Tim, venduta la rete. E i dipendenti?

Tim vende la rete che passa a KKR. L’Unione Europea ha benedetto una cessione ricercata da molto tempo. La domanda che sorge spontanea riguarda però il futuro dei 36.700 dipendenti della società.

Perfezionata operazione tra Tim e KKR

Una domanda legittima data la divisione dell’ex Telecom in due società: ovvero Fibercop e la nuova Telecom Italia. Al momento niente di ciò che è emerso, anche come semplice indiscrezione, pone con certezza il punto sul modo nel quale gli operatori verranno gestiti. Dobbiamo ricordare che Tim ha venduto la sua infrastruttura di rete a una squadra capitanata dal fondo americano KKR per 18,8 miliardi di euro.

Siamo giunti alla conclusione di decenni di studio e diversi anni di trattative per raggiungere una cessione molto importante. Ricordiamo che la rete di Tim è stata ceduta alla holding composta da KKR, da F2i, dal ministero dell’Economia, dall’Abu Dhabi Investment Authority e dal Canada Pension Plan Investment Board.

Una cessione che è stata lungamente ricercata per eliminare i problemi di debito di Tim che ne congelavano la possibilità di investimento e al contempo la necessità di rendere il tutto più funzionale e più funzionante. L’operazione è stata perfezionata il 1° luglio presso il notaio milanese Carlo Marchetti. E senza dubbio rappresenta qualcosa privo di precedenti per quel che riguarda il settore italiano delle telecomunicazioni.

Questo al netto del rappresentare una vera e propria sfida per la gestione, occupazionale e non, delle due società nate grazie alla cessione. Per quanto riguarda Fibercop la governance deve essere ancora definita anche se al momento dovrebbe vedere confermato Massimo Sarmi come presidente. Ci si aspetta invece che arrivi direttamente da Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris per il ruolo di amministratore delegato.

Governance in costruzione per Fibercop

Per quel che riguarda le liste del consiglio la definizione è ancora in corso, ma i soci sono già pronti a dare pro tempore deleghe operative al presidente. Rendendo così possibile agire nell’immediato. Fibercop al momento è caratterizzata da ricavi per 4 miliardi, 2 miliardi di margine operativo e circa oltre 20.000 dipendenti. Possiede però debiti per 6,5 miliardi che potrebbero salire di almeno altri 3-4 per via dell’acquisto della rete.

La nuova Tim frutto della cessione sarà invece gestita da Pietro Labriola, dovrebbe contare su circa 16.700 dipendenti, su ricavi attesi per il 2024 di 14,5 miliardi. E un margine operativo di 3,7 5 miliardi di euro provenienti, in particolare, dai servizi alle imprese e dalle attività brasiliane.

Numeri importanti, ma questo basterà ad assicurare una gestione corretta dei dipendenti? Bisognerà aspettarsi uscite anticipate dal lavoro o piani alternativi di ricollocamento? Anche in questo caso domande perfettamente legittime.

Lascia un commento