Proprio ieri Nike, colosso mondiale dell’abbigliamento sportivo, ha annunciato l’emissione di titoli obbligazionari per un importo totale di un miliardo di dollari (vedi anche Il titolo Nike sale fino ai livelli del 2011). Per la multinazionale di Beaverton si tratta di un evento a dir poco storico, in quanto è la prima volta dopo ben dieci anni che fa il suo ingresso nel mercato dei bond. La vendita in questione segue di pochi giorni l’annuncio della scorsa settimana, quando l’azienda americana ha fatto sapere di voler costruire due nuovi edifici presso il suo quartier generale.
un miliardo di dollari
Deutsche Bank potrà emettere le obbligazioni di Taiwan
Deutsche Bank è riuscita a ottenere dalla banca centrale di Taiwan l’esclusiva per l’emissione di bond in valuta estera relativi all’isola di Formosa. Nel dettaglio, l’istituto di credito tedesco avrà l’opportunità di vendere un miliardo di dollari in questi strumenti finanziari (vedi anche Taiwan ha già pianificato le emissioni di bond del 2013). L’autorità monetaria in questione consentirà all’emittente teutonica di lanciare sul mercato debito denominato in yuan cinese. Deutsche Bank deve comunque ancora ottenere la necessaria approvazione da parte della Financial Supervisory Commission locale, come rivelato da alcune fonti che hanno preferito rimanere anonime.
L’Indonesia emette il suo terzo sukuk sovrano
Il governo dell’Indonesia ha deciso di mettere a disposizione il suo terzo bond islamico: questo sukuk, il cui importo complessivo per quel che concerne l’offerta è pari a un miliardo di dollari, beneficia di una scadenza classica per il tipo di strumento di cui si sta parlando, vale a dire dieci anni, anche se a voler essere davvero precisi, bisogna sottolineare che si tratta di una porzione di un programma più ampio, il cui ammontare è almeno tre volte superiore. La scelta del governo di Giacarta conferma in maniera evidente come sia utile e conveniente investire in obbligazioni asiatiche a fine 2012.
Ford lancia un bond decennale dopo oltre un anno
L’unità finanziaria di Ford Motor Company, la seconda compagnia automobilistica di tutti gli Stati Uniti, ha ottenuto ben un miliardo di dollari dalla vendita dei suoi primi bond decennali dell’ultimo anno: sono infatti passati più di 365 giorni da quando il colosso di Dearborn si è cimentato in una operazione finanziaria di questo tipo, con un prodotto che si presenta in maniera piuttosto interessante. Anzitutto, bisogna subito precisare che il debito in questione prevede un tasso del 4,25%, in modo da far conseguire agli investitori interessati un rendimento superiore di 260 punti base rispetto alla stessa scadenza prevista dal Tesoro americano.
Facebook acquisisce Instagram
La fame di Facebook è davvero insaziabile: la constatazione non deriva solamente dalla quotazione in Borsa di cui tanto si parla, ma anche dall’ultima operazione che è stata condotta in porto. In effetti, il maggior social network al mondo è riuscito ad acquisire l’applicazione per le fotografie di Instagram per circa un miliardo di dollari, importo che è costituito sia da denaro cash che da titoli azionari. Quindi, la compagnia ha deciso di focalizzarsi su questo segmento, il quale consentirà un rapporto sempre più stretto con il mondo della telefonia mobile. In effetti, non bisogna dimenticare che Instagram fa parte di un’altra compagnia di San Francisco, la Burbon Incorporated, ed è stata valutata ben cinquecento milioni di dollari la scorsa settimana.
Ipo e social network: la quotazione di Glam Media
Come se non fossero bastati Facebook e Zynga, ora è il turno di un nuovo social network per quel che concerne le offerte pubbliche iniziali del New York Stock Exchange: si tratta di Glam Media, il quale si è specializzato nel tempo in contenuti di tipo editoriale e pubblicitario, con una data imminente in relazione a questo evento, vale a dire il prossimo mese di aprile. Altri dettagli non sono però noti, tranne alcune caratteristiche dell’ipo in questione, come ad esempio il ruolo di advisor assegnato a due banche, Morgan Stanley e Goldman Sachs, oltre alla valutazione complessiva della compagnia stessa, vale a dire un miliardo di euro. Per quale motivo si sta andando in questa direzione?
Bond decennali in dollari per Dolphin Energy
Dolphin Energy, società con sede ad Abu Dhabi e con un controllo azionario da parte di Occidental Petroleum Corporation e Total Sa, ha lanciato dei bond decennali per un importo complessivo di un miliardo di dollari: il rendimento in questione è stato fissato al 5,5%, mentre la domanda si è dimostrata davvero massiccia. Gli ordinativi che fanno riferimento a questo specifico strumento finanziario, infatti, sono stati sei volte superiori all’offerta (quindi, si tratta di un ammontare pari a sei miliardi di dollari), con il mercato americano che ha rappresentato il luogo ideale per il collocamento in questione. Il prezzo finale, inoltre, è stato addirittura inferiore rispetto a quanto era stato preventivato nelle trattative iniziali, vale a dire circa 5,75 punti percentuali.
Emirates Airline conferma l’emissione di un bond miliardario
La conferma è giunta direttamente dalla stessa compagnia: l’emissione del bond da un miliardo di dollari e a marchio Emirates Airlines è stata chiusa con successo proprio nel corso della giornata di ieri. La compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti aveva inizialmente proposto una quotazione inferiore, circa cinquecento milioni di dollari, ma poi si è puntato su questo nuovo importo. Tra le altre caratteristiche peculiari del titolo obbligazionario, bisogna assolutamente ricordare la scadenza, fissata in un arco temporale di cinque anni, e il collocamento presso la Borsa britannica, il London Stock Exchange. Tutti i ricavi che verranno conseguiti in questo caso saranno poi utilizzati per scopi finanziari e societari, così come emerge dall’annuncio del vettore di Dubai: l’amministratore delegato del gruppo, Sheikh Ahmed bin Saeed Al Maktoum, è stato altrettanto chiaro, ricordando che questo lancio obbligazionario da parte di Emirates ha ricevuto una risposta più che positiva dagli investitori internazionali, a conferma della fiducia che è stata riposta, oltre che della forza economica che viene riconosciuta.
Abu Dhabi: Aabar vende bond per un miliardo di dollari
Il fondo di investimento Aabar, uno dei più attivi di Abu Dhabi, è fortemente intenzionato a quotare circa un miliardo di dollari in titoli obbligazionari: l’emissione della compagnia finanziaria andrà a riguardare, nel dettaglio, dei bond che potranno essere scambiati con azioni della casa automobilistica tedesca Daimler, di cui lo stesso fondo detiene una partecipazione del 9,1%. Come hanno annunciato i vertici aziendali, il prezzo di cambio dovrebbe essere pari a un premio del 30% da collegare poi al prezzo dell’azione Daimler. La scadenza che è stata fissata in questo caso è quella di cinque anni, in modo che i bond stessi possano “contenere” una cedola indicizzata del 3,5-4%. Gli intenti della vendita sono soprattutto di tipo corporate. Inoltre, non bisogna dimenticare che l’intera gestione dell’operazione verrà affidata a istituti di credito di primaria importanza, quali Bank of America, Morgan Stanley e Deutsche Bank.
Ibm si focalizza sulla vendita di titoli a tre anni
Titoli legati alla cedola triennale più bassa di quest’anno e un importo complessivo di un miliardo di dollari: è questa in sintesi l’offerta di Ibm Corporation, la celebre compagnia informatica americana che aveva comunque provveduto ad aumentare il proprio dividendo e il programma relativo al riacquisto di azioni. Il colosso di Armonk punterà ora su degli strumenti finanziari che beneficeranno di un ritorno economico pari all’1,25%, trentasette punti base al di sopra dei medesimi prodotti messi a disposizione dal Tesoro a stelle e strisce. La cedola in questione, inoltre, è molto simile a quella proposta di recente da Colgate-Palmolive, anche se in quel caso la cessione aveva previsto un ammontare inferiore. Big Blue intende pianificare una vendita di circa venti miliardi di dollari per quel che concerne i dividendi, mentre altri cinquanta miliardi verranno sborsati nei prossimi quattro anni in relazione alle azioni proprie, decisioni che sono emerse con chiarezza dal meeting con gli investitori di un mese e mezzo fa.
Sberbank e Credit Suisse unite da un fondo miliardario
Oao Sberbank, una delle più celebri banche di tutta la Russia, e Credit Suisse, istituto elvetico molto attivo in ambito finanziario, hanno deciso di unire le loro forze in un progetto piuttosto interessante: la collaborazione dei due gruppi è arrivata fino alla pianificazione di un fondo privato da un miliardo di dollari, il quale sarà destinato a degli investimenti in territorio russo, secondo quanto affermato dai vertici di Mosca. Il contributo in questione sarà equo e entrambe le parti forniranno una cifra pari a cento milioni di dollari per dar vita a questo prodotto finanziario, il cui avvio dovrebbe avvenire prima della fine dell’anno attualmente in corso. C’è comunque da precisare che questo specifico progetto non andrà a focalizzarsi su una industria in particolare, ma si prenderanno a riferimento i migliori settori e le opportunità più appetibili. L’intento di Sberbank è quello di attrarre il maggior numero di investimenti diretti nella vasta nazione dell’Europa orientale.
American Airlines venderà titoli senior per un miliardo di dollari
American Airlines, il terzo vettore aereo degli Stati Uniti, sta pianificando nel dettaglio la cessione di un miliardo di dollari in titoli senior: si tratta di un’operazione finanziaria piuttosto articolata che ha il compito di far fronte all’aumento del costo per proteggere il debito di Amr Corporation, un incremento dovuto in particolare ai maggiori costi del carburante. L’offerta privata in questione verrà assicurata da rotte, partenze e atterraggi e da diritti di utilizzo dello spazio nei vari terminal. Inoltre, tutte queste procedure verranno sfruttate per altri scopi aziendali, mentre la stessa Amr è fiduciosa nella garanzia degli strumenti finanziari. Secondo Guy LeBas, stratega presso la Janney Montgomery Scott di Philadelphia, l’interesse attuale per il debito corporate è molto alto, dunque ci si può attendere una buona risposta nei confronti di American Airlines.