Banca centrale giapponese: prove tecniche di indebolimento dello Yen

Qui Asia. l’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha concluso la seduta di ieri facendo registrare un ribasso pari allo 0,41% a 17.012,44 punti. Il mercato azionario giapponese ha interrotto la serie positiva di inizio settimana che l’aveva condotta intorno ai massimi da tre mesi a questa parte, in relazione a un netto rafforzamento dello yen.

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Borsa di Tokyo perde più del 5%

borsa tokyoNon si ferma il crollo della borsa giapponese, che anche oggi ha sperimentato una pesante flessione. L’indice azionario Nikkei-225 della borsa di Tokyo ha perso il 5,15% a 13.589,03 punti, lasciando sul terreno più di 730 punti. Dai massimi più alti degli ultimi cinque anni e mezzo toccati a 15.942,60 punti, la borsa di Tokyo ha perso più del 17% in sette giorni. Il deciso incremento della volatilità sul mercato finanziario nipponico è visibile anche sui tassi di interesse a lungo termine del paese del Sol Levante.

Tassi bond giapponesi a 5 anni sui minimi storici

Il Giappone sta vivendo una fase molto importante per il suo futuro economico, in quanto dopo l’avvento di un nuovo governo c’è stato anche il cambio al vertice alla Bank of Japan. Il paese del Sol Levante vuole uscire dalla morsa della deflazione e tornare a crescere su livelli più alti rispetto agli ultimi anni. La strategia di politica economica del nuovo esecutivo targato Shinzo Abe è soprattutto basata sugli stimoli monetari all’economia con massicce iniezioni di liquidità. Intanto, il nuovo governatore della BoJ, Haruiko Kuroda, ha alzato il target di inflazione al 2%.

Come investire sulle borse asiatiche nel 2013

L’anno in corso viene ritenuto dalla maggior parte dei money manager quello buono per effettuare una rotazione settoriale dai bond alle borse, dopo che nel 2012 la preferenza maggiore era stata assegnata al mercato obbligazionario. In effetti il 2013 si è aperto positivamente per l’equity, ma a velocità diverse. In Europa i listini periferici stanno cominciando nuovamente a mostrare segnali di debolezza, mentre continua l’ascesa di Wall Street, Zurigo, Londra e Tokyo. Proprio le borse asiatiche potrebbero essere la grande sorpresa del 2013, in particolare quelle di Cina e Giappone.

Investire sul forex con gli Etc

Negli ultimi anni, complice il crollo dei mercati azionari e i bassi tassi di interesse di mercato, è aumentato l’interesse verso il forex, ovvero il mercato internazionale delle valute. Gli investitori retail puntano molto all’accesso diretto su questo mercato attraverso broker specializzati, in quanto si riesce a spuntare una maggiore efficienza e un netto risparmio sui costi di transazione. Tuttavia, accanto alla categoria dei trader dinamici ce né un’altra che preferisce uno stile da “investitore puro”. Da un paio d’anni sono quotati alla borsa di Milano gli Etc sulle valute.

Banca del Giappone lascia tassi fermi

Come era parzialmente atteso, la Banca del Giappone ha scelto di lasciare i tassi di interesse di riferimento per le operazioni di rifinanziamento fermi nel range tra lo 0% e lo 0,1% decidendo nuove misure di allentamento monetario, incrementando nel contempo i fondi per l’acquisto di attività per supportare con stimoli incisivi di natura monetaria l’economia locale. I nuovi acquisti stanziati dalla Boj (Bank of Japan) riguarderanno circa 5mila miliardi di yen di titoli di Stato entro il termine del 2013 e 5mila miliardi yen di Bill entro la fine di giugno del prossimo anno.

Boom di quotazioni per gli Uridashi Bond

Gli Uridashi Bond stanno godendo di una popolarità senza precedenti: si tratta di quei titoli obbligazionari che vengono venduti come debito nel mercato europeo e in principale misura agli investitori individuali di nazionalità giapponese. Da qualche tempo a questa parte, infatti, si registrano quotazioni con cadenza settimanale e da parte di compagnie piuttosto importanti e solide dal punto di vista finanziario. L’ultima in ordine temporale è stata una banca, la tedesca Deutsche Bank, la quale ha puntato su un importo complessivo di trentotto miliardi di rupie indonesiane, con una cedola di 5,5 punti percentuali.