Usa: quantitative easing per ottenere rendimenti più alti

Le maggiori società americane che sono attualmente attive nell’offerta e commercializzazione di obbligazioni hanno fatto sapere che il debito governativo a stelle e strisce dovrebbe raggiungere il punto di break even proprio nel 2011: questa certezza viene dettata soprattutto dal fatto che i rendimenti in questione sono previsti in crescita rispetto ai livelli più bassi dagli anni Cinquanta. Tra l’altro anche la Federal Rerserve può giocare un ruolo chiave in questo senso, potenziando la crescita della prima economia mondiale. Volendo essere più precisi, gli investitori che acquisteranno titoli a dieci anni saranno in grado di guadagnare circa l’1% nel nuovo anno una volta che i pagamenti degli interessi saranno stati reinvestiti.


I ritorni finanziari medi di tali prodotti rappresentano già il picco più basso dal 1956, ai tempi della presidenza di Dwight “Ike” Eisenhower; nonostante i bond siano declinati come non mai in un anno nel corso di quest’ultimo mese, è stata stimata un’inflazione stabile favorita dall’acquisto da parte della stessa Fed di buoni del Tesoro mediante i cosiddetti stimoli QE (Quantitative Easing) destinati agli assets più rischiosi. Il Tesoro ha garantito il 5,27% nel 2010 secondo i dati registrati da Bank of America Merrill Lynch: si tratta di una stima che deve essere comunque confrontata con la perdita di 3,72 punti percentuali del 2009 e con il guadagno (+14%) del 2008, quando gli investitori internazionali guardavano al debito americano come un sicuro rifugio contro la crisi.

Tornando indietro nella storia, invece, c’è da dire che nel 1956 la media del 3,07% si accompagnò a una crescita economica pari all’1,8% e a un tasso di disoccupazione in discesa verso il 4%. Il terzo trimestre del 2010 è stato peggiore, con una espansione finanziaria pari al 2,6%, l’inflazione in crescita e la disoccupazione molto vicina ai dieci punti percentuali, anche se le pessime condizioni del debito sovrano europeo rendono appetibili i bond statunitensi.

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