioni di euro, che, alla data dello scorso 30 settembre 2010, risultavano essere così distribuiti: 56.445 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a sei mesi, 3.500 milioni di euro di Bot a tre mesi, e 83.922 milioni di euro di Bot annuali.
Gruppo Azimut: raccolta netta fondi negativa a settembre
Semaforo rosso nello scorso mese di settembre per la raccolta del Gruppo Azimut che, nello specifico, ha fatto registrare un saldo netto negativo per 80 milioni di euro. A darne notizia con una nota ufficiale è stato proprio il Gruppo italiano indipendente del risparmio gestito, facendo altresì presente come da inizio anno, al 30 settembre 2010, la raccolta netta in fondi si attesti a 511 milioni di euro a fronte di un patrimonio gestito che, con un rialzo del 2,9% rispetto alla fine del 2009, si è attestato a 14,3 miliardi di euro circa. Crescono da inizio anno, con un incremento del 2,2%, anche le masse totali che si sono attestate a 16,2 miliardi di euro che individuano, rispetto al mese di settembre del 2009, un incremento pari a ben il 9,7%. Il Gruppo Azimut ha inoltre reso noto che nel mese scorso è partita l’operatività di Best Equity e di Best Bond, due fondi di fondi che investono in fondi di terzi ed in base ad una metodologia quantitativa. Trattasi, nello specifico, di due nuovi comparti del fondo lussemburghese AZFund 1 che sono gestiti dal team di gestione lussemburghese multi manager.
Conto remunerato Contoconto Banca Carige: tasso base e promozionale
Tra i conti di deposito remunerati, sul mercato italiano c’è anche Contoconto, un prodotto di Banca Carige che, in linea con la quasi totalità dei prodotti offerti dalla concorrenza, propone sia un tasso base, sia un tasso promozionale, decisamente più elevato, per un determinato periodo. In particolare, attualmente Contoconto di Banca Carige, per i nuovi clienti che lo sottoscrivono, offre il 2% annuo lordo per i primi sei mesi, ovverosia per un periodo di 180 giorni, a fronte dei vantaggi previsti in termini di costi. Contoconto di Banca Carige è infatti a zero spese di apertura, zero spese di gestione e zero costi nel momento in cui si decide di estinguere il rapporto; nulla è dovuto neanche per l’imposta di bollo, obbligatoria così come prevede la Legge, in quanto è a carico di Banca Carige. Contoconto si apre direttamente online, dal Portale Contoconto.it, con una procedura rapida e con la possibilità di poter avere sempre online l’andamento e lo stato della pratica sempre sotto controllo.
Polizza a premio ricorrente con bonus
Sono sempre più diffuse sul mercato italiano bancario ed assicurativo le polizze con la componente finanziaria, agganciata all’andamento dei mercati, che a fronte di un piano periodico di versamenti offrono dopo un certo numero di anni un bonus. Tra queste, e tra i prodotti a premio ricorrente, c’è la polizza “Uniplan Bonus“, un prodotto proposto alla propria clientela dal colosso bancario Unicredit Group che, grazie a 10 fondi interni, ed una durata del piano di versamenti pari a dieci anni, permette di andare a cogliere le migliori opportunità offerte dai mercati, ma anche ben due bonus; il primo bonus scatta all’ingresso, ed è pari al 2%, mentre un altro bonus del 5% scatta alla fine del sesto anno. Il tutto, trattandosi di una polizza, a fronte di coperture assicurative che proteggono e salvaguardano il piano dei versamenti previsti da eventi negativi e sfavorevoli.
Conto Deposito Business di CheBanca!
Si chiama “Conto Deposito Business“, ed è l’ultimissima novità in materia di conti di deposito remunerati lanciata da CheBanca!, la Banca per le famiglie del Gruppo Mediobanca. Il Conto Deposito Business è un conto di deposito remunerato appositamente ideato da CheBanca! per le imprese, per i commercianti e per i professionisti; quindi è ideale per i possessori di partita IVA con tutti i classici vantaggi previsti per il Conto Deposito di CheBanca! propone alla clientela consumer. Conto Deposito Business è infatti rigorosamente a zero spese di apertura, zero costi di gestione e zero spese di chiusura; nulla è dovuto neanche per l’imposta di bollo che rimane sul Conto Deposito Business a carico di CheBanca!. I movimenti di denaro da e verso il Conto Deposito Business di CheBanca! avvengono come al solito in tutta sicurezza grazie al fatto che le somme possono essere trasferire solo da e verso i conti correnti che saranno stati definiti come conti di appoggio.
Buoni Fruttiferi: le nuove serie ottobre 2010
Un nuovo mese è appena iniziato e puntuali arrivano le sei nuove serie di Buoni Fruttiferi. In accordo con quanto reso noto dalla Cassa Depositi e Prestiti, infatti, a partire da oggi, venerdì 1 ottobre 2010, e per tutto il mese, saranno sottoscrivibili, presso gli Uffici di Poste Italiane, i Buoni fruttiferi aventi le seguenti sigle: “B72”, “P37”, “D10”, “X05”, “J05” e e “M52”, mentre non sono più sottoscrivibili da oggi i Buoni fruttiferi della serie “B71”, “P36”, “D09”, “X04”, “J04” ed “M51”. Tra le nuove serie segnaliamo la serie “D10”, il Buono fruttifero ideale per chi, avvalendosi della garanzia dello Stato, vuole mettere al sicuro i risparmi a fronte di una durata dell’investimento di breve termine. Alla serie “D10”, infatti, corrisponde il “Buono BFPDiciottomesi“, il Buono fruttifero che paga un tasso crescente semestre dopo semestre; in particolare questa nuova serie, sottoscrivibile per tutto il mese di ottobre, paga un interesse lordo dello 0,70% il primo semestre, l’1,05% il secondo semestre, e l’1,40% nel terzo ed ultimo semestre.
Investimenti per la gestione della liquidità aziendale
Quando un’azienda ha per brevi periodi della liquidità in eccesso da gestire, la scelta più comune, ma poco redditizia, è quella di lasciarla sul conto corrente dell’impresa, ma questo comporta la perdita di una remunerazione che, invece, sarebbe possibile con investimenti di breve termine a fronte di un grado di rischio contenuto. Ebbene, al fine di poter gestire al meglio le eccedenze temporanee di liquidità presenti in azienda, il Gruppo Intesa Sanpaolo attraverso le proprie filiali è in grado di poter offrire e proporre delle soluzioni di investimento semplici potendo tra l’altro avvalersi di un consulente che può orientare le PMI nella scelta della soluzione migliore in base alle necessità. In corrispondenza di scadenze pianificate, infatti, le PMI destinano la liquidità a programmi di investimento ed al ciclo produttivo, ma ci sono però periodi, spesso anche relativamente lunghi, durante i quali la liquidità, senza un’opportuna allocazione, rimane sostanzialmente infruttifera.
Conto deposito CheBanca!: come si usa
Come si usa il conto deposito CheBanca!? Ebbene, a spiegarcelo è proprio la Banca per le famiglie del Gruppo Mediobanca che, sul proprio sito Internet, fa presente come siano ben quattro le possibilità rispettivamente, per alimentare il Conto deposito CheBanca!, e per prelevare dal Conto deposito CheBanca!. In particolare, si può alimentare il Conto deposito CheBanca! con i contanti, con assegni, con i bonifici e con il servizio di alimentazione automatica. Dal Conto deposito CheBanca! i soldi invece si possono prelevare per farli accreditare su un conto corrente CheBanca!, su un altro Conto deposito CheBanca!, ma anche su un Conto tascabile CheBanca e su un conto corrente di altre banche. I soldi sul Conto deposito CheBanca!, lo ricordiamo, sono sempre disponibili, anche nel caso in cui sia stato attivato un vincolo. CheBanca!, infatti, permette al risparmiatore di svincolarli andando comunque a riconoscere non più il tasso del vincolo, pagato in anticipo, ma la remunerazione offerta dal tasso base.
Bot, Ctz, Btp e CCTeu: aste 27 e 29 settembre 2010
E’ fissata per lunedì prossimo, 27 settembre 2010, un’asta di titoli pubblici rappresentata dai Certificati di Credito del Tesoro Zero Coupon (CTZ) per un importo nominale complessivo pari a tre miliardi di euro. A darne notizia è il Dipartimento del Tesoro del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze che lunedì prossimo, in terza tranche, offrirà tre miliardi di euro di CTZ con decorrenza 31 agosto 2010, scadenza 31 agosto 2012 e codice ISIN IT0004634124. Le prenotazioni da parte del pubblico si chiudono nella giornata di oggi, venerdì 24 settembre 2010, mentre le domande in asta, a fronte di una data di regolamento per la sottoscrizione fissata per il 30 settembre 2010, dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 11 di lunedì prossimo. Con lo stesso calendario è inoltre prevista un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) con scadenza semestrale per un importo pari a 9 miliardi di euro; trattasi, nello specifico, dei Bot 31.03.2011 con scadenza a 182 giorni.