Spread Btp-Bund ancora sui massimi in chiusura di ottava

Mentre il mercato azionario si prepara ad un close negativo (che per assurdo lascia segnali positivi per lunedì prossimo sui grafici che seguono i cicli di mercato) il differenziale Btp-Bund torna sui massimi, proprio nella giornata in cui il Premier italiano minimizza ancora una volta i problemi del suo Paese.

I pessimisti non sono mai stati più convinti che abbiamo “passato il segno”, nel senso che siamo ad un punto di non ritorno in cui anche se le cose da oggi dovessero andare bene (con un ritorno dell’azionario verso l’alto) le cose non si sistemeranno ed il rischio “Italiano” resterà elevatissimo.

Lo spread arrivato a 450 per la seconda volta in pochi giorni dimostra che questa è la direzione da seguire e probabilmente siamo vicini ad un valore ideale di differenziale che è nettamente superiore a qualsiasi previsione fatta pochi mesi fa’, quando il differenziale sembrava alto a 250 punti.

Differenziale Btp-Bund: perchè non scende con l’azionario positivo?

O per meglio dire, perchè non c’è una correlazione equilibrata tra salite e discese dello spread Btp-Bund? La giornata di oggi sul mercato azionario è decisamente positiva; il rialzo in corso stà andando a coprire la finestra di prezzo lasciata aperta dal gap-down di Lunedì scorso, così come si prevedeva subito dopo il close rosso di inizio settimana.

Se il mercato stesse però virando in positivo nel medio periodo, preparando rialzi importanti ed inversioni di lungo, allora il differenziale dovrebbe scendere in corrispondenza della salita sull’azionario ed invece rimane praticamente stabile (dopo il top assoluto di Martedì a 455 circa) scendendo di una ventina di punti.

Le alternative quindi per spiegare la tenuta dello spread sono due; la prima, più ottimistica, è che in base agli ultimi rating questo è il valore giusto e l’azionario potrà salire seguendo l’Europa e prendendo atto che lo spread è al suo livello ottimale per il momento e potrà scendere solo in futuro. La seconda spiegazione è semplicemente che l’azionario sta chiudendo un gap-down prima di ricominciare a scendere, portando lo spread verso nuovo massimi perchè è li che deve arrivare visto che il rischio italiano, nonostante tutto, potrebbe essere ancora sottovalutato.

Titoli di Stato: Btp oltre il 6%, spread Bund sui massimi

Giornata di altissima tensione su tutti i fronti; l’intervento del Giappone durante la notte per stabilizzare il cambio della sua moneta sembra essere andato a buon fine anche se le conseguenze a medio periodo restano incerte e ci si prepara a nuove manovre. All’apertura del mercato Europeo la debolezza è palpabile ed all’Italia arriva il colpo di grazia dei titoli di stato a far affondare il listino preparando un close negativo per la prima della nuova ottava.

I rendimenti dei BTP schizzano oltre il 6% sfiorando il 6.20% mentre lo spread con il Bund sorpassa ancora 400 portandosi a 410; sembra ormai inevitabile che il differenziale sia destinato ad aumentare per arrivare a 450 punti dove poi stabilizzarsi, portando il rischio Italiano a livelli decisamente alti per un Paese come il nostro.

Titoli di Stato: emissioni direttamente in asta sul Mot

Grandi novità sulle emissioni dei titoli di Stato; è allo studio, secondo il comunicato stampa appena diffuso dal Ministero dell’Economia e del Tesoro, l’idea di emettere i titoli di Stato direttamente sul mercato dei Mot per arrivare direttamente agli investitori retail nella maniera più rapida e semplice, sfruttando il mercato telematico e le piattaforme di trading offerte dagli intermediari abilitati.

La prenotazione in filiale dei titoli di Stato è un’usanza italiana di vecchia data, quasi un rito quello di recarsi a parlare con l’operatore di fiducia per prenotare titoli del debito pubblico che l’intermediario si occuperà poi di far avere al cliente. L’arrivo delle nuove tecnologie ha svuotato i “pit” dei trading floor già da tempo nelle borse “minori” ed ora potrebbe fermare la “migrazione” verso le filiali per prenotare quello che sono un classico del risparmio italiano insieme ai Buoni Fruttiferi postali.

Titoli di Stato: nuove aste di Bot e CTZ del 26 Ottobre 2011

Arrivano le comunicazioni per le aste della seconda metà del mese di Ottobre, ed in particolare i primi due comunicati stampa pubblicati ieri nella tarda giornata descrivono l’emissione di Bot e Ctz in attesa in asta per il 26 Ottobre prossimo.

Massima attenzione sicuramente ai Bot Semestrali, con scadenza quindi il 30/04/2012 (182 giorni) ed importo di 8500 milioni di euro che vanno a sostituire gli 8525 milioni di euro di Bot a scadenza il 31 Ottobre prossimo; come sempre l’importo minimo sottoscrivibile è di mille euro ed anche questa volta i rendimenti dei semestrali saranno sotto il mirino non solo di Piazza Affari ma anche di tutta l’Europa, visto che dopo lo spread Btp-Bund il rendimento dei Bot è il secondo indice di misura del rischio italiano. Nonostante il periodo per questa seconda emissione di Ottobre si prevede una domanda sostenuta anche se non ci sono troppi elementi a favore se non il fatto che il rischio italiano è più pubblicizzato che altro e non troppo diverso dagli altri stati dell’Eurozona senza tener conto della Grecia che fa’ caso a parte.

Spread Btp-Bund: stabille sotto a 360?

Ancora massima allerta sui titoli di Stato: lo spread Btp-Bund, protagonista degli ultimi mesi in Europa, torna sotto a quota 350 sfiorando 340 dopo una serie di top relativi che da un punto di vista tecnico indicano una forte difficoltà nel salire sopra a quota 400. Una buona notizia quindi, se non fosse che i fondamentali ancora non sono tali da garantire discese nell’immediato futuro.

Il Securities Market Programme ha contribuito nella scorsa ottava all’acquisto di titoli del debito nell’Eurozona per 163 miliardi di euro. Questo è il motivo di breve periodo che sostiene il sentiment legato ai paesi Europei, mentre qualsiasi proposta dell’Eurotower non riesce a trovare i consensi per essere messa in pratica con sicurezza. La reazione immediata dell’intervento è, come sempre, un alleggerimento della tensione sugli spread con il Bund tedesco che per durare necessita probabilmente di altri acquisti da parte della Banca Centrare di cui sentiremo parlare presto. 

Titoli di Stato: nuovi BTP in asta il 13 Ottobre

Arriva anche la seconda comunicazione attesa per la giornata di oggi; nuova emissione di Buoni del Tesoro Poliennali e per la precisione si tratta di quattro diversi prestiti che verranno messi in asta il 13 Ottobre 2011 con regolamento al 17 Ottobre prossimo.

Primo della lista l’ISIN IT0004761950 con decorrenza 15 settembre 2011 e scadenza 15 Settembre 2015 e tasso di interesse annuo lordo al 4.75%. Nel comunicato stampa ufficiale, il Ministero dell’Economia e delle Finanze specifica poi le caratteristiche degli altri tre prestiti non più in corso di emissione; il primo con decorrenza il 1° febbraio 2008 e scadenza 1° agosto 2018 con tasso di interesse annuo lordo al 4.50% ha ISIN IT0004361041, il secondo con ISIN IT0004695075 con decorrenza il primo marzo 2011 e scadenza 1° settembre 2021 a tasso di interesse 4.75% ed il terzo con decorrenza 1° marzo 2009, scadenza 1° marzo 2025 e tasso di interesse al 5%, identificabile univocamente con l’ISIN IT0004513641.

Le caratteristiche dell’asta sono le medesime in vigore anche per le precedenti aste dei Buoni del Tesoro Poliennali, come l’importo minimo di sottoscrizione pari a mille euro.

Titoli di Stato: Bot in asta l’11 Ottobre 2011

Puntuale è arrivata la comunicazione ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulla prima emissione del mese di Ottobre 2011 di titoli di Stato; viene disposta, secondo il comunicato stampa ufficiale, l‘asta di Buoni Ordinari del Tesoro per l’11 Ottobre 2011 per un importo di 7.000 milioni di euro con regolamento al 14 del mese corrente.

L’emissione ha scadenza annuale (15/10/2012) e la durata è di precisamente 367 giorni. Nella stessa giornata verranno inoltre “piazzati” 2.500 milioni di euro di Bot con scadenza al 27 Dicembre 2012 per una durata complessiva di 74 giorni e stessa data di regolamento dei Bot annuali.

I rendimenti alle stelle tengono lontani gli investitori più cauti (visto che oltre ai rendimenti sono saliti anche i rischi percepiti collegati ai titoli del debito) che invece riversano i capitali altrove scegliendo di diversificare maggiormente il porafoglio includendo sopratutto titoli esteri di paesi fuori dall’area Euro; la zona sotto la Bce infatti sta vacillando pericolosamente dal punto di vista finanziario e non si tratta solo di Grecia, Spagna e Italia ma dell’intero sistema che si sta dimostrando inefficiente ed inadeguato a gestire una recessione ormai alle porte.

Titoli di Stato: leggera discesa per il differenziale Btp-Bund

La giornata di contrattazioni volge al termine e Piazza Affari conclude una giornata anonima che non lascia il segno e fa’ da spartiacque tra un movimento (quello dei giorni precedenti) ed il prossimo (atteso al massimo entro Venerdì) lasciando sul grafico i livelli operativi che stringono il prezzo; la resistenza a 14900 punti ed il supporto a 14550 definiscono il range di interesse che verrà monitorato da domani in poi, sperando che il close di Wall Street non costringa ad un gap in apertura domani mattina.

Proprio il Dow Jones, a dispetto della situazione attuale che lo vede prossimo alla parità, è quello che nei giorni precedenti ha dato più segnali di forza; in Europa in effetti pesano molto le situazioni di Grecia e Italia (ma non solo) e proprio quest’ultima tiene il con il fiato sospeso un buon numero di investitori per l’andamento dello spread tra Btp e Bund; questi nella giornata di oggi si è assestato a 363 punti, in leggero calo rispetto a ieri e ormai distante dal doppio massimo ormai disegnato in zona 400. Un terzo tentativo di rialzo supererà probabilmente questa soglia ormai riconosciuta come il punto di rottura oltre il quale la fiducia subirà un ridimensionamento notevole e pericoloso.

Titoli di Stato: Btp e CCTeu in asta il 29 Settembre

Nuova asta di medio lungo termine del Ministero dell’Economia e delle Finanze; la seconda asta di questa categoria per il mese di Settembre è stata annunciata dal Tesoro con i soliti 2 comunicati stampa, diffusi rispettivamente il 22 ed il 26 Settembre e di cui riportiamo tutti i dettagli di seguito.

L’emissione di Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi (CCTeu) con decorrenza il 15 Giugno 2010 e scadenza 15 Dicembre 2015 è identificata con l’ISIN IT0004620305 e nello specifico il tasso di interesse semestrale lordo è il dasso Euribor maggiorato dello 0.80%. L’ammontare dell’emissione è compreso tra 500 milioni e 1000 milioni di euro. La cedola semestrale in corso con scadenza 15 dicembre 2011 è all’1.291%.

Nell’asta del 29 Settembre ci saranno i Buoni del tesoro Poliennali con decorrenza 1° luglio 2011 e scadenza 1° luglio 2014 e tasso di interesse annuo lordo al 4.25%. L’ISIN per riconoscerli è IT0004750409 e l’ammontare nominale dell’emissione va’ da un minimo di 2500 milioni ad un massimo di 3500 milioni di euro.

I BTP con scadenza 1° marzo 2022 e decorrenza 1° settembre 2011 hanno invece un tasso di interesse annuo lordo del 5% ed ISIN IT0004759673 e l’emissione sarà compresa da un minimo di 1500 milioni ad un massimo di 2500 milioni di euro di valore nominale.

Titoli di Stato: nuova asta BTP€i del 28 Settembre

Arriva l’asta di BTP€i del mese di Settembre 2011 a completare le emissioni di titoli di Stato per questo mese; il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto per il 28 Settembre 2011 l’emissione di Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’Inflazione dell’Area Euro con regolamento previsto il 30 Settembre 2011.

Nello specifico i BTP€i decennali che vengono emessi sono contrassegnati dall’ISIN IT0004380546 ed hanno decorrenza 15 Marzo 2008 e scadenza prevista il 15 Settembre 2019.

Nella comunicazione del MEF viene anche specificato che i BTP€i hanno un tasso di interesse reale del 2.35% annuo pagabile semestralmente. L’ammontare nominale dell’emissione va’ da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 750 milioni di euro.

Gli investitori privati possono prenotare i BTP entro il 27 Settembre 2011 mentre gli intermediari comunicheranno le offerte attraverso la Rete Nazionale Interbancaria il giorno successivo entro le 11:00.

Titoli di Stato: nuova emissione CTZ del 27 Settembre 2011

La seconda nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze emessa nella giornata del 22 Settembre 2011 riguarda l’asta dei certificati di credito del Tesoro “zero coupon” (CTZ). Nello specifico, i certificati messi all’asta il 30 Settembre 2011 sono di 3.500 milioni di euro di importo nominale con scadenza prevista al 30 Settembre 2013.

Come per gli altri titoli di Stato è possibile prenotare l’oggetto dell’emissione per importi di mille euro o superiori presso gli intermediari finanziari abilitati. Il pubblico e gli investitori potranno fare le prenotazioni entro il 26 Settembre 2011 mentre il regolamento avverrà il 30 Settembre 2011.

I CTZ, che come sempre vengono emessi lo stesso giorno dei Bot dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono titoli a sconto che rimborsano alla pari, pertanto l’interesse è calcolato sulla differenza tra il prezzo di sottoscrizione all’emissione e quello di rimborso. La durata è sempre di 2 anni e dopo l’emissione i titoli potranno essere scambiati sul segmento di Borsa Italiana dedicato (MOT) per quantitativi limitati (ma sempre di minimo 1000 euro). La negoziazione all’ingrosso viene invece effettuata sull’MTS ma per importi non inferiori ai 2.5 milioni di euro.

Titoli di Stato: nuova asta di Bot Semestrali del 27 Settembre 2011

Arriva la comunicazione per la seconda asta di Bot del mese di Settembre 2011; il Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso un comunicato stampa di qualche minuti fa’ rende noto che l’asta è prevista per il 27 Settembre ed il regolamento sarà il 30 Settembre. Nello specifico verranno emessi Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza al 30.03.2012 (quindi semestrale a 182 giorni) per un importo di 8.000 milioni di euro.

Sempre nello stesso giorno, continua la nota, viene disposta un’asta con regolamento il 30 Settembre 2011 per l’emissione di una seconda tranche di Bot con scadenza il 15 Dicembre dell’anno corrente per un importo di 3.000 milioni di euro.

Come di consueto la sottoscrizione da parte degli investitori e dei risparmiatori è da presentare entro le ore 11:00 del 27 Settembre agli intermediari abilitati a partecipare all’asta. Ogni offerta dovrà essere di minimo mille euro.

Nella nota il Ministero aggiorna anche sulla circolazione di Bot al 15 Settembre 2011 che, si legge, era pari a 139.461.896 milioni di euro di cui 4.000 milioni di euro a scadenza trimestrale, 50.335 milioni di euro a scadenza semestrale e 85.126.896 milioni di euro di Bot con scadenza annuale.

Titoli di Stato: scende lo spread Btp-Bund ma resta alta la tensione

Che il mercato si appresti a concludere la prima ottava veramente positiva da diverso tempo a questa parte è sicuramente una buona notizia, ma il recupero messo a segno dal mercato Italiano sembra non bastare a calmare le acque sui titoli di Stato italiani; lo spread Btp-Bund si attesta intorno a 360 punti nella giornata di oggi e la discesa avuta dal double top vicino a quota 400 è praticamente irrilevante se si considera il ritracciamento avuto sull’azionario come metro di misura.

Le condizioni per la discesa dello spread sono ben altre: la messa in discussione dell’intero settore bancario europeo con anche la Francia sotto il mirino delle agenzie di rating si ripercuote anche sulla stabilità finanziaria dei singoli stati che continuano ad avere rendimenti sopra la media e rischi troppo alti per trattarsi di paesi industrializzati con un passato piuttosto solido.

Il doppio massimo sul differenziale è sicuramente un buon segnale per i “tecnici” che seguono i grafici di borsa, ma non dice nulla invece a chi si occupa di fondamentali; questi appunto secondo il quadro generale continuano ad essere pessimisti e prevedono un consolidamento del differenziale proprio in area 400 o appena sotto, nella migliore delle ipotesi.