Banche Venete, per Padoan accordo vicino senza bail in

L’accordo per salvare le banche venete sarebbe vicino e senza cadere nel tanto temuto stato di bail in. E’ il ministro dell’Economia in persona, Pier Carlo Padoan, a sottolinearlo nuovamente attraverso una nota rilasciata specificatamente allo scopo.

Unicredit raddoppia utile: crollano crediti deteriorati

Unicredit raddoppia l’utile mentre crollano i crediti deteriorati: il primo trimestre del 2017 ha benedetto l’istituto bancario con ottimi risultati, molto più elevati di quelle che erano state le stime degli analisti in tal senso. Vediamo come.

Unicredit, accordo su uscite personale

E’ stato trovato un accordo tra la dirigenza di Unicredit ed i suoi bancari sui tagli al personale in previsione della ricapitalizzazione di 13 miliardi di euro prevista a breve: 2000 assunzioni verranno “scambiate” con le 3900 uscite volontarie previste dal piano.

Disponibili 392 nuovi covered warrant di Unicredit

Quasi quattrocento covered warrant: se l’obiettivo di Unicredit era quello di abbondare ci è pienamente riuscita. Sono in effetti 392 gli strumenti in questione che Piazza Cordusio ha emesso e lanciato presso il segmento Sedex “Covered Warrant Plain Vanilla” di Borsa Italiana. Esaminiamo dunque le caratteristiche di questa maxi-offerta (vedi anche Sedex: Société Générale lancia 320 nuovi covered warrant). Ben 230 covered warrant riguardano titoli azionari. In questo caso, il tipo di liquidazione è monetaria, con la modalità americana di esercizio. Nel dettaglio, l’istituto di credito milanese ha scelto moltissime azioni e settori.

Unicredit esce dal portafoglio long di Mediobanca

Il risultato delle elezioni politiche italiane ha generato un forte scossone sui mercati finanziari. La prospettiva di un paese ingovernabile ha messo in allerta i grandi investitori internazionali, che hanno velocemente liquidato grosse posizioni su azioni e titoli di stato italiani, facendo tra l’altro impennare lo spread fin sopra 350 e balzare i cds a circa 300 punti. L’esito del voto elettorale italiano è stato ancor più confuso di quanto si aspettassero gli esperti di Mediobanca, che hanno così deciso di rivedere la loro asset allocation.

Citi vede nuovi rischi per le banche italiane

Quando manca poco più di un’ora all’inizio dei primi exit-pool della tornata elettorale italiana, Piazza Affari sta evidenziando un andamento molto positivo trainata soprattutto dai titoli del comparto finanziario. L’indice azionario FTSE MIB sale dell’1,93% a 16.547 punti. Fanno bene i titoli bancari, nonostante l’incertezza sullo spread Btp-Bund che comunque è tornato momentaneamente sotto 280 punti base. A guidare il listino azionario milanese è Banca Popolare di Milano, che sale del 5,67% a 0,5685 euro. Il titolo ha già toccato un top intraday a 0,5755 euro.

Unicredit chiuderà 350 sportelli in tre anni

Ieri si è riunito il consiglio di amministrazione di Unicredit che ha parlato di diversi argomenti. L’amministratore delegato Federico Ghizzoni ha posto l’accento sul piano di dismissioni di Rcs, visto che la banca di Piazza Cordusio è tra i maggiori creditori di via Solferino. Il ceo di Unicredit ha molte perplessità sulla reale fattibilità del piano di cessioni messo a punto dal gruppo editoriale guidato da Pietro Scott Jovane. Ghizzoni ha sottolineato che negli ultimi tempi i piani di ristrutturazione societari hanno interessato diversi player italiani.

Banche italiane da sottopesare in portafoglio secondo Morgan Stanley

Negli ultimi giorni Morgan Stanley si sta interessando molto alla valutazione dello stato di salute del settore bancario. Gli analisti della banca d’affari americana ritengono che il recupero del settore finanziario, iniziato da fine luglio 2012 e tuttora in corso, potrebbe non essere più omogeneo nei prossimi mesi per cui saranno premiati maggiormente soltanto quesgli istituti di credito che hanno saputo rispondere meglio alla crisi. Morgan Stanley è convinta che d’ora in poi i mercati premieranno solo le banche più avanti nel processo di ristrutturazione e di miglioramento della capitalizzazione.

Su quali azioni investire nel 2013 secondo Mediobanca

Gli esperti di Mediobanca hanno aggiornato la loro guida sul mercato azionario italiano, indicando le possibili opportunità di investimento alla borsa di Milano nel 2013. Secondo gli analisti finanziari della banca di Piazzetta Cuccia è necessario mantenere un atteggiamento prudente nei confronti del ciclo degli utili societari nel corso di quest’anno. Mediobanca ritiene che il rally dell’azionario italiano potrà essere sostenibile nei prossimi mesi, ma solo in caso di accelerazione del ciclo degli eps. La merchant bank è convinta che questa ipotesi sia, però, del tutto improbabile.

Covered bond Unicredit 7 anni

Buon risultato dal lancio del nuovo covered bond a sette anni da parte di Unicredit. La società, al termine della prima giornata di offerta, ha infatti diramato una serie di comunicazioni molto ottimistiche, affermando che in poche ore sarebbero state raggiunte richieste tali da sbilanciare in maniera positiva l’opinione sull‘intera operazione (che conta su un importo di emissione di un miliardo di euro, a fronte di richieste almeno sei volte superiori nel primo giorno di lancio).

Investimento Unicredit nell’online

Unicredit è uno dei principali istituti di credito italiani, ed è certamente tra i massimi leader dell’innovazione bancaria. Nel corso degli ultimi anni ha avuto modo di rendersi parte fondamentale di un percorso di sviluppo nella digitalizzazione dei servizi, che potrebbe subire una corposa accelerazione nel corso dei prossimi anni. La banca guidata dall’amministratore delegato Federico Ghizzoni ha infatti appena lanciato nuove prospettive per il percorso online dell’azienda.

Banche italiane a rischio se aumenta spread

Secondo Société Générale, l’incertezza sul quadro politico in Italia rischia di minare la credibilità del paese sui mercati internazionali. La banca d’affari francese si aspetta forti pressioni sul sistema-Italia, in particolare nel breve termine a seguito delle dimissioni di Monti. Gli analisti di SocGen ritengono che eventuali elezioni anticipate potrebbe essere una buona notizia per gli investitori, ma dopo il voto lo spread è destinato ad ampliarsi con possibile taglio del rating BBB+ da parte di Standard & Poor’s. La crisi politica tiene sotto scacco le banche, che sono fortemente correlate con l’andamento dello spread.

Unicredit -6,3% con aumento spread a 360 punti

Lunedì nero per la borsa italiana, che paga a caro prezzo la crisi di governo a seguito delle dimissioni del premier Mario Monti. L’aumento del rischio politico in Italia ha fatto crollare Piazza Affari, che è arrivata a perdere quasi il 4%, mentre lo spread Btp-Bund ha superato quota 360 punti base. L’impennata del differenziale di rendimento tra i Btp e i Bund tedeschi con scadenza decennale sta pesando molto sul settore finanziario, particolarmente esposto sui titoli di stato. Il settore bancario stra trascinando al ribasso l’intero listino azionario milanese.

ExtraMot: obbligazione a tasso fisso Unicredit

La giornata di ieri è stata scelta come l’inizio delle negoziazioni dei nuovi titoli obbligazionari a marchio Unicredit presso l’ExtraMot di Borsa Italiana: entrando maggiormente nel dettaglio, dopo i due nuovi titoli a tasso fisso di Telefonica, stavolta è stato il turno di strumenti finanziari che beneficiano della denominazione in euro e del rimborso unico a scadenza. Non esiste alcun garante, mentre la subordinazione è quella relativa al Lower Tier II. I sistemi di regolamento sono quelli consueti, vale a dire Euroclear e Clearstream, mentre i termini di liquidazione sono stati fissati nel terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita.