Lo zucchero ha fatto registrare il suo quarto giorno consecutivo di rialzi a New York, il rally più lungo in assoluto dallo scorso 7 marzo (vedi anche Soft commodities: zucchero e caffè in calo a New York). In particolare, i futures in questione sono stati sostenuti dai guadagni di un’altra commodity, il granturco. Allo stesso tempo, i contratti relativi al cacao hanno messo a segno un ribasso. Con gli strumenti collegati al granturco in rialzo di ben 6,5 punti percentuali, si possono ben immaginare le conseguenze per lo zucchero.
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Futures: zucchero e cacao in rialzo a New York
Sono senza dubbio lo zucchero e il cacao i due dominatori delle contrattazioni futures di ieri presso I’Intercontinental Exchange di New York, una delle principali piazze in tal senso: in particolare, i contratti relativi al cosiddetto “oro bianco” hanno raggiunto il picco più alto delle ultime otto settimane. Le quotazioni estive dello zucchero sono state a dir poco altalenanti. Ad esempio, a inizio giugno si sono registrate delle quotazioni in calo, ma poi è bastata una settimana per modificare tutto questo scenario, con la ripresa di questi stessi contratti futures.
In ripresa i contratti futures sullo zucchero
I contratti futures relativi allo zucchero sono riusciti a risollevare il loro rally dopo una breve pausa dovuta, come al solito, a motivi di carattere meteorologico: in effetti, bisogna considerare ancora una volta l’impatto che hanno avuto le ultime piogge sui raccolti e sulle scorte relative al Brasile, il maggior produttore a livello internazionale. Allo stesso tempo, bisogna sottolineare come il cacao e il caffè siano invece rimasti influenzati dalla pressione esercitata dalla debole domanda e dalle scorte in eccesso. Entrando maggiormente nel dettaglio delle contrattazioni finanziarie, c’è da dire che i futures che osservano da vicino le performance dello zucchero grezzo hanno fatto registrare un rialzo di 0,98 punti percentuali, attestandosi a quota 19,98 dollari la libbra.
A New York futures su caffè e zucchero in calo
L’Intercontinental Exchange di New York ha assistito al sostanziale rallentamento dei contratti futures collegati alle performance del caffè, una delle principali “soft commodities” in questo senso: le perdite, comunque, hanno riguardato anche gli stessi strumenti finanziari che osservano da vicino l’andamento del cacao, mentre lo zucchero ha fatto registrare dei cambiamenti appena percettibili. Facciamo dunque un po’ d’ordine. Per quel che riguarda il caffè, c’è da dire che la qualità arabica è scesa in maniera decisa, anche se si tratta di un livello superiore al minimo degli ultimi diciassette mesi. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che le spedizioni di maggio hanno subito un calo di 0,4 punti percentuali (settantacinque centesimi di dollaro in meno), raggiungendo in questa maniera quota 1,82 dollari la libbra.
Futures: le ultime quotazioni di zucchero, caffè e cacao
L’accordo per il nuovo prestito da 130 miliardi di euro destinato alla Grecia si è fatto sentire anche a livello di contrattazioni presso l’Intercontinental Exchange di New York: di quali performance sono stati capaci i principali contratti futures? I riferimenti più importanti devono andare necessariamente alle commodities più dolci, vale a dire zucchero, caffè e cacao. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che zucchero e cacao hanno subito un rialzo importante, mentre il caffè è rimasto sostanzialmente invariato. In particolare, c’è da sottolineare come i futures relativi alla qualità robusta della celebre bevanda non hanno subito grandi modifiche di sorta.
I futures sullo zucchero scendono ai minimi del 2012
I prezzi relativi allo zucchero potrebbero cadere al loro minimo degli ultimi mesi: si tratta, nello specifico, di diciotto centesimi di dollaro per ogni singola libbra, il record più basso del 2012, il quale dovrebbe essere raggiunto a causa delle previsioni più aggiornate, le quali parlano chiaramente di un surplus produttivo per quel che concerne la stagione 2011-2012. Le scorte della dolce commodity sono quindi destinate a dover far fronte a una domanda di ben nove milioni di tonnellate complessive: la stagione appena menzionata è quella che è cominciata lo scorso mese di ottobre e molti analisti ed economisti hanno parlato praticamente negli stessi termini. In particolare, i contratti futures che sono collegati allo zucchero grezzo, i quali sono scambiati a New York, hanno chiuso l’ultima settimana a quota 23,94 centesimi la libbra, mentre occorre rimarcare come il rialzo del bene in questione sia stato pari a ben 2,8 punti percentuali nel corso del primo mese dell’anno.
Caduta fragorosa dei futures sullo zucchero a New York
I contratti futures collegati alle performance dello zucchero hanno fatto registrare perdite importanti presso l’Intercontinental Exchange di New York: è questo il dato più evidente che è emerso dalla piazza americana, con le contrattazioni che sono scese ben al di sotto di quanto ci si attendeva, molto peggio rispetto a quanto successo al caffè arabica e al cacao, influenzati pesantemente dai raccolti del Vietnam. Cosa è successo di preciso? Anche in questo caso i raccolti esteri l’hanno fatta da padrona, in particolare quelli dei paesi in cui si riponevano le maggiori speranze, come ad esempio la Russia, l’Ucraina, l’India, la Thailandia e persino l’Unione Europea nel suo complesso.
Soft Commodities: calano i futures sullo zucchero
I contratti futures collegati all’andamento dello zucchero sono scesi ai loro livelli più bassi degli ultimi cinque mesi: il ribasso in questione, piuttosto evidente, è stato provocato dall’ultima decisione del governo indiano, il quale ha fornito il suo ok definitivo all’aumento delle esportazioni. Al contrario, gli strumenti associati alle performance del cacao sono improvvisamente rinvigoriti dopo aver toccato i minimi degli ultimi trenta mesi. Per completezza di discorso, poi, bisogna anche aggiungere che i futures sul caffè hanno subito anch’essi una riduzione importante. Ma le attenzioni maggiori devono essere rivolte allo zucchero.
Zucchero, futures sugli scudi nel corso dell’ultima settimana
Lo zucchero è riuscito a conseguire un importante rialzo, il guadagno settimanale più alto da otto mesi a questa parte, visto che non si verificava dallo scorso mese di dicembre: il segno più è stato senz’altro favorito dalla produzione brasiliana della commodity, piuttosto bassa per quello che viene considerato il maggior esportatore al mondo. Anche il caffè e il cacao sono riusciti a conseguire dei rialzi abbastanza simili, a conferma di un trend ben sviluppato. Nel dettaglio, i raccolti delle regioni centro-meridionali del Brasile, vale a dire quelli in cui solitamente si registrano i maggiori tassi di crescita, stanno continuando a declinare oltre ogni aspettativa. I dati messi in luce dalla Datagro Limited sono lampanti e vanno analizzati con la massima attenzione.
Zucchero, calano i prezzi ma rimane la tensione
Chiunque stia avendo a che fare con lo zucchero come commodity da contratto future si sarà sicuramente accorto di una tendenza di fondo dal punto di vista degli investimenti finanziari: in effetti, il bene in questione non raggiunge i propri livelli massimi dallo scorso mese di febbraio, ma la tensione rimane pur sempre altissima. Le ultime giornate di contrattazioni, poi, sono state caratterizzate dal ribasso del prodotto grezzo presso l’Intercontinental Exchange di New York (-1%). La quota attuale si aggira attorno ai 29,60 centesimi di dollaro per ogni singola libbra, ben al di sotto dei massimi più recenti, val a dire quei 31,69 centesimi che sono stati registrati non più tardi di una settimana fa.
Avanzano i futures sullo zucchero grazie ai raccolti brasiliani
Lo zucchero, più precisamente i contratti futures collegati ad esso, è cresciuto fino al livello più alto delle ultime sette settimane: il dato si riferisce a New York, piazza in cui è stata registrata una forte speculazione per quel che concerne i raccolti del Brasile, maggior produttore al mondo. Intanto, anche i prezzi del caffè sono schizzati verso l’alto. Le aspettative degli investitori sono concordi su un possibile calo dei raccolti in terra sudamericana, tanto che le principali stime degli analisti dovrebbero essere disattese: tra l’altro, Unica, l’associazione industriale del paese, ha fatto sapere di recente che la produzione verdeoro subirà un calo di ben diciassette punti percentuali, un dato non certo incoraggiante.
Zucchero: per la prossima settimana è atteso un forte calo
La settimana che comincerà fra due giorni rischia di far diventare piuttosto amaro lo zucchero: le contrattazioni relative alla commodity alimentare, infatti, sono destinate a far registrare una flessione piuttosto consistente, dato che sono previsti con buona certezza aumenti importanti per quel che riguarda le scorte del Brasile, paese che rappresenta il maggior produttore al mondo. La speculazione sta per fare nuovamente il suo corso e già si parla di traders, analisti e broker disposti a scommettere in questo senso, in particolare sul fatto che il bene in questione venga scambiato presso la piazza di New York con un conseguente declino. Soltanto una piccola percentuale di tali soggetti la pensa invece diversamente, vale a dire investirebbe su un guadagno dello zucchero stesso.
Il 2011 potrebbe essere l’anno del boom per lo zucchero
La produzione globale di zucchero potrebbe eccedere in maniera importante la domanda dello stesso “oro bianco” per la prima volta negli ultimi quattro anni: la previsione è stata stilata dal broker e ricercatore Jonathan Kingsmann, il quale ha fatto riferimento, in particolare, alle condizioni meteorologiche che dovrebbero rimanere sostanzialmente normali. Il surplus di mercato è stato stimato in circa 5,61 milioni di tonnellate per quel che concerne l’anno commerciale che inizierà il prossimo 1° aprile, una bella inversione di tendenza rispetto al deficit di 102.000 tonnellate registrato nel corso dell’ultima stagione. Sono i coltivatori della Cina, del Brasile, della Russia e della Thailandia a guidare queste performance e quindi ci si aspetta altri buoni risultati proprio da loro.
Futures: cala la speculazione, buoni ricavi per lo zucchero
I guadagni conseguiti dallo zucchero a New York sono il risultato principale della minore speculazione che sta regnando nella piazza americana; la robusta domanda che ha accompagnato la commodity ha influito notevolmente in questo senso, mentre cacao e caffè non sono riusciti a ripetere la stessa performance. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che il dolce alimento ha perso ben 9,3 punti percentuali nel corso della giornata di ieri, dopo che le vendite automatiche programmate dal computer avevano accentuato ancora di più il declino. I prezzi, comunque, sono più che raddoppiati dalla fine del mese di maggio e ciò lo si deve soprattutto ai cattivi raccolti e alle avverse condizioni climatiche.