UniCredit Bank: da domani ventidue nuovi certificati

La giornata di domani sarà senz’altro fondamentale per UniCredit Bank: il gruppo milanese, tra le principali realtà del credito all’interno del credito del Vecchio Continente, ha infatti deciso di puntare tutto sul segmento Sedex di Borsa Italiana, proponendo ben ventidue certificati di investimento, dunque una scelta piuttosto variegata per gli amanti di questo specifico strumento finanziario. Di cosa si tratta con esattezza? L’offerta è suddivisa in quattro Equity Protection su indici e diciotto Equity Protection su titoli azionari. Passando invece ad esaminare quelle che sono le caratteristiche principali di tali prodotti, c’è da dire che i certificati che osserveranno da vicino gli indici beneficeranno di una liquidazione di tipo monetario e di una modalità di esercizio prettamente europea; i due sottostanti che sono stati scelti dallo stesso istituto di credito sono anch’essi europei, vale a dire il Ftse Mib e l’Eurostoxx 50, con le scadenze che si verificheranno sempre nel mese di dicembre, sia del 2011 che del 2012.


Inoltre, il livello di protezione sarà molto variabile, visto che si andrà da un minimo del 69,52% fino a un massimo del 91,28%. Passando ad esaminare, al contrario, gli Equity Protection che faranno riferimento alle performance dei titoli azionari, bisogna precisare subito che la liquidazione e la modalità di esercizio saranno i medesimi accennati in precedenza, quindi una continuità di scelta piuttosto importante.

Le azioni selezionate comprendono i settori più differenti: si tratta, infatti, di aziende ben affermate nel nostro paese, quali Eni, Enel, Fiat, Fiat Industrial, Generali, Intesa Sanpaolo, Stmicroelectronics, Telecom Italia e Unione di Banche Italiane (il gruppo creditizio meglio conosciuto con la sigla Ubi). Lo strike price non sarà uniforme, pertanto gli investitori dovranno considerare che il massimo in tal senso viene garantito dall’Ente Nazionale Idrocarburi (16,2), mentre il minimo è quello relativo a Telecom Italia (0,8); infine, occorre ricordare come anche in questa ipotesi le scadenze saranno due, dicembre 2011 e dicembre 2012.

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