Bank of America, disastroso il secondo trimestre 2011

Un secondo trimestre letteralmente da dimenticare: non ci sono altre definizioni per descrivere il periodo compreso tra marzo e giugno scorsi per quel che concerne la celebre banca statunitense Bank of America: in effetti, l’arco temporale in questione è stato caratterizzato da perdite e cali piuttosto pesanti per l’istituto newyorkese, con un totale negativo molto vicino ai nove miliardi di dollari (per la precisione sono stati 8,8). Che cosa è successo di così catastrofico per provocare una stima talmente imbarazzante? In fondo stiamo parlando di un gruppo piuttosto affermato e dalle dimensioni notevoli, visto che si possono contare ben seimila agenzie: il principale onere da registrare nel bilancio è stato però pari a venti miliardi di dollari, una somma che si riferisce all’intesa che è stata stipulata dalla stessa Bank of America per dar vita al risarcimento destinato agli ex clienti, i quali avevano sottoscritto dei titoli obbligazionari tossici garantiti proprio dalla compagnia americana.

Franklin Templeton, secondo trimestre da incorniciare

Se lo stemma della Franklin Templeton potesse animarsi, l’espressione più adeguata di Benjamin Franklin (presente appunto in questo logo) sarebbe abbellita da un grande sorriso: il secondo trimestre di quest’anno della compagnia finanziaria newyorkese è stato caratterizzato da un ottimo dato in relazione al patrimonio gestito e un rafforzamento deciso della raccolta netta. Il periodo temporale compreso tra gli scorsi mesi di marzo e giugno è stato dunque foriero di importanti traguardi. In particolare, i flussi netti positivi sono ammontati a 2,87 miliardi di euro, un dato di non poco conto, soprattutto se si tiene conto che si tratta della maggiore raccolta in assoluto per quel che concerne il nostro paese.

Vivendi riporta un’incredibile crescita dei profitti a giugno

Vivendi, colosso francese che vanta le più grandi compagnie al mondo per quel che concerne la musica e i video-game, ha stilato un sorprendente rapporto trimestrale: quest’ultimo, ovviamente, si riferisce al secondo trimestre di quest’anno, quello compreso tra aprile e giugno, ed è stato caratterizzato da un profitto interessante, agevolato senza dubbio dalle divisioni Activision Blizzard e Gvt. Di conseguenza, anche il titolo azionario è riuscito a crescere come non succedeva da almeno sette mesi. Nel dettaglio, il reddito netto è aumentato di ben dodici punti percentuali, attestandosi a quota 884 milioni di euro. Gli analisti non si erano nemmeno lontanamente avvicinati a tale stima, prevedendo un valore pari a 780 milioni. A questo punto, la stessa Vivendi è intenzionata ad incrementare il proprio dividendo nei prossimi mesi.

Acer, risultati negativi nel secondo trimestre

Acer, nome celebre agli appassionati di informatica, ha reso noti i propri risultati relativi al secondo trimestre di quest’anno, vale a dire il periodo compreso tra aprile e giugno scorsi: ebbene, non c’è molto da sorridere da questo punto di vista, dato che la compagnia asiatica, uno dei principali leader nel campo della produzione di personal computer, ha conseguito dei profitti non in linea con le aspettative e quindi da ritenere del tutto negativi. Nel dettaglio, i maggiori problemi stanno tutti nel mercato di riferimento, con una stabilità preoccupante e tendenze non certo incoraggianti. Si tratta di una trimestrale che però possiamo definire storica, in quanto dopo ben dieci anni è la prima volta che il colosso di Taipei si vede costretto a pubblicare un report di questo tipo, vale a dire in perdita. Entrando maggiormente nello specifico di questo rapporto, c’è da dire che la perdita netta è stata di ben 234 milioni di dollari, mentre nello stesso trimestre di un anno fa erano stati conseguiti ricavi per oltre tre miliardi, un’involuzione davvero incredibile.