Con 294 mila euro nel 2010, Terna S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel nostro Paese nel dispacciamento dell’energia sulla rete elettrica nazionale, è prima per il maggiore valore aggiunto per dipendente. Il dato emerge dal Rapporto annuale Mediobanca R&S, con Terna S.p.A. che da tale fronte ha battuto colossi del calibro di Eni S.p.A. ed Enel S.p.A. che hanno un valore aggiunto per dipendente pari, rispettivamente, a 287 mila e 203 mila euro. Considerando invece il valore di Borsa, negli ultimi cinque anni la numero uno di Piazza Affari è stata Fiat-Exor con a ruota la Danieli, il leader dei soft-drink Davide Campari, e poi a seguire proprio Terna, e poi Tod’s e Recordati.
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Terna: risultati H1 2011 superiori alle attese
Si è chiuso con buoni risultati, nonché superiori alle attese, il primo semestre 2011 di Terna S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel dispacciamento dell’energia elettrica sulla rete nazionale. Nel dettaglio, il giro d’affari nei sei mesi è cresciuto del 4,4% a 796,2 milioni di euro rispetto ai 762,6 milioni di euro conseguiti nello stesso periodo dell’anno 2010. Luce verde anche per l’Ebitda, cresciuto nel periodo del 6,8% a 608,4 milioni di euro, mentre l’Ebit è balzato del 4,7% a 415,7 milioni di euro. L’utile netto di Gruppo, includendo i risultati delle attività cessate di Terna S.p.A., si è attestato a 329,2 milioni di euro, mentre l’utile netto delle attività continuative è cresciuto dello 0,8% a 236,2 milioni di euro rispetto ai 234,3 milioni di euro del primo semestre del 2010. Ampia è stata la crescita nel periodo degli investimenti in attività tradizionali con un +16,1% a 543,1 milioni di euro rispetto ai 467,7 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno.
Terna: Luigi Roth confermato alla Presidenza
Luigi Roth è stato confermato alla Presidenza del Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel nostro Paese nel dispacciamento dell’energia elettrica. Questo è quanto ha reso noto venerdì scorso, 13 maggio 2011, proprio Terna S.p.A. in concomitanza con l’approvazione del Bilancio 2010 da parte dell’Assemblea degli Azionisti che, inoltre, ha deliberato per il pagamento del dividendo proposto nelle scorse settimane dal Consiglio di Amministrazione. Nel dettaglio, la cedola è pari a 0,21 euro per azione Terna S.p.A. posseduta; essendo stati già pagati, a valere sull’esercizio 201o, 0,08 euro nello scorso mese di novembre agli azionisti, a titolo di acconto, il dividendo 2010 a saldo di Terna S.p.A. ammonta quindi a 0,13 euro per azione con messa in pagamento in data 23 giugno e stacco cedola fissato per lunedì 20 giugno del 2011.
Terna: rinnovo CdA, depositate le liste
E’ stata convocata per il 12 e 13 maggio del 2011, in prima e seconda convocazione ordinaria e straordinaria, rispettivamente, l’Assemblea degli Azionisti di Terna; ed occorrendo, per il giorno 14 maggio 2011 è stata convocata l’Assemblea in terza convocazione straordinaria. In vista di quest’appuntamento la Cdp, Cassa Depositi e Prestiti, in forza al 29,858% del capitale sociale di Terna posseduto, ha provveduto a depositare le liste di candidati per le nomine e per il rinnovo sia del Consiglio di Amministrazione, sia del Collegio Sindacale. A darne notizia con un comunicato ufficiale, venerdì scorso, 15 aprile 2011, è stata proprio Terna nel precisare che la lista di candidati per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione è la seguente: Luigi Piergiuseppe Ferdinando Roth, candidato Presidente; Flavio Cattaneo, Andrea Camporese, Paolo Dal Pino, Matteo Del Fante e Michele Polo. La lista di candidati per il rinnovo del Collegio Sindacale presentata dalla Cdp è invece la seguente: Alberto Luigi Gusmeroli e Lorenzo Pozza, in qualità di Sindaci effettivi, e Flavio Pizzini, candidato a Sindaco supplente.
Obbligazioni: Terna, emissione decennale da 1,25 miliardi
Al fine di andare a finanziare, così come indicati nel Piano Industriale, i progetti per lo sviluppo della rete elettrica, Terna, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed operante nel dispacciamento dell’energia, ha reso noto nella giornata di ieri, martedì 8 marzo 2011, d’aver concluso con un grande successo un’emissione obbligazionaria avente un controvalore pari a ben 1,25 miliardi di euro. Il Bond, destinato non alla clientela retail, ma agli investitori istituzionali, è stato collocato da un sindacato di banche che ha chiuso l’operazione con successo nella stessa giornata. In qualità di joint-lead managers e di joint-bookrunners, gli Istituti che hanno composto il sindacato di banche sono stati WestLB AG, Banca Akros, UniCredit Bank AG, Natixis ed MPS Capital Services. I titoli emessi, che hanno una scadenza pari a dieci anni, e che pagano una cedola annuale, saranno quotati, e quindi negoziabili, presso la Borsa del Lussemburgo, e sono stati prezzati rispetto al tasso di riferimento, il corrispondente midswap, con uno spread pari a 130 punti base.
Terna conferma politica dividendi
Prendendo come anno di riferimento il 2008, Terna, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel dispacciamento dell’energia elettrica sulla rete nazionale, ha confermato la propria politica di dividendi agli azionisti consistente nella crescita, anno su anno, pari al 4%. Questo dopo che il Consiglio di Amministrazione della società si è riunito sia per l’esame dei dati preliminari consolidati dell’esercizio 2010, sia per la presentazione del Piano Strategico 2011-2015 che, tra l’altro, prevede nuovi investimenti sulla rete di trasporto unitamente ad una nuova focalizzazione sulle attività non tradizionali. Nel dettaglio, nonostante la congiuntura ancora non favorevole, Terna S.p.A. ha chiuso il 2010 con tutti gli indicatori economici e finanziari che, con una crescita in doppia cifra, si sono attestati ai massimi dall’IPO. In particolare, anno su anno l’Ebitda di Terna S.p.A. è balzato nel 2010 del 17% a fronte di investimenti nella rete saliti del 30% a 1,2 miliardi di euro unitamente ad investimenti nelle rinnovabili, ed in particolare nel fotovoltaico.
Terna: Italia-Montenegro, via libera al ponte elettrico
Terna, società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari, ed operante nel dispacciamento dell’energia elettrica, ha reso noto nella giornata di ieri, martedì 23 novembre 2010, d’aver siglato l’accordo definitivo grazie al quale potrà partire la fase di sviluppo del primo “ponte elettrico” con l’area dei Balcani; trattasi infatti di un accordo finalizzato a realizzare tra l’Italia ed il Montenegro l’interconnessione elettrica nell’ambito di un percorso di cooperazione industriale iniziato negli anni scorsi. L’accordo definitivo è stato sottoscritto ieri, in presenza di Paolo Romani, Ministro dello Sviluppo Economico, con la “CGES”, CrnoGorski Elektroprenosni Sistem AD, che è un operatore di trasmissione locale, e con lo Stato del Montenegro che a sua volta è il socio di maggioranza di “CGES“. Le intese a livello intergovernativo, in accordo con quanto mette in risalto Terna con un comunicato ufficiale, sono iniziate nel dicembre del 2007 quando al Ministero dello Sviluppo Economico c’era l’attuale leader del PD Bersani.
Terna: ricavi a +15,1% nei primi nove mesi
Luce verde nei primi nove mesi del 2010 per i principali indicatori economici e finanziari del Gruppo Terna, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed operante nel nostro Paese nel dispacciamento dell’energia elettrica. Nel dettaglio Terna, in accordo con i dati esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione della società, ha chiuso il periodo gennaio-settembre 2010 con un aumento dei ricavi del 15,1% a 1.166,2 milioni di euro a fronte di un Ebitda balzato del 16,4% a 888,8 milioni di euro; stesso incremento, pari proprio al 16,4%, anche per l’Ebit che al 30 settembre 2010 si è attestato a 628,8 milioni di euro rispetto ai 540,4 milioni di euro dei primi nove mesi dello scorso anno. Come diretta conseguenza l’utile netto delle attività continuative di Terna è balzato al termine dei nove mesi a 372,2 milioni di euro rispetto ai 281,1 milioni dello scorso anno. Forte, con un +54%, è stata anche la crescita degli investimenti complessivi, che sono passati dai 570,8 milioni al 30 settembre 2009 ai 879,3 milioni di euro al 30 settembre 2010; in accordo con una nota ufficiale emessa da Terna, 766,9 milioni di euro di questi investimenti sono stati destinati allo sviluppo della rete.
Terna: acconto dividendo 2010 approvato dal CdA
Terna: utile netto semestrale di Gruppo in forte crescita
Terna nei primi sei mesi di quest’anno ha conseguito un utile netto di Gruppo in crescita del 26,9% a 233,5 milioni di euro a fronte di ricavi in crescita del 13,9% a 760,8 milioni di euro, ed una ulteriore accelerazione degli investimenti con un +29,7%. Sono questi alcuni dei dati semestrali salienti che il Consiglio di Amministrazione di Terna ha approvato relativamente ad un business che nei sei mesi, in accordo con quanto recita una nota emessa dalla società, ha portato ad un risparmio per il sistema elettrico in virtù della maggiore efficienza dei servizi di dispacciamento. Nel periodo, inoltre, è stato ampliato a 150 MW di potenza il target per il Progetto Suntergrid, mentre tornando agli indicatori economici nei sei mesi l’Ebit è cresciuto del 9,2% a 396,3 milioni di euro, e l’Ebitda a 568,8 milioni di euro con un robusto +12,2%.
Terna: utile netto 2009 in forte rialzo
Nell’anno della crisi dell’economia reale, con la forte caduta del prodotto interno lordo italiano, la società Terna ha archiviato invece il 2009 con risultati positivi su tutta la linea, a partire dall’utile netto di Gruppo che, comprendendo anche l’impatto positivo legato alla cessione della controllata in Brasile, Terna Participações, è balzato del 135,5% a 771 milioni di euro rispetto all’utile netto di Gruppo di 300,5 milioni di euro conseguito nel 2008. A darne notizia è la società italiana che si occupa nel nostro Paese del dispacciamento dell’energia elettrica, sottolineando altresì come escludendo i proventi della cessione degli asset brasiliani, l’utile netto di Gruppo sia comunque cresciuto del 17,8% a 354 milioni di euro; semaforo verde anche per i ricavi, saliti nell’esercizio 2009 a 1,36 miliardi di euro con un incremento del 13,8%.
Terna: dividendi, confermata crescita annua del 4%
Terna ha confermato la propria politica dei dividendi che, prendendo a riferimento l’anno 2008, si stima possano crescere annualmente al ritmo del 4% attraverso un’erogazione articolata nella consueta formula dell’acconto e poi a saldo alla chiusura ed all’approvazione del bilancio d’esercizio annuale. Inoltre, la società che si occupa del dispacciamento dell’energia elettrica nel nostro Paese ha confermato, in linea con quanto già reso noto alla comunità finanziaria nello scorso mese di novembre, che i proventi relativi alla vendita delle attività brasiliane Terna Participações, corrispondenti all’incirca a 150 milioni di euro, saranno destinati fino al 2012 alla politica di rafforzamento ed integrazione delle cedole da retrocedere agli azionisti. Questo, in sintesi, è quanto reso noto da Terna in materia di politica di dividendi in concomitanza con la presentazione del Piano Strategico 2010-2014, caratterizzato da una crescita del 26%, a 900 milioni di euro in più, degli investimenti da destinare, rispetto al precedente piano, al business regolamentato.