Bank of Ghana, istituto di credito centrale della nazione africana, è pronta a emettere un titolo obbligazionario a tre anni e a tasso fisso: si tratta di un evento importante e che si verifica una settimana esatta dopo il ritocco del principale tasso utilizzato per i prestiti, una mossa motivata dalla volontà di porre un freno all’inflazione e di indebolire il tasso di cambio (vedi anche Boom di emissioni obbligazionarie per l’Africa sub-sahariana). Lo strumento in questione, il terzo dall’inizio del 2013, prevede un importo complessivo di quattrocento milioni di cedi ghanesi (un ammontare non altissimo a dire la verità), con investitori locali e stranieri ugualmente coinvolti.
scadenza triennale
I nuovi bond a tre anni di Citigroup
La banca americana Citigroup, terzo maggior istituto di credito degli Stati Uniti per quel che riguarda il volume totale di assets finanziari, ha appena emesso titoli obbligazionari per un importo complessivo di 1,5 miliardi di dollari. Nel dettaglio, si tratta di bond che giungeranno a scadenza fra tre anni esatti, con l’offerta in questione che è stata divisa in due tranche distinte (vedi anche Citigroup è già alla terza emissione obbligazionaria del 2012). In pratica, la banca newyorkese ha lanciato sul mercato 850 milioni di dollari per quel che concerne dei titoli che andranno a rendere l’1,3%, vale a dire novantasei punti base (+0,96%) al di sopra della medesima scadenza messa a disposizione dal Tesoro americano.
Titoli Goldman Sachs a tasso fisso e variabile
Giusto sei mesi fa il sukuk di Goldman Sachs ha acceso la polemica sulla supervisione: al contrario, l’ultima novità finanziaria del celebre istituto di credito americano non è destinata a sollevare le stesse tensioni, visto che si tratta di una cessione di titoli obbligazionari a tasso fisso e variabile, per un importo pari a 1,75 miliardi di dollari. La vendita in questione, inoltre, non è altro che il riflesso del calo dei rendimenti dei bond bancari, un evento che non si verificava in queste proporzioni da oltre sette mesi.
Bank of Ireland torna ad emettere covered bond
L’ultimo ricordo non era certo dei più piacevoli: un anno fa, giusto di questi tempi, si associava Bank of Ireland allo scandalo dei bond. A distanza di 365 giorni, invece, la situazione dell’Irlanda è sensibilmente cambiata, tanto è vero che si può parlare in maniera positiva dell’ultima emissione di covered bond che è stata garantita proprio dall’istituto in questione. Si tratta, nello specifico, della prima offerta di tale tipo da parte di una banca salvata dal governo di Dublino, la quale ha messo a disposizione dei titoli che potrebbero interessare parecchio agli investitori. Entrando maggiormente nel dettaglio, l’importo esatto di questi bond è pari a un miliardo di euro, con una scadenza fissata in tre anni.
Ford Motor tenta ancora la carta dei titoli obbligazionari
Ford Motor Company sta tentando ancora una volta la fortuna affidandosi al mercato dei titoli obbligazionari: ma l’occasione a cui si sta facendo riferimento è particolare, visto che è la prima volta in assoluto che si procede in questo senso dopo che Fitch ha aumentato il grado di investimento del colosso automobilistico lo scorso 24 aprile. L’emissione verrà curata dalla divisione finanziaria della compagnia di Dearborn, Ford Motor Credit, con il titolo in questione che sarà un benchmark della durata di tre anni e un importo complessivo che dovrebbe essere pari ad almeno cinquecento milioni di dollari.
Citigroup è già alla terza emissione obbligazionaria del 2012
Citigroup Incorporated ha venduto ben 1,25 miliardi di dollari in titoli obbligazionari a tre anni: il colosso bancario americano è già giunto alla sua terza emissione di questo tipo nel 2012, un ritmo davvero sostenuto che si può spiegare col fatto che i vertici sono più che intenzionati a ottenere oltre venti miliardi di dollari dai mercati del capitale. Il terzo istituto degli Stati Uniti per volume di assets si è cimentato stavolta in un lancio di bond che prevedono un rendimento di 2,65 punti percentuali, 230 punti base al di sopra della medesima scadenza relativa ai prodotti del Tesoro. Un altro confronto interessante può essere fatto con Wells Fargo, la quale proprio di recente ha messo a disposizione strumenti con scadenza a cinque anni, tasso variabile e il medesimo importo.
Nuovo bond Fiat in franchi svizzeri
La domanda ha raggiunto un ammontare senza dubbio interessante e Fiat spa non ha potuto che approfittarne: l’occasione è infatti divenuta propizia per il Lingotto per aumentare le dimensioni del suo ultimo prestito obbligazionario, il quale è stato lanciato nel corso della giornata odierna e che beneficia della denominazione in franchi svizzeri. L’importo complessivo, inizialmente fissato in 250 milioni, è poi salito fino a 450 milioni di franchi. Che tipo di bond ha messo a disposizione la casa automobilistica di Torino? Volendo essere più precisi di quanto fatto finora, l’emissione vera e propria è stata curata dalla divisione Finance & Trade Limited della stessa Fiat (la società piemontese ha esercitato la garanzia finale).
Ford Motor: emissione di bond dopo l’aumento del rating
Ford Motor ha venduto ben 1,25 miliardi di dollari in titoli obbligazionari: questa cessione si è resa necessaria alla luce del recente innalzamento di rating da parte di Moody’s, la quale ha conferito alla seconda compagnia automobilistica degli Stati Uniti una importante iniezione di fiducia. Nel dettaglio, il colosso di Dearborn ha emesso dei bond con un rendimento complessivo pari al 3,875% e una scadenza di breve periodo, vale a dire tre anni. Un confronto interessante in tal senso può essere effettuato con le quotazioni medie di questi strumenti, le quali beneficiano di un ritorno economico inferiore (3,2% per la precisione), tenendo conto che il breve termine tiene in considerazione anche la scadenza quinquennale.
Slovacchia, un bond triennale dopo la sfiducia al governo
Un governo nazionale dimissionario, privatizzazioni sospese a tempo indeterminato e una maggioranza in Parlamento alquanto risicata e traballate: è questo il ritratto più fedele di queste ultime ore che sta vivendo la Slovacchia, paese che già era salito agli onori della ribalta pochi giorni fa per il voto contrario al cosiddetto “fondo salva-stati”. Un’altra conseguenza di questa incertezza riguarda gli investimenti finanziari. In effetti, la nazione dell’Europa orientale ha deciso di concludere il proprio mandato con una vendita di ben 211,5 milioni di euro in titoli obbligazionari zero-coupon a tre anni. L’asta in questione, tra l’altro, rappresenta la prima occasione di questo tipo dopo il collasso dell’esecutivo di Bratislava.
Cea propone dei Cat Bond in scadenza fra tre anni
La California Earthquake Authority, società pubblica americana che viene però gestita privatamente, è in grado di consentire attualmente la sottoscrizione di ben il 70% delle polizze residenziali relative ai terremoti californiani: l’ultimo annuncio di questa compagnia avrà sicuramente fatto contenti molti investitori, visto che è stato siglato un contratto assicurativo con la Embarcadero Reinsurace Limited, veicolo delle Bermuda che ha poi provveduto a lanciare dei Catastrophe Bond a tre anni per un importo complessivo di 150 milioni di dollari. Il denaro in questione, definito dalla stessa Cea come l’unico Cat Bond che è stato quotato senza il consueto coinvolgimento dei tradizionali attori assicurativi, è stato collocato in un apposito conto, con le perdite assicurative che dovrebbero essere coperte proprio dal contratto. La differenza rispetto ai tradizionali prodotti finanziari è evidente, solitamente la valutazione è la caratteristica principale, mentre l’autorità statunitense andrà a diversificare ed espandere le proprie risorse di pagamento.
Golden Harvest: posticipata la vendita dei Dim Sum Bond
Tutto si è risolto con un nulla di fatto: Orange Sky Golden Harvest Entertainment, la compagnia cinematografica cinese famosa per la produzione dei film di Bruce Lee, ha deciso di cancellare improvvisamente la programmata cessione di alcuni titoli obbligazionari denominati in yuan e destinati alla Borsa di Hong Kong. L’indiscrezione è giunta direttamente da una fonte interna al gruppo. Che cosa è successo esattamente? La società asiatica sta attualmente continuando le trattative che aveva avviato tempo addietro con i propri investitori, oltre a monitorare in maniera costante e attenta le condizioni del mercato; tutti i dettagli di tale operazione finanziaria sono strettamente privati ed è per questo motivo che la persona che ha fornito le informazioni non ha voluto essere identificata.
Fineco: partito il collocamento del nuovo Certificate Express
Il mese di luglio si è aperto con un interessante collocamento in relazione al mondo dei certificati di investimento: in effetti, Fineco Bank, la quale è parte integrante del vasto universo creditizio di Unicredit, ha provveduto a lanciare un nuovo Certificate Express Coupon, il quale beneficia di una scadenza tra tre anni e che si riferisce alle performance dell’indice Ftse/Mib. Quali sono le caratteristiche peculiari di tale strumento? Come è ben noto, gli investitori si affidano con sempre maggiore sicurezza agli express coupon e il prodotto di Fineco conferma i motivi di una scelta di questo tipo: anzitutto, con essi si ha la possibilità di ottenere, alla fine del primo anno di emissione del certificato, un rendimento sicuro e garantito, vale a dire il 10%, ma anche il rimborso anticipato, con lo stesso coupon che viene moltiplicato nelle ipotesi di rialzo dell’indice, è un elemento tenuto bene in considerazione dai soggetti interessati.