Il Tesoro fa buy back su titoli di stato fino a 2 miliardi di euro. In sintesi, Saranno offerti Btp con scadenza 2034 in cambio di 5 titoli di stato a varie scadenze. Vale dunque la pena conoscere tutti i dettagli dell’operazione.
spread Btp-Bund
Come investire in Btp al riparo dagli shock dei mercati
Quando si investe in Btp si punta su scadenze a medio-lungo termine e ciò implica una maggiore esposizione al rischio di rialzo dei tassi. Tuttavia, con alcuni accorgimenti è possibile investire sui Btp senza alcun rischio di subire perdite in conto capitale, tenendo i titoli in portafoglio fino alla naturale scadenza del contratto. Siccome i Btp vengono rimborsati a 100 alla scadenza, si può acquistare quei titoli che quotano sotto il proprio valore nominale. E’ l’unico modo per evitare di incorrere in perdite in conto capitale.
Previsioni rendimenti Btp seconda parte 2013
Tutto ruota attorno al sentiment degli investitori. Per i Btp, più che l’effetto-Italia, conta la stabilità dei mercati e la fiducia degli investitori sulla tenuta dell’euro. D’altronde l’Italia continua a evidenziare gravi problemi strutturali nella propria economia, con assenza di crescita, disoccupazione record e debito pubblico sopra 2mila miliardi. Tuttavia gli investitori hanno fatto incetta di Btp negli ultimi 10 mesi, facendo crollare lo spread con i titoli tedeschi. La scorsa estate il differenziale tornò sopra 530 punti e solo il provvidenziale intervento di Draghi evitò il peggio.
Come investire in Btp dopo il rally di inizio anno
Il clima di distensione sui mercati finanziari, che sta generando un forte appetito per il rischio, sta portando anche sollievo alle casse dell’Italia visto che le ultime aste di Bot, Btp e Ctz hanno mostrato tassi ai minimi di sempre o ai livelli pre-crisi. Il rally dei titoli di stato italiani è davvero impressionante. Sul mercato primario i Bot a 6 e 12 mesi hanno registrato i rendimenti più bassi dalla nascita dell’euro. La stessa cosa è accaduta ai Ctz e Btp a 24 mesi.
Jp Morgan prevede tassi Btp al 3,5% con governo Letta
Dopo l’asta dei Bot semestrali della scorsa settimana, che ha visto i tassi scendere sui minimi di sempre allo 0,503%, c’è maggiore fiducia anche sui bond governativi italiani a medio-lungo termine, che maggiormente risentono del rischio-tassi. Questa fase di mercato si è dimostrata particolarmente favorevole soprattutto per le emissioni di breve termine, tanto che anche le Letras spagnole trimestrali hanno evidenziato il rendimento in asta più basso dall’introduzione dell’euro. Fare previsioni per il futuro non è semplice, considerando che restano molti nodi da sciogliere sia in Italia sia in Europa.
Spread sotto 300 dopo asta Btp
Nessuna sorpresa dall’asta dei Btp di oggi, che ha visto il Tesoro collocare titoli di stato a media-lunga scadenza dopo il sold-out di ieri dei Bot a 3 e 6 mesi. Il clima favorevole presente sui mercati finanziari ha consentito all’Italia di spuntare nuovamente tassi più bassi rispetto al mese scorso. Complessivamente, tra Btp e CCTeu, il Tesoro ha piazzato 7,2 miliardi di euro di titoli, poco meno della tima più alta posta a 7,5 miliardi di euro. I rendimenti sono scesi, discreta la domanda.
Tassi Bot annuali tornano sotto l’1% ad aprile 2013
Il Tesoro italiano ha venduto questa mattina Bot a 3 e 12 mesi per un controvalore pari a 11 miliardi di euro. Sono tornati sulla scena anche i Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza trimestrale, che non venivano più collocati dallo scorso ottobre 2012 in quanto la strategia del Ministero dell’Economia e delle Finanze è quella di aumentare la vita media del debito, attraverso una riduzione dello stock di Bot in circolazione e l’aumento dei Btp a più lunga scadenza. Stamattina i tassi sui Bot annuali sono tornati sotto l’1%.
Quali rischi per il rally delle borse nel 2013
Il 2013 ha sorriso finora all’investimento in borsa. I gestori di fondi hanno da tempo inaugurato una rotazione settoriale a favore dell’equity, dopo che lo scorso anno il rally dei bond aveva spinto i money manager a preferire l’investimento in titoli di stato, corporate bond e high-yield bond grazie al più che favorevole rapporto rischio/rendimento. La costante compressione dei rendimenti obbligazionari ha poi spinto i gestori di fondi a tornare a comprare azioni, ma nella magggior parte dei casi con un sovrappeso sull’azionario di qualità (Stati Uniti, Regno Unito, Germania).
Quali bond inserire in portafoglio a settembre 2012
Il rally dei mercati di agosto ha portato maggiore entusiasmo tra gli investitori, depressi e disorientati dopo mesi trascorsi tra elevata volatilità e grande incertezza sul futuro dell’euro. Da quando sul finire di luglio Mario Draghi ha rassicurato i mercati, dichiarando di essere pronto a tutto per salvare l’euro, è avvenuto un poderoso rally di borse, bond e materie prime. Il clima di risk on ha migliorato sensibilmente la situazione sul mercato dei bond, ma restano ancora evidenti distorsioni nel rapporto rischio/rendimento di molti titoli.
Tensione alta sul mercato dei titoli di Stato
Resta a livelli insostenibili la tensione sul mercato dei titoli di Stato. Lo spread tra titoli decennali Italiani e Tedeschi dopo un bottom sotto quota 300 sfiorato nel mese di marzo scorso ha ripreso quota andando a lambire i massimi disegnati tra novembre dicembre del 2011. Il differenziale si attesta in questo momento intorno a quota 460, che rappresenta ancora un livello di pericolo che non lascia indifferenti gli investitori, i quali continuano a richiedere tassi alti per finanziarie il Paese.
Investire in bond italiani in tempo di crisi
La crisi dei debiti sovrani continua a imperversare pericolosamente nella periferia europea (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia) e ben presto potrebbe interessare nuovamente anche alcuni paesi finora risparmiati dalla speculazione, ma potenzialmente a rischio per l’elevato debito (Belgio e Irlanda). Il focus ora è spostato tutto su Spagna e Italia. Madrid rischia il default e alla fine il paese iberico dovrebbe essere salvato dall’Europa. Tuttavia, il contagio sta colpendo pesantemente l’Italia, che negli ultimi giorni ha visto crollare la borsa e le quotazioni dei titoli di stato.
Spread elevato costa all’Italia quasi 150mila posti di lavoro
Il Centro studi Confindustria stima che l’Italia sta sperimentando uno spread eccessivamente elevato rispetto ai fondamentali economici. In particolare, con lo spread Btp-Bund che oggi viaggia tra 470 e 480 punti base, il differenziale aggiuntivo ammonta a oltre 300 punti. Se si considera la crescita economica e i livelli del debito pubblico, lo spread “reale” tra il Btp a dieci anni e il pari scadenza Bund tedesco dovrebbe attestarsi intorno a 164 punti base.
Torna la tensione sui differenziali, Spagna sopra Irlanda
Cambio di rotta per il mercato dei titoli di Stato; dopo un’apertura positiva dell’azionario a cui è seguita una riduzione dei differenziali in Eurozona gli investitori cambiano opinione sul post-elezioni in Grecia e torna la sfiducia.
Il differenziale sale ancora e la situazione peggiore si registra in Spagna sui Bonos, seguiti dai titoli di Stato Irlandesi. Dopo l’euforia per aver sventato l’uscita dall’area Euro gli investitori tirano un respiro di sollievo, visto che le conseguenze di una spaccatura interna alla Moneta Unica erano imprevedibili. Tuttavia ora si guarda al futuro che se questa mattina sembrava sostenibile ora spaventa i mercati.
Emissione BTP del 14 Giugno 2012
Nuova emissione in programma per il Ministero dell’Economia e delle Finanze; arrivano i titoli di Stato di lungo termine il 14 giugno in asta, con regolamento al 18 giugno e nello specifico verranno offerti tre BTP di cui due non più in corso di emissione.
Il primo prestito in emissione ha decorrenza 1° marzo 2012 e scadenza 1° marzo 2015 ed offre un tasso di interesse annuo lordo al 2,50%. L’ISIN che lo contraddistingue è IT0004805070 e l’ammontare dell’emissione varierà da 2 miliardi di euro a 3 miliardi di euro.