I contratti futures collegati alle performance del cotone sono scesi al loro livello più basso delle ultime tre settimane (vedi anche Il calo produttivo fa aumentare i futures sul cotone). Tutto è dipeso, in particolare, dal possibile rallentamento dell’economia cinese, un evento che non poteva che incidere negativamente sulla commodity, dato che l’ex Impero Celeste ne è il maggior utilizzatore al mondo. Anche il cacao e il succo d’arancia sono risultati in calo. Un peggioramento cinese potrebbe significare una minore domanda di cotone, con il mercato monetario in difficoltà da due giorni a questa parte.
succo d’arancia
Soft commodities: brusco calo per i futures sul cacao
I contratti futures collegati al cacao sono scesi al loro livello più basso degli ultimi cinque mesi: si tratta di una reazione inevitabile all’impasse che sta riguardando gli Stati Uniti e le discussioni sul fiscal cliff. Anche gli strumenti che osservano da vicino le performance dello zucchero e del succo d’arancia si sono caratterizzati per i loro ribassi, mentre quelli del caffè e del cotone sono cresciuti. Senza una risoluzione sul cosiddetto “precipizio fiscale”, si rischia seriamente una grave recessione per l’economia americana, con evidenti ripercussioni anche sugli investimenti di capitale. Tra l’altro, anche l’indice Standard & Poor’s 500 ha messo a segno la sua seconda sessione in calo.
Gli uragani provocano il rialzo dei futures sul succo d’arancia
Il succo d’arancia ha guadagnato proprio ieri 2,3 punti percentuali presso l’Intercontinental Exchange di New York attraverso i suoi contratti futures: il motivo principale che ha provocato una simile performance è stato senza dubbio la tempesta tropicale Beryl, il quale potrebbe favorire l’aumento delle piogge nello stato della Florida, uno dei maggiori produttori al mondo di arance. In realtà, c’è da sottolineare come non sia ancora chiaro se il clima in questione possa causare vantaggi o difficoltà, ma per il momento gli investitori sono stati spinti a puntare con decisione su queste tariffe e sul loro andamento. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, il future relativo alle spedizioni del prossimo mese di luglio è riuscito a conseguire anche un rialzo vicino al 4%, con una quota complessiva di 1,1355 dollari la libbra.
Succo d’arancia, futures in calo a causa del meteo
Sono sostanzialmente due i fattori che hanno spinto verso il basso i contratti futures collegati all’andamento del succo d’arancia: le pressioni nei confronti della vendita sono molto forti, tanto che le ultime cinque sessioni sono state improntate al ribasso, con il meteo in miglioramento e le speculazioni finanziarie a farla da padrona. Le contrattazioni in questione sono quelle dell’Intercontinental Exchange di New York, piazza in cui gli strumenti con consegna prevista nel mese di maggio hanno chiuso questa settimana a quota 1,6822 dollari la libbra, con un calo totale di 0,71 punti percentuali (il picco si è avuto con il -0,90%).
Il citrus greening fa schizzare verso l’alto i futures sul succo d’arancia
I contratti futures relativi al succo d’arancia sono aumentati nel corso di quest’ultima settimana a livelli davvero da record: il boom in questione è la conseguenza diretta della possibile riduzione di scorte da parte degli Stati Uniti, mossa motivata dal cosiddetto “citrus greening”, la malattia che ha colpito gli agrumi del Texas. In aggiunta, non bisogna dimenticare nemmeno il rallentamento delle importazioni che è stato stimato dal dipartimento agricolo americano (lo Usda). La piaga che si sta diffondendo nello stato federale è stata accertata per la prima volta lo scorso 18 gennaio; in quella occasione, poi, si è anche scoperto che molti raccolti della Florida avevano subito dei danni evidenti e la zona in questione è celebre proprio per i suoi agrumi, le arance in particolare.
Succo d’arancia e cotone, futures contrastanti
I contratti futures che osservano da vicino le quotazioni del cotone sono calati al loro livello più basso delle ultime tre settimane: il motivo è da ricercare nelle previsioni del governo americano in merito ai prossimi raccolti, le quali sono aumentate in maniera sensibile. Al contrario, i futures relativi alle performance del succo d’arancia hanno guadagnato terreno. Entrando maggiormente nel dettaglio delle statistiche appena citate, occorre precisare che gli agricoltori saranno in grado di produrre oltre 16mila milioni di balle di cotone (ogni balla equivale a 218 chilogrammi), lo 0,3% in più rispetto a quanto era stato invece preventivato il mese scorso; secondo lo Us Department of Agricolture, le migliori produzioni saranno quelle della California, del Mississippi e della Georgia, nonostante le perdite di uno stato federale importante come il Texas.
Futures: record per il cotone, invariato il succo d’arancia
Per i contratti futures che osservano da vicino le performance del cotone si può parlare a ragione di un vero e proprio record: le ultime quotazioni, infatti, hanno rappresentato il terzo aumento consecutivo per quel che riguarda la commodity, sospinta dall’aumento di esportazioni degli Stati Uniti e da una robusta domanda globale. Contemporaneamente, il succo d’arancia è rimasto sostanzialmente invariato, mentre il caffè ha subito una brusca frenata. Volendo essere più precisi, le spedizioni di cotone sono aumentate di ventisei punti percentuali rispetto a una settimana prima, così come è stato confermato dallo Us Department of Agricolture. Inoltre, i prezzi sono più che raddoppiati se confrontati con quelli del 2010, grazie soprattutto agli acquisti effettuati dalla Cina, il principale utilizzatore a livello internazionale.
Sedex: fragranza d’arancia per le opportunità offerte da Rbs
Profumano in tutta la loro essenza i fiori d’arancio che stanno coronando l’ennesimo “matrimonio” tra Royal Bank of Scotland e il segmento Sedex di Borsa Italiana: non è una scelta casuale quella del celebre agrume, visto che nell’emissione messa a disposizione dall’istituto britannico nel corso della giornata di ieri figura, tra gli altri, anche un Mini Future Certificate che prende a riferimento il succo d’arancia come commodity. In effetti, la banca di Edimburgo ha voluto mettere a disposizione dei propri clienti sette prodotti di questo tipo che sono espressamente quotati su beni e materie prime tra le più diverse. Di cosa si tratta esattamente? Le opportunità sono svariate, si va dal già citato succo d’arancia fino al frumento, passando anche per l’argento, il caffè, lo zucchero e il rame.