I contratti futures sulla gomma hanno fatto registrare oggi a Tokyo il primo ribasso degli ultimi tre giorni: in effetti, questa performance negativa è stata provocata dal ritmo non proprio esaltante del settore manifatturiero cinese, la cui espansione è stata la più lenta da quattro mesi a questa parte (vedi anche Le elezioni giapponesi fanno volare i futures sulla gomma). L’ex Impero Celeste rappresenta il maggior consumatore al mondo di questa commodity, dunque si può ben capire la correlazione tra i due eventi.
Tokyo Commodity Exchange
Le elezioni giapponesi fanno volare i futures sulla gomma
La gomma ha messo a segno il suo rialzo più consistente degli ultimi sette mesi: la performance positiva è stata resa positiva dalle aspettative che riguardano gli stimoli economici a seguito delle recenti elezioni in Giappone, con un maggiore ottimismo per quel che concerne l’aumento delle importazioni da parte della Cina (i dazi sono stati ridotti e bisogna ricordare che tra i due paesi non corre buon sangue). L’ultima volta che si è parlato di questa commodity le notizie non erano state molto positive, con un venerdì negativo per i futures sulla gomma verso la fine del mese di ottobre. Una situazione simile a quella di queste ore, invece, si era registrata a maggio, con i futures sulla gomma in rialzo grazie alla crescita cinese.
Venerdì negativo per i futures sulla gomma
La gomma è stata protagonista ieri di un declino che ha compensato il primo ricavo settimanale della commodity: in particolare, stanno crescendo le preoccupazioni relative al rallentamento delle economie globali e alle conseguenze di questo evento sulla domanda della materia prima. Entrando maggiormente nel dettaglio, occorre sottolineare come i contratti futures relativi alle spedizioni di marzo sono calati di un punto percentuale, attestandosi a quota 257,7 yen il chilogrammo (3,224 dollari la tonnellata per la precisione) presso il Tokyo Commodity Exchange.
Futures sulla gomma in rialzo a Tokyo
Il 2012 degli investimenti finanziari nella gomma è stato a dir poco altalenante: a inizio anno, ad esempio, i futures sulla gomma erano in calo a Tokyo, ma i mesi successivi furono di un altro tenore, grazie alla crescita cinese. Le ultime contrattazioni sono state improntate al rialzo, con il livello raggiunto ieri che è il più alto in assoluto da quattro mesi a questa parte. Le perdite annuali sono state quindi compensate in parte, dopo che i maggiori produttori mondiali hanno cominciato a tagliare le esportazioni come non accadeva dal 2009, riducendo di conseguenza le scorte totali.
Futures sulla gomma in rialzo grazie alla crescita cinese
La gomma è riuscita a guadagnare il suo livello massimo degli ultimi quattro mesi: la commodity in questione ha beneficiato soprattutto dell’ottimismo relativo alla Cina, visto che l’ex Impero Celeste dovrebbe ulteriormente potenziare la propria crescita economica, migliorando al tempo stesso la domanda di diversi beni. Entrando maggiormente nel dettaglio, i contratti futures in questione, più precisamente le spedizioni del prossimo mese di ottobre sono cresciute di oltre 3,7 punti percentuali, il rialzo più consistente dallo scorso 17 gennaio. In questo modo, il valore complessivo si è attestato attorno ai 280 yen il chilogrammo (3,531 dollari la tonnellata se si vuole effettuare un raffronto) presso il Tokyo Commodity Exchange, dopo aver toccato i 278,7 yen.
Futures sulla gomma in calo a Tokyo
La gomma ha subito un declino piuttosto evidente nel corso delle sue ultime contrattazioni, vanificando il proprio guadagno settimanale: questa inversione di tendenza può essere facilmente spiegata con l’inattesa caduta relativa alla produzione americana, la conseguenza diretta dell’importante ripresa dell’economia a stelle e strisce. Nello specifico, il contratto future relativo alle spedizioni di luglio è stato quotato a 316,4 yen il chilogrammo (4,105 dollari la tonnellata) presso il Tokyo Commodity Exchange. Si tratta dello strumento finanziario più attivo in questo senso, il quale ha fatto registrare un incremento di 0,6 punti percentuali nel corso di questa settimana e del 20% dall’inizio dell’anno.
Futures: gomma in rialzo al Tokyo Commodity Exchange
La gomma è stata la grande protagonista in positivo delle ultime contrattazioni del Tokyo Commodity Exchange: il rialzo fatto registrare dai relativi contratti futures era infatti atteso da ben sei mesi ed è stato sicuramente favorito dalle nuove aspettative che si nutrono nei confronti dell’Unione Europea e dei vari debiti sovrani. Nel dettaglio, le spedizioni del prossimo mese di febbraio hanno subito un rialzo di quasi sette punti percentuali, il maggiore dal 18 marzo scorso, prima di chiudere la seduta a quota 318,4 yen il chilogrammo (il che equivale anche a 4,170 dollari la tonnellata). Il contratto che invece osserva da vicino le spedizioni di marzo è salito fino a 325 yen, a conferma di ottime performance da tutti i punti di vista.
Contratti futures: gomma in forte calo a Tokyo
La gomma ha vissuto un’ultima giornata di contrattazioni davvero negativa: i futures relativi alla commodity sono infatti calati in maniera consistente dopo essere aumentati fino a uno dei loro livelli massimi. La spiegazione per un andamento così altalenante è semplice, visto che tali strumenti finanziari sono stati influenzati dal rafforzamento dello yen, il quale ha ridotto sensibilmente l’appeal dei contratti denominati in valuta giapponese. Le spedizioni di settembre hanno ceduto 1,3 punti percentuali, attestandosi a quota 420,5 yen per ogni chilogrammo, bruciando di fatto il guadagno precedente (+2,8%) presso il Tokyo Commodity Exchange. Il record che si accennava in precedenza è stato invece raggiunto pochi giorni fa (+5,3%). Secondo gli analisti asiatici, questo fatto deve essere esaminato come un vero e proprio mix di fattori: in particolare, uno yen più forte vuole significare una gomma più debole, mentre la produzione di lattice è risultata bassa per tutta la stagione invernale.
Gomma: contratti futures ai minimi da più di quattro mesi
I contratti futures che osservano da vicino le performance della gomma come commodity hanno subito uno degli effetti più negativi del terremoto che ha sconvolto il Giappone: questi strumenti, infatti, sono giunti al loro livello più basso degli ultimi quattro mesi, dopo che il sisma nipponico ha causato un vero e proprio shock dal lato dell’offerta, costringendo gli impianti automobilistici a interrompere la produzione e accrescendo, al contempo, la domanda. Volendo essere più precisi, c’è da precisare che le spedizioni relative al mese di agosto, il contratto solitamente più attivo del mercato, ha perso più di tredici punti percentuali, il calo maggiore da aprile 2010, attestandosi a quota 335 yen per ogni chilogrammo nel corso delle contrattazioni dell’after-hours presso il Tokyo Commodity Exchange. Tra l’altro, questa stessa piazza finanziaria ha provveduto a espandere il limite di scambio proprio per la gomma per la seconda volta consecutiva.