Saras in calo in Borsa

sarasSaras si accinge a chiudere una giornata in calo a Piazza Affari. Il titolo della famiglia Moratti è infatti stato penalizzato da Mediobanca, che ha ridotto il giudizio e il target price a 0,95 euro contro 1,17 euro di venerdì scorso, a conclusione dell’opa parziale di Rosneft sul 7,3 per cento del capitale sociale.  Per oggi e per domani, intanto, la Consob ha vietato le vendite allo scoperto, bloccando le gambe degli speculatori in odor di short selling.

Intesa Sanpaolo vendite allo scoperto vietate dalla Consob

L’eccessivo flusso di vendite sul titolo Intesa Sanpaolo, attualmente il peggiore dell’intero listino azionario milanese FTSE MIB, ha spinto la Consob a vietare le vendite allo scoperto sulle azioni del primo gruppo bancario italiano sia oggi che domani. Il titolo era stato sospeso per eccesso di ribasso durante la mattinata, con i prezzi che sono scesi clamorosamente fino a 1,19 euro. Si tratta del minimo più basso registrato dal titolo dallo scorso 11 dicembre 2012. Attualmente il titolo Intesa Sanpaolo perde l’8,7% a 1,238 euro.

Speculazione, rating e bilanci: bentornati dalle Vacanze

Se da un lato si sente ancora la mancanza di volumi sui book di Piazza Affari, dall’altro le notizie dell’ultima settimana mantengono alto l’interesse sui Mercati; chi ha fatto le vacanze lunghe è ora che cominci a guardarsi intorno ed aggiornarsi sulle ultime news, visto che non mancano situazioni che si discuteranno ancora per diverso tempo.

Spicca la decisione durante l’ottava appena conclusa di prorogare lo stop alle vendite allo scoperto. La Consob vieta lo short selling fino al 30 Settembre, al contrario di quanto deciso in Germania che invece. Non sono mancate le critiche verso questo provvedimento già discusso più volte, in particolare si fa’ notare come se il prezzo delle azioni scende è perchè c’è sfiducia e non per speculazione. Ma tant’è, fino al 30 di Settembre questa è la situazione e chi potrà girerà probabilmente la propria liquidità all’estero per vendere allo scoperto in caso di nuovi ribassi.

Titoli di Stato: 2° comunicazione dell’asta di Btp e CCTeu del 30 Agosto 2011

In un comunicato stampa diffuso qualche minuto fa’, il Ministero delle Finanze e dell’Economia integra quanto si è appreso dalla prima comunicazione diffusa il 23 Agosto scorso, specificando il mancante codice ISIN e sopratutto il range di ammontare delle emissioni. Nel dettaglio, ricapitoliamo i prodotti offerti in asta al 30 Agosto 2011:

I Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi (CCTeu), con data di scadenza prevista il 15 Aprile 2018 e codice ISIN IT0004716319 verranno emessi per un ammontare nominale compreso tra 500 milioni di Euro e 1000 milioni di Euro.

I Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza il 1° Luglio 2014 e ISIN IT0004750409 e tasso di interesse al4.25% avranno invece un ammontare nominale compreso tra un minimo di 2500 milioni di Euro ad un massimo di 3250 milioni di Euro.