Nei primi nove mesi del 2010 la controllata spagnola di Mediaset, Telecinco, ha riportato un risultato operativo raddoppiato rispetto all’anno precedente; l’ebit, nello specifico, si è attestato a 166,88 milioni di euro con una percentuale del 26,8% sulle entrate nette, mentre l’Ebitda, a conferma del fatto che Telecinco rimane una delle televisioni più redditizie del Vecchio Continente, si è attestato al 28% delle entrate nette a 174,15 milioni di euro. Per quel che riguarda i ricavi pubblicitari lordi totali dei primi nove mesi del corrente anno, Publiespaña ha conseguito un fatturato di 601,87 milioni di euro tornando nuovamente leader nel mercato della pubblicità con una quota di mercato del 32,5%; in particolare, su un totale di 601,87 milioni di euro di ricavi, 572,89 milioni di euro derivano dalle entrate pubblicitarie di Boing, Telecinco, Factoría de Ficción e LaSiete. L’utile netto di Telecinco nel periodo si è attestato a 32,16 milioni di euro, ma sarebbe stato di 121,16 milioni di euro escludendo gli ammortamenti legati alle società partecipate.
ricavi consolidati
Digital Bros: ricavi esercizio 2009-2010 in flessione
Il Gruppo Digital Bros ha archiviato l’esercizio 2009-2010 con ricavi in flessione ma con un contestuale miglioramento dei margini reddituali e dell’indebitamento finanziario netto che si è attestato in calo. E’ questa, in sintesi, la “fotografia” del Bilancio d’esercizio chiuso al 30 giugno 2010 ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della società operante nel comparto del digital entertainment. Nel dettaglio, il giro d’affari nel periodo è sceso del 12% a 154,6 milioni di euro rispetto all’esercizio 2008-2009, mentre il margine operativo lordo si è attestato a +0,4 milioni di euro circa rispetto ai -1,4 milioni di euro circa dell’esercizio di Bilancio precedente. Ha invertito la tendenza, anno su anno, anche il margine operativo, a 3,2 milioni di euro, e l’utile ante imposte che si attesta a 810 mila euro rispetto ai -6,8 milioni di euro con cui era stato chiuso il Bilancio d’esercizio 2008-2009. L’utile netto di periodo è negativo per 204 mila euro ma in netto progresso rispetto ai -5,3 milioni di euro dell’esercizio precedente, mentre l’indebitamento finanziario netto, come sopra accennato, passa da -60 a -55,6 milioni di euro con un miglioramento del 7,3%.
Cdc: previsioni 2010 in linea col Piano Industriale
Per la parte rimanente del corrente anno, tenuto conto dello scenario di mercato e dell’andamento dei conti nel primo semestre 2010, Cdc S.p.A., società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore dei prodotti informatici e dei servizi di telecomunicazione, stima di andare a chiudere l’anno con risultati positivi e conformi alle stime che sono contenute nel piano industriale relativo agli anni dal 2010 al 2012. Questo è quanto si legge in una nota ufficiale emessa dalla società in concomitanza con l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione di Cdc SpA, della relazione finanziaria al 30 giugno 2010, caratterizzata in particolare da una crescita del 13,2% a 175,1 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo del 2009, dei ricavi e dei proventi consolidati; il primo semestre del 2009, infatti, era stato chiuso dalla società con un fatturato di 154,7 milioni di euro.
Snai: ricavi stabili nel primo semestre 2010
Si è chiuso all’insegna della stabilità il primo semestre 2010 del Gruppo Snai. Il Consiglio di Amministrazione della società, quotata a Piazza Affari ed attiva nel settore delle scommesse sportive e delle concessioni ippiche, ha infatti approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2010, caratterizzata da un fatturato che si è attestato a 290,3 milioni di euro, ovverosia sostanzialmente in linea con i 290,5 milioni di euro di ricavi con cui è stato chiuso il primo semestre dello scorso anno. Nel periodo, invece, l’Ebitda ha fatto registrare un calo del 52% a 34,7 milioni di euro rispetto ai 52,8 milioni di euro del periodo gennaio – giugno 2009; pollice verso anche per l’Ebit, in calo del 50,3% da 13,3 milioni di euro ai 6,6 milioni di euro al 30 giugno 2010. La caduta dell’Ebitda nel primo semestre 2010, in accordo con una nota ufficiale emessa dal Gruppo Snai, si spiega con costi non ripetitivi per un ammontare pari a 4,7 milioni di euro, e con l’aumento dei pagamenti sulle vincite dei giocatori sulle scommesse sportive a quota fissa.
Dmail Group: ricavi primo semestre 2010 in moderata flessione
Nei primi sei mesi di quest’anno Dmail Group, società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari, e leader nel settore della vendita diretta multicanale, ha conseguito ricavi netti per 56,8 milioni di euro, con un calo del 3% rispetto ai 58,7 milioni di euro che ha fatto registrare la società nello spesso periodo dello scorso anno. Il dato è in particolare emerso dalla relazione finanziaria al 30 giugno 2010 che è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della società a fronte di un risultato operativo negativo nel periodo per 0,1 milioni di euro, mentre il risultato netto segna -1,1 milioni di euro rispetto ai -0,4 milioni di euro registrati nel periodo da gennaio a giugno 2009. Peggiora nei sei mesi anche la posizione finanziaria netta, che passa dai -24,5 milioni di euro alla data del 31 dicembre del 2009, ai -25,3 milioni di euro alla data del 30 giugno del 2010.
Fininvest: si punta sulla rivalutazione del Lussemburgo
La rivalutazione che Fininvest, celebre società di proprietà della famiglia Berlusconi, ha posto in essere nei giorni scorsi si è rivelata davvero sostanziosa e importante: l’ammontare preciso di tale operazione è pari a oltre 33 milioni di euro ed è stata effettuata sulla società controllata del Granducato di Lussemburgo, vale a dire Trefinance. Quali sono gli obiettivi dell’azienda milanese in quest’ottica? Anzitutto, c’è la reale intenzione di fornire un adeguato sostegno ai conti fatti registrare nel corso dell’ultimo anno dalla società per azioni del premier Silvio Berlusconi. In pratica, si tratta di quanto è emerso dalla lettura del bilancio relativo al 2009 della holding guidata da Marina Berlusconi, un documento che è stato approvato nel corso dell’assemblea degli azionisti che risale ormai a un mese fa e che è stato appunto depositato proprio nei giorni scorsi. Che cosa c’è da dire in tal senso?