Più o meno prontamente all’alert lanciato dalle agenzie di rating sull’Italia (e, indirettamente, su tutti i titoli che risultano fortemente collegati con l’andamento dell’economia nazionale), Telecom Italia è intervenuta per rassicurare gli stakeholders sulla tenuta dei propri conti e sull’andamento del proprio debito. A parlare è stato l’amministratore delegato della società, Marco Patuano, che in un’intervista al Messaggero ha voluto sminuire il recente calo del valore del titolo in Borsa.
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Prezzo bond ibrido Telecom
Poco fa è stato prezzato il bond ibrido lanciato da Telecom Italia per 750 milioni di euro. Stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters, il prezzo è stato pari a 99,499 reoffer, per un rendimento del 7,875 per cento, pari a 694,9 punti base sopra il midswap. L’agenzia di stampa cita il comunicato sulle condizioni finale a titolo di fonte della propria affermazione. Ma vediamo più nel dettaglio in cosa si caratterizza questo titolo.
Azioni italiane sottovalutate da comprare nel 2013
A Piazza Affari, nonostante il rally degli ultimi 5 mesi che ha portato l’indice FTSE MIB a guadagnare più del 32%, sembra che le occasioni d’acquisto a prezzi di saldo non manchino. La borsa italiana quota su livelli molto bassi, se confrontata con altre piazze finanziarie europee: molte azioni di borsa presentano livelli di p/e molto allettanti: Telecom Italia è la regina dello sconto, ma anche tra le banche ci sono opportunità a prezzi stracciati. Un altro indicatore utile per trovare titoli sottovalutati è il rapporto tra prezzo di borsa e patrimonio netto per azione.
Telecom Italia prossime mosse
Cosa farà Telecom Italia nei prossimi giorni e nelle prossime settimane? E’ questa la domanda che decine di migliaia di investitori si stanno ponendo in queste ore, alla ricerca di una linea interpretativa sul futuro dell’operatore italiano. Giovedì scorso il gruppo ha discusso a lungo del possibile spin-off della rete, senza assumere alcuna decisione, e rinviando di fatto ogni presa di posizione “ufficiale” al prossimo consiglio di amministrazione del 6 dicembre.
A breve i bond di Mps e Telecom Italia sull’ExtraMot
L’ExtraMot di Borsa Italiana si conferma in grande spolvero in questo momento: dopo le recenti emissioni di tre titoli obbligazionari (segnatamente quelli di Snam e Atlantia), il segmento della nostra borsa valori è pronto ad accogliere tra due giorni esatti altri bond societari. Volendo essere ancora più precisi, la scelta stavolta è ricaduta su Monte dei Paschi di Siena e Telecom Italia, con i consueti sistemi di regolamento (Euroclear e Clearstream) e gli stessi identici termini di liquidazione: in quest’ultimo caso si tratta del terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita. Con quali obbligazioni si avrà a che fare stavolta?
Scorporo Rete Telecom Italia 2012
Mentre Piazza Affari crolla per il sesto giorno di fila andando a sfiorare la quota strategica di 15500 punti, Telecom Italia “alza la testa” e guadagna, contro corrente, l’1.55% portandosi a quota 0.8860. L’ottimismo deriva dalle parole spese da Bernabè sullo scorporo della rete telefonica; secondo l’amministratore delegato l’effetto sarebbe positivo e lo prenderebbe in considerazione se questo volesse dire avere una regolamentazione più favorevole dell’attuale.
L’AD si riferisce probabilmente alla necessità di aggiornare la rete ed investire nel cablaggio della fibra dalle centraline alle case; l’investimento è oneroso ma con uno scorporo ed una regolamentazione migliore sarebbe plausibile prenderlo in considerazione, e tramite anche l’aiuto della Cassa dei Depositi e Prestiti si potrebbero trovare i fondi per l’intervento.
Crédit Agricole aggancia il proprio Equity Protection a Telecom Italia
La celebre banca francese Crédit Agricole ha iniziato da qualche giorno la negoziazione dei suoi nuovi certificati di investimento sull’apposito segmento di Borsa Italiana, il Sedex: si tratta, nello specifico, di Equity Protection che andranno a monitorare con la massima attenzione il titolo azionario di Telecom Italia. Quali sono le caratteristiche più importanti in questo senso? Anzitutto, bisogna precisare che la liquidazione sarà di tipo monetario: in aggiunta, la data di negoziazione ex-diritto al versamento dell’importo periodico comincerà a decorrere dal secondo giorno di mercato aperto che precede le rispettive date di registrazione. Lo strumento in questione (il codice Isin di riferimento è GG00B716M659) prevede una maturazione tra cinque anni, con la data di scadenza che è stata fissata al 22 dicembre del 2017.
Crédit Suisse taglie le stime sui dividendi di Telecom Italia
Le stime di Telecom Italia sono state riviste al rialzo per quel che concerne l’anno appena cominciato e anche il 2013, eppure il gruppo attivo nel campo delle telecomunicazioni non riesce ancora a far svettare il proprio titolo in Borsa: a peggiorare questo scenario, inoltre, ci ha pensato Crédit Suisse, la quale ha ipotizzato un dividendo molto più basso rispetto alle precedenti previsioni per quel che concerne i prossimi mesi. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che i ricavi attesi in merito al 2011 hanno sfiorato i trenta miliardi di euro (per la precisione sono stati pari a 29,8 miliardi), mentre il già citato dividendo, il dato che interessa da più vicino gli azionisti della società in questione, è stato rivisto al ribasso di ben 8,7 punti percentuali, con un nuovo ammontare di 0,06 euro.
Telecom Italia, a ruba il bond quinquennale per istituzionali
È tempo di crisi un po’ per tutti nel nostro paese e anche Telecom Italia si deve adeguare a questa situazione difficile: non deve stupire più di tanto, quindi, se una delle principali compagnie telefoniche del nostro paese ha provveduto a emettere un nuovo titolo obbligazionario, operazione che ha beneficiato di un importo pari a 750 milioni di euro e di un rendimento complessivo fissato al 7,15%. Le altre caratteristiche da tenere bene a mente in questo caso sono l’arco temporale, con la scadenza a sei anni e il termine ultimo che si avrà il 20 gennaio del 2017, oltre al pricing finale, vale a dire 99,4 euro. L’intera quotazione è stata curata nel dettaglio da diversi istituti di credito, tra cui si possono ricordare Bnp Paribas, Deutsche Bank, Citigroup e Mediobanca, un pool bancario di sicuro rilievo.
Telecom Italia, la crisi impone la riduzione del dividendo
Dividendo ridotto e andamento altalenante in Borsa; non si può certo dire che gli azionisti di Telecom Italia siano al massimo della loro felicità in questo momento, comunque bisogna sottolineare che le perdite iniziali del titolo nelle ultime contrattazioni sono state poi compensate da altri guadagni, anche se non della stessa consistenza di quelli della giornata di ieri. In effetti, ventiquattro ore fa la chiusura era stata caratterizzata da un rialzo di 1,58 punti percentuali, un risultato piuttosto importante, anche perché ottenuto in una giornata decisamente negativa per l’indice di riferimento, il Ftse Mib. La chiusura odierna, invece, si è attestata su un guadagno di poco più di un punto percentuale e su una quotazione complessiva pari a 84 centesimi di euro. Decisamente influente in questo caso è stato il declassamento dell’outlook della società da parte di Standard & Poor’s (si è passati da una valutazione stabile a una negativa), visto che il debito non potrà essere ridimensionato in termini soddisfacenti nel corso dei prossimi anni.
Telecom Italia: Matrix S.p.A., via libera a scissione parziale
Giovedì scorso, 7 luglio del 2011, a Milano si è riunito il Consiglio di Amministrazione del colosso italiano delle telecomunicazioni Telecom Italia; nel corso della riunione, tra l’altro, sotto la presidenza di Franco Bernabè, il Consiglio di Amministrazione della società ha dato il via libera all’operazione di scissione parziale di una società controllata al 100%, la Matrix S.p.A.. Nel dettaglio, l’operazione prevede, a favore della società beneficiaria, Telecom Italia S.p.A. appunto, il trasferimento del ramo d’azienda “Market & Technology Captive“. In questo modo, in accordo con quanto spiega la società quotata in Borsa a Piazza Affari con un comunicato, viene completato quell’iter approvativo che è stato approvato il 5 maggio del 2011, e reso noto alla comunità finanziaria il giorno successivo; Telecom Italia stima che il processo di scissione possa concludersi entro il terzo trimestre del corrente anno.
Telecom Italia aumenta la cedola
Aumenta di 160 milioni di euro circa il monte dividendi da retrocedere agli azionisti ordinari e di risparmio di Telecom Italia. A darne notizia è stato il colosso italiano delle telecomunicazioni dopo che il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato la relazione finanziaria al 31 dicembre del 2010, caratterizzata in particolare da ricavi a livello di Gruppo cresciuti del 2,5% a 27.571 milioni di euro rispetto al 31 dicembre del 2009; l’utile netto nel periodo si è attestato a 3.121 milioni di euro con un aumento di 1.540 milioni di euro rispetto al 31 dicembre dell’anno precedente; al netto delle partite non ricorrenti i profitti del Gruppo Telecom Italia sono cresciuti anno su anno del 18,4%. Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di Telecom Italia, Franco Bernabe’, il Gruppo nel 2010, in quello che è stato un anno di grande trasformazione, ha conseguito un rilevante recupero di competitività, ha migliorato la propria struttura patrimoniale, ed ha accresciuto la propria presenza in America Latina.
Telecom Italia si aggiudica gara internazionale per rete mobile
Nell’ambito della propria espansione internazionale, il colosso italiano delle telecomunicazioni Telecom Italia si è aggiudicato una importante gara internazionale finalizzata a supportare, nello sviluppo della rete mobile, l’operatore indonesiano Telkomsel nell’ambito della realizzazione del Piano Tecnologico 2011-2015. A darne notizia è stata la stessa Telecom Italia nel sottolineare come Telkomsel sia non solo il principale operatore mobile indonesiano, ma anche il settimo su scala mondiale con 90 milioni di clienti di clienti circa; alla gara, in accordo con quanto recita una nota ufficiale emessa da Telecom Italia, hanno partecipato con Detecon il colosso Deutsche Telekom, e con Sofrecom l’operatore transalpino France Telecom. Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di Telecom Italia, Franco Bernabè, la gara vinta costituisce un importante riconoscimento per quel che riguarda la capacità di Telecom Italia di governo della tecnologia, ma anche per gettare, attraverso la valorizzazione del know-how della società italiana nei mercati emergenti, le basi per una nuova nonché interessante forma e fase di espansione e di presenza internazionale del Gruppo.
Telecom Italia Media partecipa all’aumento di capitale di Dahlia
Nella giornata di ieri, martedì 24 agosto 2010, la società quotata in Borsa a Piazza Affari Telecom Italia Media S.p.A., controllata dal colosso italiano delle telecomunicazioni Telecom Italia, ha reso noto d’aver perfezionato un accordo finalizzato al rafforzamento finanziario di Dahlia TV, la televisione che è nata nel marzo del 2009, e che trasmette sulla piattaforma del digitale terrestre. Telecom Italia Media, infatti, possiede in Dahlia TV una partecipazione di minoranza che in questo modo la società intende valorizzare anche in virtù del fatto che Dahlia TV per Telecom Italia Media S.p.A. risulta essere il miglior cliente di TI Media Broadcasting per quel che riguarda l’affitto della capacità trasmissiva digitale. Nell’ambito di un’operazione di aumento di capitale per Dahlia per complessivi 51,4 milioni di euro, Telecom Italia Media con un comunicato ufficiale ha reso noto alla comunità finanziaria di voler partecipare con un importo pari a 3 milioni di euro come partecipazione ordinaria, mentre altri 14,4 milioni di euro riguardano la sottoscrizione di azioni privilegiate, convertibili e riscattabili con dei diritti sociali limitati, ovverosia la sottoscrizione di uno strumento finanziario ibrido.